Iconoscopio


1935 - 1940

inventario
IGB-2202
collocazione
deposito
descrizione
Questo tubo a raggi catodici è costituito da un'ampolla di vetro composta da due forme intersecate; uno di forma cilindrica più tozzo e l'altro più snello e sottile (a gambo). Tutta l'ampolla è mantenuta sotto vuoto. Nel cilindro più stretto è presente un cannone elettronico (a filamento caldo), mentre nella parte più ampia del tubo sono inseriti uno schermo composto da un mosaico di celle fotosensibili e due anelli collettori. Il cannone elettronico è costituito principalmente da griglia di controllo, anodo acceleratore, anodo di fuoco, anodo collettore.
Dall'ampolla fuoriescono diversi contatti metallici necessari per i collegamenti elettrici del dispositivo con l'elettronica della camera da ripresa in cui il tubo era inserito.

L'iconoscopio è stato il primo tubo a raggi catodici a vuoto spinto e mosaico fotosensibile globulare monofacciale. Realizzato da Vladimir Zworykin ottenne il brevetto nel 1934 dopo quasi 12 anni dalla sua richiesta ufficiale.
Questo esemplare fu utilizzato dal Prof. Vecchiacchi nei laboratori della Magneti Marelli per la costruzione della prima telecamera dell'azienda milanese nel 1939 (trasmettitore TV EIAR di Milano).
In Italia la tecnologia della televisione elettronica, realizzata nei laboratori della RCA e presentata nel 1939 dal presidente della RCA David Sarnoff al World's Fair in New York City, venne sviluppata a partire da metà degli anni Trenta da tre grandi aziende nazionali: la Magneti Marelli (sistema RCA), la Allocchio Bacchini (sistema Telefunken) e la Safar (sistema derivata dalla Telefunken e telepantoscopio).
La Magneti Marelli, su progetto del Prof. Vecchiacci e in collaborazione con la RCA, sviluppò per l'Eiar un trasmettitore TV posto sulla torre Littoria del Parco Sempione di Milano e una serie di televisori a tubo catodico. Questi vennero distribuiti nei negozi e ricevevano le trasmissioni sperimentali ad orari prefissati.
Dopo un po' di sperimentazione dei diversi sistemi proposti dalle tre aziende, la Magneti Marelli e la Safar vennero autorizzate ad iniziare la produzione di apparecchi televisivi presentati alla "Fiera della Radio" del settembre 1939. L'obiettivo dell'EIAR, era quello di scegliere il sistema definitivo in tempo per il lancio ufficiale delle trasmissioni previsto per il 1942 (ventennale del regime fascista). Ma l'avvento della Guerra sospese ogni attività.
In questi anni il servizio televisivo dell'EIAR era solo sperimentale e i televisori erano utilizzati soprattutto per dimostrazioni pubbliche come ad esempio fiere o eventi speciali.
definizione
tubo da ripresa televisiva di Zworykin
misure
altezza: 15 cm; larghezza: 50 cm; profondità: 30 cm; peso: 1 kg; altezza: 7,5 cm (schermo fotoelettrico); larghezza: 10 cm (schermo fotoelettrico)
materiali
metallo; vetro
acquisizione
Magneti Marelli (1955)
iscrizioni
Radiatron [...] AS STATES ON CARTON MADE IN USA (commerciale/ documentaria)
MUSEO SCIENZA 2202 MILANO (inventariale)
settore
Telecomunicazioni
bibliografia
Soresini F., Di tubo in tubo : Storia dei tubi elettronici nel centenario del diodo : 1904-2004, a cura di A.I.R.E., Albino (Bergamo), Sandit, 2004

Grob B., La televisione, Torino, Einaudi - Edizioni Scientifiche, 1955

Soresini F., Le origini della televisione in Italia, Milano, A.I.R.E., 2003

Abramson A., The History of Television, 1880 to 1941, Jefferson, North Carolina, USA, Mc Farland, 1987
tipologia
tubo da ripresa televisiva
scheda ICCD
PST