Piallatrice Dictaphone Model S11
1926
inventario
IGB-8864
autori
Dictaphone Corporation
(costruttore)
collocazione
deposito
descrizione
Apparecchio montato su carrellino, provvisto di quattro gambe poggianti su rotelle in gomma e di un coperchio avente una maniglia sul lato anteriore. La parte bassa del carrello è costituita da due cassetti estraibili dal lato destro; il cassetto più basso funge da porta cilindri, mentre il secondo cassetto raccoglie gli scarti della piallatura del cilindro. La piallatrice vera e propria è collocata sul piano superiore del carrello, apribile per accedere al motore elettrico. La piallatrice è costituita da un mandrino per i cilindri in cera e da un rasoio posto su un braccio sollevabile in metallo. L'albero del mandrino è infilato in un volano riparato da una copertura in metallo, al quale il motore trasmette la rotazione per mezzo di una cinghia di pelle. L'albero inoltre, per mezzo un'altra cinghia di pelle, mette in rotazione anche la vite senza fine che, ruotando, trascina il braccio del rasoio lungo una guida parallela al mandrino. L'abbassamento del rasoio sul cilindro avviene meccanicamente attraverso la pressione su una molla, bloccata da una levetta alla sinistra del rasoio; abbassando la levetta, la molla viene rilasciata e il rasoio si solleva. Il supporto destro del mandrino è apribile per l'inserimento del cilindro; una levetta, posta alla sinistra del mandrino, spinge il cilindro fuori dal mandrino. Al di sotto del mandrino è un'apertura che convoglia i residui di cera entro cassetto sottostante. L'interruttore per l'accensione della piallatrice è situato nell'angolo anteriore sinistro del piano superiore del carrello. Un supporto bipolare per il collegamento del vavo di alimentazione è collocato sul retro della macchina. Oltre al cavo elettrico per l'alimentazione, la piallatrice è provvista di 17 cilindri Nuphonic B7, 2 cilindri Non Static J2 e 6 cilindri J4.
I dittafoni sono apparecchi che venivano prelaventemente impiegati negli uffici per la registrazione e la riproduzione di corrispondenza corrente, successivamente da dattilografare. I primi dittafoni derivarono dal fonografo brevettato da Thomas Alva Edison (1848-1931) nel 1877. Sfruttando le vibrazioni sonore, Edison riuscì a incidere, per mezzo di una puntina mossa dalle vibrazioni di una membrana, la superficie di un cilindro, mantenuto ad una velocità di rotazione costante; facendo ripercorrere alla puntina il solco dell'incisione con la stessa velocità, le oscillazioni della puntina trasmettevano a loro volta la vibrazione alla membrana, che riproduceva il suono precedentemente registrato. Inizialmente, la superficie del cilindro era ricoperta di stagnola, ma la bassa qualità del suono spinse alla sperimentazione di diversi supporti per l'incisione; per la produzione dei cilindri, vennero quindi adottati speciali impasti a base di cera in diverse combinazioni di ingredienti. A partire dall'ultimo decennio del 1800 prese avvio lo sfruttamento commerciale del fonografo per le registrazioni musicali. Dal 1893 tuttavia il cilindro dovette confrontarsi con la concorrenza del disco che andò progressivamente affermandosi durante il primo decennio del 1900, per giungere al definitivo abbandono dei cilindri nel 1929. Se il consumo domestico vide prevalere il disco, il cilindro trovò tuttavia un'applicazione negli uffici con la diffusione dei dittafoni per la registrazione della corrispondenza destinata ad essere successivamente dattilografata. Per questo scopo vennero sviluppate macchine specializzate, basate su un principio di funzionamento del tutto simile al fonografo di Edison, che comprendevano apparecchi registratori, apparecchi riproduttori e piallatrici per livellare la superficie incisa. L'utilizzo dei dittafoni a cilindri rimase diffuso fino agli anni '50 del 1900, quando vennero sostituiti da dispositivi magnetici.
I dittafoni sono apparecchi che venivano prelaventemente impiegati negli uffici per la registrazione e la riproduzione di corrispondenza corrente, successivamente da dattilografare. I primi dittafoni derivarono dal fonografo brevettato da Thomas Alva Edison (1848-1931) nel 1877. Sfruttando le vibrazioni sonore, Edison riuscì a incidere, per mezzo di una puntina mossa dalle vibrazioni di una membrana, la superficie di un cilindro, mantenuto ad una velocità di rotazione costante; facendo ripercorrere alla puntina il solco dell'incisione con la stessa velocità, le oscillazioni della puntina trasmettevano a loro volta la vibrazione alla membrana, che riproduceva il suono precedentemente registrato. Inizialmente, la superficie del cilindro era ricoperta di stagnola, ma la bassa qualità del suono spinse alla sperimentazione di diversi supporti per l'incisione; per la produzione dei cilindri, vennero quindi adottati speciali impasti a base di cera in diverse combinazioni di ingredienti. A partire dall'ultimo decennio del 1800 prese avvio lo sfruttamento commerciale del fonografo per le registrazioni musicali. Dal 1893 tuttavia il cilindro dovette confrontarsi con la concorrenza del disco che andò progressivamente affermandosi durante il primo decennio del 1900, per giungere al definitivo abbandono dei cilindri nel 1929. Se il consumo domestico vide prevalere il disco, il cilindro trovò tuttavia un'applicazione negli uffici con la diffusione dei dittafoni per la registrazione della corrispondenza destinata ad essere successivamente dattilografata. Per questo scopo vennero sviluppate macchine specializzate, basate su un principio di funzionamento del tutto simile al fonografo di Edison, che comprendevano apparecchi registratori, apparecchi riproduttori e piallatrici per livellare la superficie incisa. L'utilizzo dei dittafoni a cilindri rimase diffuso fino agli anni '50 del 1900, quando vennero sostituiti da dispositivi magnetici.
definizione
piallatrice per cilindri di cera
misure
altezza: 80,5 cm ca.; larghezza: 49 cm ca.; lunghezza: 36 cm ca.
materiali
metallo; gomma; pelle
iscrizioni
DICTAPHONE / REG. U.S. PAT. OFF. / MODEL S 11 (commerciale)
DICTAPHONE / ... / SHAVING MACHINE / PATENT NOTICE INSIDE / 250 VOLTS OR LESS - AC OR DC / WATTS 50 TO 80 - CYCLE 25 TO 133 / TO BE USED WITH PROPER RESISTANCE / DICTAPHONE CORPORATION / NEW YORK / SOLE MANUFACTURERS / MADE IN U.S.A. / STANDARD MODEL (commerciale)
110238 (documentaria)
DICTAPHONE / REG. U.S. PAT. OFF. / SHAVING MACHINE / PATENT NOTICE / U.S.A. / 1,784,409 / 1,837,167 / STANDARD MODEL MADE IN U.S.A. (documentaria)
DICTAPHONE / REG. U.S. PAT. OFF. / UNIVERSAL MOTOR / NO. 311191 / DICTAPHONE / CORPORATION / SOLE MANUFACTURER / MADE IN U.S.A. / 250 VOLTS OR LESS / AC OR DC / WATTS 50 TO 80 / CYCLES 25 TO 133 / TO BE USED WITH / PROPER RESISTANCE / TYPE S (documentaria)
DICTAPHONE / NUPHONIC (commerciale)
DICTAPHONE / NON STATIC (commerciale)
DICTAPHONE / NUPHONIC / REG. U.S. / PAT. OFF. / MADE IN / U.S.A. (commerciale)
DICTAPHONE / NON STATIC / REG. U.S. / PAT. OFF. / MADE IN / U.S.A. (commerciale)
8864 (inventariale)
DICTAPHONE / ... / SHAVING MACHINE / PATENT NOTICE INSIDE / 250 VOLTS OR LESS - AC OR DC / WATTS 50 TO 80 - CYCLE 25 TO 133 / TO BE USED WITH PROPER RESISTANCE / DICTAPHONE CORPORATION / NEW YORK / SOLE MANUFACTURERS / MADE IN U.S.A. / STANDARD MODEL (commerciale)
110238 (documentaria)
DICTAPHONE / REG. U.S. PAT. OFF. / SHAVING MACHINE / PATENT NOTICE / U.S.A. / 1,784,409 / 1,837,167 / STANDARD MODEL MADE IN U.S.A. (documentaria)
DICTAPHONE / REG. U.S. PAT. OFF. / UNIVERSAL MOTOR / NO. 311191 / DICTAPHONE / CORPORATION / SOLE MANUFACTURER / MADE IN U.S.A. / 250 VOLTS OR LESS / AC OR DC / WATTS 50 TO 80 / CYCLES 25 TO 133 / TO BE USED WITH / PROPER RESISTANCE / TYPE S (documentaria)
DICTAPHONE / NUPHONIC (commerciale)
DICTAPHONE / NON STATIC (commerciale)
DICTAPHONE / NUPHONIC / REG. U.S. / PAT. OFF. / MADE IN / U.S.A. (commerciale)
DICTAPHONE / NON STATIC / REG. U.S. / PAT. OFF. / MADE IN / U.S.A. (commerciale)
8864 (inventariale)
settore
Tecniche del suono
bibliografia
Hemardinquer P., Le phonographe : et ses merveilleux progrès, Parigi, Masson, 1930
tipologia
piallatrice per cilindri di cera
scheda ICCD
PST