Safar Grande Concerto


1926 ca.

inventario
IGB-2223
autori
SAFAR (progettista/ costruttore)
collocazione
M2/ Marconi e la Radio
descrizione
Questo altoparlante in bachelite è costituito da due parti: il motore e la tromba.
Nella base è inserito il motore costituito da un magnete permanente e una bobina e una membrana vibrante.
La tromba invece è costituita da una gola e una bocca ed ha la forma di un "collo di cigno".
Sulla base si hanno un connettore elettrico per il collegamento al radioricevitore e una manopola per la regolazione del volume.

Il brevetto di Guglielmo Marconi del 1896 del sistema di Telegrafia senza fili (Wireless Telegraph) per la trasmissione di impulsi adatti per il codice Morse, aprì la strada alle comunicazioni via etere a grande distanza. La trasmissione di suoni fu poi resa possibile con l'invenzione della valvola termoionica (diodo a vuoto) a cura dell'inglese Sir John Ambrose Fleming nel 1904.
Nel 1919 nacque la prima stazione radio, con Frank Conrad che fondò a Pittsburg la KDKA. Nello stesso anno in Olanda nasceva la prima emittente europea che trasmetteva concerti di musica classica (e spot pubblicitari), ricevuti anche in Germania e Inghilterra.
Negli anni '20 e '30 la radio si trasforma in un mezzo di comunicazione di massa e nasce la radiodiffusione: un nuovo modo di comunicare che porta la voce di pochi nei ricevitori di tutti separando il mondo della trasmissione da quello della ricezione.
Gli apparecchi cominciano a diffondersi nelle case: realizzati senza economia e con particolare attenzione all'eleganza delle finiture.
Dai radioricevitori a cristallo di galena, privi di alimentazione e che permettevano solo l'ascolto in cuffia, si passa ai modelli a valvole che migliorano la ricezione e rendono possibile l'ascolto attraverso altoparlanti esterni collegati al radioricevitore.
Il primo tipo di altoparlante che si è diffuso, nel 1920, è stato quello a tromba. La sua fortuna è sempre stata la resa acustica molto alta e la direttività ovvero la possibilità di direzionare il suono.
Spesso questi altoparlanti non avevano la semplice forma di una tromba sia per addolcirne l'aspetto che per diminuire l'ingombro. Da qui le forme "a collo di cigno" e "a manica a vento".
Alla fine degli anni '20 è invece iniziata la diffusione degli altoparlanti a spillo. Gli altoparlanti a tromba avevano una scarsa resa acustica nelle basse frequenze salvo aumentarne molto le dimensioni. Quelli a spillo erano più compatti e, seppur non avessero una gran qualità sonora né sensibilità, offrivano maggiori risposte ai toni bassi ed erano quindi più adatti alla riproduzione musicale. Erano inoltre molto economici.
Questi altoparlanti vennero presto superati da quelli a bobina mobile e già nel 1933 quelli a spillo o a tromba non erano più venduti almeno per uso radiofonico.
Lo sviluppo tecnologico porterà poi a radioricevitori con circuiti e valvole migliori e quindi ricezioni migliori, altoparlanti interni magnetodinamici o elettrodinamici, ricezioni non solo in modulazione di ampiezza ma anche di frequenza (1939).
Gli altoparlanti a tromba, con le opportune modifiche tecnologiche, sono usati ancora oggi in attività all'aperto come piazze e campi sportivi.
definizione
altoparlante elettromagnetico, a tromba
misure
altezza: 63 cm ca.; larghezza: 37,5 cm ca.; lunghezza: 38 cm ca.
materiali
bachelite; metallo
acquisizione
Franzi, Mario (1955)
iscrizioni
Grande Concerto (commerciale/ documentaria)
MUSEO SCIENZA 2223 MILANO (inventariale)
settore
Telecomunicazioni
tipologia
altoparlante
scheda ICCD
PST