Monociclo costituito da una ruota in legno a 16 razze, sostenuta da una forcella verticale in ferro. Il veicolo è dotato di due pedali registrabili per l'adattamento alla lunghezza della gamba del conducente, applicati in corrispondenza del mozzo della ruota. Il monociclo è provvisto di un sella sospesa in cuoio rigido, molleggiata con una balestra, e di un manubrio con manopole in legno. La ruota poggia su un battistrada in gomma piena e presenta un filetto rosso dipinto lungo il cerchio.

Il monociclo può essere annoverato tra le varianti della bicicletta che si cercò di immettere sul mercato, senza riuscire tuttavia riuscire a scalfire il successo della soluzione a due ruote. Nonostante la maggiore economicità ottenuta grazie alla semplicità di costruzione, non si riuscì infatti a proporre modelli di monocicli pratici e stabili. Negli ultimi decenni del 1800 furono avanzati vari progetti con l'adozione delle più svariate soluzioni tecniche, tra le quali, alcune, prevedevano ruote di grande diametro con il monociclista posizionato all'interno della ruota. Nonostante la marginalità dei monocicli, vennero comunque organizzate esibizioni della loro utilità, come l'impresa compiuta dall'istruttore ciclista e costruttore Scuri di Agrate Brianza che, nel 1880, percorse, a bordo di un suo monociclo, la distanza tra Milano e Torino.

Andric D./ Bozzini G./ Ormezzano G.P., Storia della bicicletta : Dalle origini alla mountain bike, Milano, TCI, 1991