Tuta di volo di Luca Parmitano usata nella missione Beyond


2019

inventario
EN-2021-7
collocazione
M2/ Spazio
descrizione
Tuta spaziale leggera, detta di volo, realizzata in accordo alle norme imposte dall'Agenzia Spaziale Europea (ESA) per la fornitura di indumenti destinati al volo spaziale. E' prodotta in tessuto ignifugo di colore blu. Anteriormente è presente, nella parte alta a destra, un innesto con i colori della bandiera italiana e, nella parte alta a sinistra, un innesto con la bandiera dell'Europa.
La tuta è a maniche lunghe ed è chiusa sul davanti da una cerniera che ne facilita l'indossatura.
Sul busto e sulle gambe sono presenti alcune tasche, anche queste chiuse da cerniere; una cintura consente di regolare la circonferenza in vita.

Si tratta della tuta di volo originale dell'astronauta italiano Luca Parmitano membro del corpo astronauti dell'ESA dal 2009. È stata indossata nel corso della missione Beyond che ha visto impegnato l'astronauta tra il 20 luglio 2019, 50° anniversario del primo sbarco sulla Luna, e il 6 febbraio 2020, per un totale di 201 giorni nello spazio.
A bordo della Stazione Spaziale Internazionale (ISS) gli astronauti indossano speciali tute leggere come questa, che ricorda la tuta dei piloti di Formula 1, oppure capi pratici e comodi come magliette e pantaloncini. Sull'abbigliamento da usare gli astronauti hanno ampia libertà di scelta; a bordo non è obbligatorio indossare alcuna divisa se non durante i collegamenti istituzionali dove devono essere presenti tutti i loghi ufficiali.
Anche su questa tuta, come da tradizione, sono cuciti gli stemmi e gli emblemi relativi alla missione e alle agenzie spaziali coinvolte. In questo caso i riferimenti sono all'ESA, alla missione Beyond, alle spedizioni Expedition 60 e 61 della ISS. Non mancano il nome dell'astronauta, inserito in una patch con il logo del corpo astronauti dell'ESA, e la bandiera italiana che ne ricorda la nazionalità.
Durante la sua missione, la seconda dopo quella del 2013 (Volare), Parmitano è stato il primo italiano a svolgere una attività extraveicolare e il primo italiano a ricoprire il ruolo di comandante della ISS.
Partito dal poligono di lancio di Bajkonur, in Kazakistan, a bordo della Sojuz MS-13, Parmitano ha impiegato circa sei ore per raggiungere la Stazione Spaziale Internazionale. Con lui erano l'astronauta americano Andrew Morgan e il cosmonauta russo Aleksandr Skvortsov.
Nel corso della sua missione di lunga durata Parmitano ha contribuito allo svolgimento di moltissimi esperimenti scientifici nel campo della fisica, della biologia, della fisiologia umana e delle radiazioni condotti in ambiente a microgravità cioè in condizioni che non sono replicabili sulla Terra. In assenza di peso, ad esempio, le regole della sedimentazione, del galleggiamento e della convezione sono del tutto diverse.
Sono state svolte dimostrazioni tecnologiche innovative. Dalla ISS è stato guidato in remoto un rover posizionato sulla Terra esplorando il terreno e raccogliendo rocce; uno scenario da fantascienza ma che, in un possibile futuro, potrebbe realizzarsi quando astronauti in orbita intorno a pianeti e lune potranno far svolgere ai robot compiti particolarmente difficili e pericolosi come allestire una base prima dell'atterraggio dell'uomo.
Essenziale alla ricerca svolta sulla ISS è il modulo Columbus, il primo ed unico laboratorio europeo dedicato alla ricerca a lungo termine in assenza di peso su temi come astrobiologia, scienze solari, metallurgia e psicologia. In questa straordinaria struttura sono già stati effettuati oltre 250 esperimenti. I risultati ottenuti e quelli che si otterranno (molti dei circa 200 esperimenti che si portano avanti in parallelo a bordo della ISS possono durare molto più a lungo di una singola missione e quindi sono seguiti da più astronauti) sono di straordinaria utilità sia per apportare miglioramenti alle condizioni di vita e di salute delle persone che in futuro saranno impegnate in lunghe missioni spaziali sia per produrre nuove cure da utilizzare sulla Terra.
Durante la sua missione Parmitano ha anche verificato le prestazioni del Life Support Rack dell'ESA, una struttura ideata per produrre ossigeno e parte fondamentale nella creazione di un sistema di supporto vitale a ciclo chiuso che includa il recupero dell'acqua e la produzione di alimenti, per permettere agli astronauti di rimanere nello spazio a tempo indeterminato senza costosi rifornimenti provenienti dalla Terra. Una capacità indispensabile per il volo spaziale abitato, dal momento che le agenzie spaziali si stanno preparando ad esplorare zone sempre più distanti dalla Terra, come il Gateway, una stazione in orbita attorno alla Luna concepita come punto di partenza delle missioni verso lo spazio profondo.
Durante la missione Beyond Parmitano ha compiuto quattro attività extraveicolari finalizzate alla riparazione e all'aggiornamento dell'Alpha Magnetic Spectrometer uno strumento per la ricerca di nuovi tipi di particelle elementari.
definizione
tuta da astronauta per interno di stazione spaziale
misure
lunghezza: 45 cm; altezza: 160 cm
materiali
tessuto (ignifugazione)
acquisizione
ESA, EAC (Luca Parmitano) - European Space Agency, European Astronaut Centre (2021/10/12);
settore
Spazio
tipologia
tuta da astronauta
scheda ICCD
PST