Effetti del torpedine da blocco Elia


1901 post - 1936 ante

inventario
CMND-1109-1
autori
Pinto (stampatore)
collocazione
deposito
descrizione
stampa su foglio, con doppio supporto cartaceo, di un quadro di Eduardo Federico de Martino raffigurante gli effetti delle torpedini da Blocco Elia

serie di quattro stampe delle opere di Eduardo De Martino, raffiguranti gli effetti del Torpedine da blocco Elia. Sulla stampa è visibile la firma del pittore e parte dell'anno (E. De Martino 19).
Probabilmente si tratta delle stampe richieste dal CNR in occasione dell'Esposizione Universale di Chicago del 1933, "A Century of Progress", che intendeva celebrare il progresso scientifico e tecnologico.
Eduardo De Martino fu un pittore italiano specializzato nella riproduzione di battaglie navali. Dopo aver lasciato la carriera in marina, si stabilì prima in Sudamerica, dove ebbe una produzione febbrile di tele dalla impressionante fedeltà, tuttora conservate presso musei e gallerie di Rio de Janeiro e di altre città del Brasile e dell'Argentina, e poi a Londra, dove riuscì ad introdursi agevolmente a corte e negli ambienti più qualificati della capitale. Amico personale di molti sovrani, tra cui l'imperatore Doni Pedro II del Brasile, il principe di Galles, poi Edoardo VII, e la consorte Alessandra di Danimarca, e l'imperatore germanico Guglielmo II. Mantenne ottimi rapporti con i membri di casa Savoia, con i vecchi colleghi della marina militare italiana, con mecenati e mercanti d'arte italiani. La produzione sua artistica può essere suddivisa in tre periodi, con caratteristiche abbastanza differenziate, seppur mantenendo evidente l'influenza dei canoni della scuola di Posillipo. Il primo periodo, che va fino alla sua emigrazione in America, fu di apprendistato e di orientamento caratterizzata da tecniche elementari ma massima scrupolosità nella resa dei particolari. Il secondo periodo copre gli anni trascorsi in Sudamerica ed è caratterizzato da una più attenta considerazione del contenuto ma la tecnica risulta essere ancora abbastanza elementare. La scelta dei soggetti e i mezzi usati per la loro attuazione fanno però già intravedere i segni di una sostanziale evoluzione. Il terzo periodo iniziò con il trasferimento dell'artista in Inghilterra. Il suo lavoro fu influenzato in lieve misura dalla scuola marinista olandese del Seicento e da quella inglese del primo Ottocento. Raggiunse la piena maturità e un livello artistico elevato tanto da essere considerata fra le più genuine espressioni della pittura marinista moderna.
Il suo caratteristico stile introdusse un realismo mai prima concepito e lasciò una traccia profonda nei pittori contemporanei tanto che alcuni di essi possono essere considerati suoi seguaci, se non addirittura imitatori.
Il soggetto di queste quattro stampe sono i danni causati dall'urto di navi con le torpedini da blocco ideate dal Conte Elia alla fine dell'Ottocento. Nel 1800 il termine Torpedine identificava una carica marina suacquea ancorata al fondale attravesro un ancora o un blocco di cemento. Questo tipo di ancoraggio comportava problemi nella scelta del luogo di ancoraggio e lunghi tempi di posa in mare. Nel 1890 il guardiamarina Giovanni Emanuele Elia, conte, progettò un'arma ad ancoramento automatico (brevetto n°28.655 del 27 dicembre 1890). Questo tipo di torpedine, chiamato torpedine da blocco Elia, era caricato con tritolo, espolosivo ad alto potenziale non attaccabile dall'acqua, e veniva fissato al fondale attraverso un carrello di ancoraggio. Fu l'introduzione del carrello di ancoraggio il motivo del successo di quasta arma poichè rendeva la posa in mare semplice e veloce. Infatti, oltre a sostenere la mina durante il trasporto, il carrello di ancoraggio, provvisto di quattro piccole ruote simili a quelle dei treni, era facilmente scorrere su dei binari, posti sui ponti delle navi addette alla posature delle mine, fino ad arrivare fuori bordo e cadere in mare. All'interno del carrello vi era un grosso rocchetto metallico, che collegava mina e carrello, e un sistema a pressostato, che permetteva di impostare una lunghezza del cavo e faceva in modo che le mine potessero essere disposte in qualsiasi luogo e anche a profondità diverse. Le torpedini Elia, affiancate dalle mine Bollo, vennero ampliamente usate sia durante la Prima Guerra Mondiale sia durante la Seconda.
definizione
stampe
misure
altezza: 12,08 cm (stampa); larghezza: 36,1 cm (stampa); altezza: 16,3 cm (primo supporto); larghezza: 39,8 cm (primo supporto); altezza: 26,9 cm (secondo supporto); larghezza: 47,8 cm (secondo supporto)
materiali
carta; inchiostro
acquisizione
Elia, Giovanni Emanuele (1936)
iscrizioni
Civico Museo Navale Didattico 1109/2 (inventariale)
settore
Navale
tipologia
stampe
scheda ICCD
PST