Modello di barchino idroplano Crocco-Ricaldoni

inventario
IGB-20595
collocazione
deposito
descrizione
Scafo in legno con bagli e ordinate inchiodate. Sullo specchio di poppa è fissato un sistema di ali multi livello metallico. A prua è presente un altra sistema di ali multilivello metallico con sistema a coppia conica che ne permette il brandeggio.
Lo scafo e i sistemi alari sono dipinti color grigio argento.

La prima idea di sostenere un battello in moto non per azione statica del fluido nel quale è immerso, ma per reazione dinamica su apposite superficie che determinano la completa emersione dello scafo, risale alla seconda metà dell'Ottocento. Sicuramente il francese Clement Ader nel 1867 esegue esperienze e costrusce un primo modello in scala a cui seguirono numerosi studi e brevetti. In Italia negli stessi anni si distinguono due studi principali uno di Enrico Forlanini l'altro di Arturo Crocco con Ottavio Ricaldoni. Il primo sperimenterà prima con modelli in vasca, poi con scafi veri e propri, idrotteri (aliscafi) con eliche aeree e con eliche immerse portando al primo brevetto nel 1904. Mentre Crocco e Ricaldoni sperimenteranno, tra 1907 e il 1912 sul lago di Bracciano, il loro barchino idroplano che era dotato di motore di 80 HP e due eliche aeree, con due serie di alette subacquee, l'una a prua e l'altra a poppa, a forma di V trasversale molto aperta.

definizione
modello navale scafo idroplano
materiali
metallo
settore
Navale
tipologia
modello navale
scheda ICCD
PST