Radioregistratore Brionvega RR3000
1975 ca. - 1985 ca.
inventario
IGB-9707
autori
Sapper, Richard
(designer)
; Brionvega S.a.S.
(produttore)
collocazione
deposito
descrizione
Dispositivo contenuto in una scocca in plastica nera e grigia.
La parete frontale è occupata per metà dai comandi del radioricevitore e dall'altoparlante e per l'altra metà dal vano per la musicassetta e i relativi comandi.
Nella parte sinistra si hanno la scala di sintonia con indicazioni numeriche per onde medie (MW: 165-52 x 10kHz), onde lunghe (LW: 270-150kHz), modulazione di frequenza (FM: 108-87MHz), un selettore a slitta per la regolazione del volume e uno per i toni, la griglia a protezione dell'altoparlante, la rotella per la sintonia (tuninig).
Nella parte destra si ha il vano per l'inserimento della musicassetta con i relativi fusi per la rotazione delle bobine di nastro delle cassette e le testine di riproduzione e registrazione e i tasti in plastica per espulsione, riavvolgimento, avanzamento, avvio, registrazione. Si ha inoltre un tasto per il controllo dello stato di carica delle batterie.
Sopra si ha l'antenna integrata a stilo, estraibile.
Sul alto sinistro si hanno cinque tasti per la commutazione da lettore di musicassette alle diverse gamme d'onda. Sul lato destro si hanno diverse prese per cuffie e fono, una in cui è collegato il cavo elettrico di collegamento alla rete, un tasto di accensione/spegnimento, un variatore di tensione, gli attacchi per una tracolla utile per il trasporto.
Sul retro si ha una griglia per l'aerazione e sotto si trova il vano batterie.
Il brevetto di Guglielmo Marconi del 1896 del sistema di Telegrafia senza fili (Wireless Telegraph) per la trasmissione di impulsi adatti per il codice Morse, aprì la strada alle comunicazioni via etere a grande distanza. La trasmissione di suoni fu poi resa possibile con l'invenzione della valvola termoionica (diodo a vuoto) a cura dell'inglese Sir John Ambrose Fleming nel 1904. L'invenzione della supereterodina, brevettata nel 1918 da Edwin H. Armstrong, ma successivamente attribuita a Lucien Levy, rese possibile la modulazione di frequenza (nel 1939).
Negli anni '20 e '30 gli apparecchi cominciarono a diffondersi nelle case.
Parallelamente, nel 1898, veniva inventato il primo sistema di registrazione del suono su una sottile lamina d'acciaio: il telegrafono di Valdemar Poulsen. L'invenzione del magnetofono si deve ad Arrigo Castelli nel 1947. Inizialmente si trattava di registrazione su filo magnetico poi su nastro.
Il nastro magnetico avvolto su bobine era comunque difficile da maneggiare e soggetto a facili danneggiamenti. A metà anni sessanta nascono le audiocassette, destinate a soppiantare sia l'uso dei registratori a nastro che dei dischi in vinile per la loro semplicità d'uso e per il basso costo.
Nel 1947, un gruppo di ricerca dei Bell Laboratories (Stati Uniti) costituito da W. Shockley, J. Bardeen e W. Brattain, inventò il transistor: un componente attivo allo stato solido che poteva sostituire i tubi elettronici ingombranti e dispendiosi. A metà anni '50 nascono le nuove radio e i registratori a transistor: più piccoli e leggeri, ben presto con prestazioni più elevate.
L'avvento del transistor amplificò ulteriormente queste esigenze dando la possibilità di ottenere apparecchi tascabili con componenti miniaturizzati. I transistor e gli altri componenti elettronici erano montati e saldati sulla piastrina di un circuito stampato in maniera automatizzata e custodia in plastica stampata a caldo.
La musicassetta è nata per l'uso con i dittafoni ma si è ben presto diffusa anche per l'ascolto di musica preregistrata.
Dalla metà degli anni '70, la qualità del nastro fu progressivamente migliorata passando da supporti in ferro o ferrite a quelli al cromo e in lega metallica (cassette metal).
Grazie al miglioramento del supporto magnetico e degli apparecchi si arrivò a qualità quasi pari a quella delle bobine magnetiche (almeno negli impianti Hi-Fi domestici.
Il passo successivo fu l'ascolto in automobile.
A partire dal 1979, con l'introduzione del Walkman prodotto da Sony, la popolarità della musicassetta aumentò ulteriormente per poi scemare prima con l'avvento dei CD masterizzabili e lettori CD portatili, ed in seguito a causa della diffusione del formato MP3 e dei relativi lettori.
La parete frontale è occupata per metà dai comandi del radioricevitore e dall'altoparlante e per l'altra metà dal vano per la musicassetta e i relativi comandi.
Nella parte sinistra si hanno la scala di sintonia con indicazioni numeriche per onde medie (MW: 165-52 x 10kHz), onde lunghe (LW: 270-150kHz), modulazione di frequenza (FM: 108-87MHz), un selettore a slitta per la regolazione del volume e uno per i toni, la griglia a protezione dell'altoparlante, la rotella per la sintonia (tuninig).
Nella parte destra si ha il vano per l'inserimento della musicassetta con i relativi fusi per la rotazione delle bobine di nastro delle cassette e le testine di riproduzione e registrazione e i tasti in plastica per espulsione, riavvolgimento, avanzamento, avvio, registrazione. Si ha inoltre un tasto per il controllo dello stato di carica delle batterie.
Sopra si ha l'antenna integrata a stilo, estraibile.
Sul alto sinistro si hanno cinque tasti per la commutazione da lettore di musicassette alle diverse gamme d'onda. Sul lato destro si hanno diverse prese per cuffie e fono, una in cui è collegato il cavo elettrico di collegamento alla rete, un tasto di accensione/spegnimento, un variatore di tensione, gli attacchi per una tracolla utile per il trasporto.
Sul retro si ha una griglia per l'aerazione e sotto si trova il vano batterie.
Il brevetto di Guglielmo Marconi del 1896 del sistema di Telegrafia senza fili (Wireless Telegraph) per la trasmissione di impulsi adatti per il codice Morse, aprì la strada alle comunicazioni via etere a grande distanza. La trasmissione di suoni fu poi resa possibile con l'invenzione della valvola termoionica (diodo a vuoto) a cura dell'inglese Sir John Ambrose Fleming nel 1904. L'invenzione della supereterodina, brevettata nel 1918 da Edwin H. Armstrong, ma successivamente attribuita a Lucien Levy, rese possibile la modulazione di frequenza (nel 1939).
Negli anni '20 e '30 gli apparecchi cominciarono a diffondersi nelle case.
Parallelamente, nel 1898, veniva inventato il primo sistema di registrazione del suono su una sottile lamina d'acciaio: il telegrafono di Valdemar Poulsen. L'invenzione del magnetofono si deve ad Arrigo Castelli nel 1947. Inizialmente si trattava di registrazione su filo magnetico poi su nastro.
Il nastro magnetico avvolto su bobine era comunque difficile da maneggiare e soggetto a facili danneggiamenti. A metà anni sessanta nascono le audiocassette, destinate a soppiantare sia l'uso dei registratori a nastro che dei dischi in vinile per la loro semplicità d'uso e per il basso costo.
Nel 1947, un gruppo di ricerca dei Bell Laboratories (Stati Uniti) costituito da W. Shockley, J. Bardeen e W. Brattain, inventò il transistor: un componente attivo allo stato solido che poteva sostituire i tubi elettronici ingombranti e dispendiosi. A metà anni '50 nascono le nuove radio e i registratori a transistor: più piccoli e leggeri, ben presto con prestazioni più elevate.
L'avvento del transistor amplificò ulteriormente queste esigenze dando la possibilità di ottenere apparecchi tascabili con componenti miniaturizzati. I transistor e gli altri componenti elettronici erano montati e saldati sulla piastrina di un circuito stampato in maniera automatizzata e custodia in plastica stampata a caldo.
La musicassetta è nata per l'uso con i dittafoni ma si è ben presto diffusa anche per l'ascolto di musica preregistrata.
Dalla metà degli anni '70, la qualità del nastro fu progressivamente migliorata passando da supporti in ferro o ferrite a quelli al cromo e in lega metallica (cassette metal).
Grazie al miglioramento del supporto magnetico e degli apparecchi si arrivò a qualità quasi pari a quella delle bobine magnetiche (almeno negli impianti Hi-Fi domestici.
Il passo successivo fu l'ascolto in automobile.
A partire dal 1979, con l'introduzione del Walkman prodotto da Sony, la popolarità della musicassetta aumentò ulteriormente per poi scemare prima con l'avvento dei CD masterizzabili e lettori CD portatili, ed in seguito a causa della diffusione del formato MP3 e dei relativi lettori.
definizione
radioregistratore a musicassetta, a transistor
misure
altezza: 19 cm ca.; larghezza: 27,5 cm ca.; lunghezza: 8 cm ca.
materiali
materiale plastico; metallo
acquisizione
Società Aros (2006)
iscrizioni
RR 3000 (commerciale)
CrO2 (commerciale)
RR 3000 MADE IN ITALY RADIO RECORDER FM-MW-LW (commerciale/ documentaria)
CrO2 (commerciale)
RR 3000 MADE IN ITALY RADIO RECORDER FM-MW-LW (commerciale/ documentaria)
mostre
Il Design di Brionvega
Milano, Spazio '900, 05 giugno - 16 giugno 2001
settore
Telecomunicazioni
bibliografia
Spazio '900 Modernariato&Design, Il successo di un marchio made in Italy/ The success of a brand made in Italy, in Il design di Brionvega/ The design of Brionvega, Milano, Spazio '900 Modernariato&Design, 2001
Carugati D.G.R., BRIONVEGA progetto l'emozione, Milano, Electa, 2003
Carugati D.G.R., BRIONVEGA progetto l'emozione, Milano, Electa, 2003
tipologia
radioregistratore
scheda ICCD
PST