Freed - Eisemann Radio Speaker Mod. 345


1928 ca.

inventario
IGB-9870
autori
Freed - Eisemann Radio Corporation (progettista/ costruttore)
collocazione
M2/ Marconi e la Radio
descrizione
Altoparlante circolare in un mobile in legno.
La parete frontale è coperta da un tessuto e da decorazioni floreali in legno.
Il retro è forato per permettere l'aerazione. E' visibile, all'interno, il retro del cono dell'altoparlante e l'alloggio del dispositivo elettromagnetico.
Dal retro fuoriesce il cavo di alimentazione per il collegamento alla rete elettrica.

Il brevetto di Guglielmo Marconi del 1896 del sistema di Telegrafia senza fili (Wireless Telegraph) per la trasmissione di impulsi adatti per il codice Morse, aprì la strada alle comunicazioni via etere a grande distanza. La trasmissione di suoni fu poi resa possibile con l'invenzione della valvola termoionica (diodo a vuoto) a cura dell'inglese Sir John Ambrose Fleming nel 1904.
Nel 1919 nacque la prima stazione radio, con Frank Conrad che fondò a Pittsburg la KDKA. Nello stesso anno in Olanda nasceva la prima emittente europea che trasmetteva concerti di musica classica (e spot pubblicitari), ricevuti anche in Germania e Inghilterra.
Negli anni '20 e '30 la radio si trasforma in un mezzo di comunicazione di massa e nasce la radiodiffusione: un nuovo modo di comunicare che porta la voce di pochi nei ricevitori di tutti separando il mondo della trasmissione da quello della ricezione.
Gli apparecchi cominciano a diffondersi nelle case: realizzati senza economia e con particolare attenzione all'eleganza delle finiture.
Dai radioricevitori a cristallo di galena, privi di alimentazione e che permettevano solo l'ascolto in cuffia, si passa ai modelli a valvole che migliorano la ricezione e rendono possibile l'ascolto attraverso altoparlanti esterni collegati al radioricevitore.
Il primo tipo di altoparlante che si è diffuso, nel 1920, è stato quello a tromba. Alla fine degli anni '20 è invece iniziata la diffusione di quelli a spillo. Gli altoparlanti a tromba avevano una scarsa resa acustica nelle basse frequenze salvo aumentarne molto le dimensioni. Quelli a spillo erano più compatti e, seppur non avessero una gran qualità sonora né sensibilità, offrivano maggiori risposte ai toni bassi ed erano quindi più adatti alla riproduzione musicale. Erano inoltre molto economici.
Questi altoparlanti vennero presto superati da quelli a bobina mobile e già nel 1933 quelli a spillo o a tromba non erano più venduti almeno per uso radiofonico.
Lo sviluppo tecnologico porterà poi a radioricevitori con circuiti e valvole migliori e quindi ricezioni migliori, altoparlanti interni magnetodinamici o elettrodinamici, ricezioni non solo in modulazione di ampiezza ma anche di frequenza (1939).
definizione
altoparlante elettromagnetico, a spillo
misure
altezza: 23 cm ca.; larghezza: 45 cm ca.; lunghezza: 18 cm ca.
materiali
legno; tessuto; metallo
acquisizione
NR (recupero pregresso)
iscrizioni
Radio Speaker Type 345 Serial No. 356807 (commerciale/ documentaria)
settore
Telecomunicazioni
bibliografia
Radio Sophie, Spillo, in Le Radio di Sophie, Cagliari, Le Radio di Sophie, 2010
tipologia
altoparlante
scheda ICCD
PST