MOSAICO TECNOLOGICO Reti, industrie e consumi nell'Italia moderna

Mosaico tecnologico è l'esposizione permanente dedicata ai paesaggi tecnologici che hanno caratterizzato la modernizzazione del Paese nel secondo Novecento, con particolare riferimento all'evoluzione delle infrastrutture a rete, allo sviluppo del sistema industriale e all'avvento della società dei consumi.

In mostra esempi tratti da importanti realtà produttive, infrastrutturali e impiantistiche, insieme a beni domestici durevoli che hanno popolato nel tempo le nostre case accompagnando i cambiamenti della società. Oggetti familiari e inconsueti, comuni o unici, provenienti da ambiti tecnologici diversi, si presentano uno accanto all'altro, come tessere in un grande mosaico, per raccontare passaggi significativi alla base del nostro modo di vivere attuale.

Oltre 200 oggetti, con highlights delle collezioni museali e nuove acquisizioni, tra cui spicca il Quadro Sinottico Snam, impiegato dal 1985 al 2012 nel Centro di Dispacciamento di San Donato Milanese per gestire la rete di trasporto del gas naturale in Italia.

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Polaroid Polavision Land Camera

Polaroid Corporation 1978 ca. - 1980 ca. Cinepresa leggera, in plastica e metallo. Di forma parallelelpipeda con impugnatura ergonomica in plastica. E' presente in una borsa rigida in pelle e velluto con tracolla in pelle e chiusura con cerniera. All'interno dell'apparecchio si ha un motore elettrico alimentato con quattro batterie da 1,5V inserite nell'impugnatura. Sul lato destro è inserito un mirino con oculare in gomma. E' possibile inserire o disinserire l'oculare facendo avanzare/indietreggiare la lente del mirino mediante l'apposita slitta posta nelle vicinanze. Sopra al mirino è presente la spia di test della carica delle batterie con pulsante di attivazione. L'altra parete laterale è incernierata sul retro e parzialmente apribile per l'inserimento della cartuccia Land type 608. All'interno un piccolo ingranaggio rotante si incastra in un apposito foro nella cartuccia che permette l'avanzamento della pellicola (che ha le stesse dimensioni e perforazioni della pellicola Super 8). La pellicola è tutta contenuta all'interno della cartuccia tranne un breve tratto. In corrispondenza del punto dove la pellicola emerge dalla cartuccia, è inserita una guida che permette di farla scorrere dietro all'obiettivo. Sulla parete frontale è inserito, al centro, l'obiettivo Polaroid Zoom 1:1.8 f=12.5-25mm con messa a fuoco variabile da 2 a 5m o oltre 5 metri (ovvero da 6 a 15 ft o oltre 15ft) e zoom per distanze focali da 12,5 a 25 mm. Messa a fuoco e zoom si regolano direttamente sull'obiettivo. Sopra all'obiettivo è posizionata la fotocellula dell'esposimetro (non TTL). Sotto alla cinepresa, è inserita l'impugnatura. Due tasti posti davanti e dietro sull'impugnatura permettono l'avvio della ripresa e lo scatto di istantanee. Sotto all'impugnatura oltre al dispositivo di sblocco del coperchio del vano batteria si trova un foro filettato per l'inserimento su cavalletto. Sopra c'è un contatto per collegare un comando a distanza. Sono inoltre disponibili un microfono con interruttore e spina tripolare, due cavetti con spine tripolari e pentapolari, una lente per primi piani (distanze inferiori a 2 m) e due libretti di istruzioni per l'uso degli accessori e delle cartucce di pellicola. IGB-9761

Plastico del Fabbricato estrusione dell'impianto di produzione del PE del petrolchimico di Gela

Snamprogetti 1981 Il modello è uno dei quattro pezzi di un modello più grande che rappresenta, in scala, l'impianto industriale di produzione di polietilene a bassa densità (LDPE) ubicato all'interno del petrolchimico di Gela (CL). In particolare il modello rappresenta il Fabbricato di estrusione, uno dei sei fabbricati che compongono l'impianto: Sala compressori (parte 1), Baia di reazione (parte 2), Fabbricato estrusione (parte 3), Siletti di degasaggio, Sili di omogeneizzazione e Sili di stoccaggio (parte 4). Il modello esposto rappresenta in maniera estremamente accurata il Fabbricato di estrusione. Sono visibili: - in grigio, in quanto opere strutturali fuori terra, (1) il Separatore a bassa pressione dove viene accumulato il LDPE fuso proveniente dal reattore in cui è stato sintetizzato a partire dall'etilene, (2) l'Estrusore a vite che trasforma il polimero fuso in granuli tramite pellettizzazione sott'acqua, (3) la Zona di essiccamento in cui il polietilene a bassa densità viene separato dell'acqua - in rosso scuro le opere strutturali interrate e le reti fognarie - in rosso gli strumenti di misura locali - in blu i cunicoli interrati per il passaggio di sottoservizi - in vinaccia le passerelle aeree porta cavi elettro-strumentali - i tubi verdi per il trasporto di fluidi non infiammabili (acqua e vapore) - i tubi gialli per il trasporto di fluidi infiammabili (idrocarburi). Sulle etichette dei tubi è riportato un codice identificativo strutturato come segue: p.e. per il codice 1"∙ 04 ∙ HS 588 ∙ 23 A I vale 1"=diametro tubazione; 04=sezione di impianto in cui la tubazione si trova; HS=fluido trasportato, nella fattispecie High pressure Steam; 588=numero univoco e progressivo identificativo della linea; 23 A I=classe di tubazione, ovvero una specifica tecnica che ne definisce metallurgia, spessore e condizioni di progetto in termini di pressione e temperatura ammissibili. D-1783