Conservato dentro la sua custodia rivestita esternamente in stoffa, lo strumento presenta una tipologia e una fattura riconducibile a un esemplare di piccole dimensioni confezionato per un mercato di tipo turistico. La tavola armonica è in bambù e alle estremità sono presenti due ponticelli fissi; quello superiore ha una forma ondulata per permettere alle corde di avere una lunghezza differente. Delle nove corde realizzate con cordicelle ne sono presenti solo quattro. Nella parte verso i bassi è presente un cassettino in cui si potevano riporre sia gli 11 ponticelli mobili che i plettri. Sul fronte e sul retro dello strumento (sui bordi) è applicata a rilievo una tipica decorazione a dragoni stilizzati. Lo strumento è conservato nella sua custodia a cassetta rivestita all'esterno di stoffa decorata con motivi geometrici sui toni del verde, rosso, oro. Sul fronte della cassetta è presente un'etichetta metallica con scritte cinesi che probabilmente di riferisce alla ditta di produzione.

Lo strumento appartiene alla grande famiglia dei kin ossia a strumenti dell'antica tradizione musicale cinese e, in particolare, alla vita musicale e alle cerimonie della corte imperiale dove era suonato insieme ad altri o da solo per accompagnare il canto. La sua cassa armonica con fondo piatto e la tavola armonica arcuata simboleggiano rispettivamente la terra e il cielo che insieme all'esecutore sintetizzano l'armonia esistente tra l'Uomo, il Divino e il Creato. Lo strumento viene tradizionalmente suonato pizzicando le corde con una mano, mentre le dita dell'altra scorrono sulle corde, ottenendo un caratteristico effetto di ‘glissando'.

Grame T., Bamboo and Music: A New Approach to Organology,in «Ethnomusicology», 6/1, 1962, pp. 8-14

Mahillon VC., Catalogue Descriptif et Analytique du Musée Instrumental de Bruxelles , Bruxelles, Gand, A. Hoste, 1900, vol.3