riproduzione di termometro sessantigrado, ad acquarzente
1933 ca.
							inventario
						IGB-5057
					
								autori
							
								manifattura
									(esecuzione)
									
						
							collocazione
						M0/ Energia e Materiali
							
							descrizione
						
							Termometro costituito da due ampolle in vetro a forma di goccia, unite da un cannello sul quale è dipinta a mano, con puntini di smalto, una scala suddivisa in sei settori ciascuno suddiviso in dieci parti uguali (puntini neri per i gradi e bianchi per le decine). Il liquido termometrico è acquarzente.
Il termometro è conservato in un astuccio in legno ricoperto in tessuto ed imbottito internamente.
								
Si tratta della riproduzione di un termometro di fattura fiorentina del XVII secolo dell'Istituto e Museo di Storia della Scienza di Firenze. L'originale fa parte di materiali provenienti dall'Accademia del Cimento.
Nel 1657 il Principe Leopoldo e il Granduca di Toscana Federico II de' Medici fondarono a Firenze quella che è stata la prima società scientifica in Europa per rilanciare l'eredità di Galileo Galilei dopo la condanna da parte della Chiesa nel 1633. Le sperimentazioni dell'Accademia del Cimento si concentrarono sulla barometria e sulla termometria, spaziando nella meteorologia in generale, nei campi delle osservazioni astronomiche e della fisiologia umana ed animale.L'attività dell'Accademia si concluse dieci anni dopo, nel 1667, e una parte delle ricerche compiute furono pubblicate nel volume "Saggi di naturali esperienze", a cura del segretario Lorenzo Magalotti, che nel 1668 venne presentato alla Royal Society di Londra.
Gli strumenti utilizzati dagli accademici, funzionali e dall'elevata qualità artistica, vennero riscoperti ed esposti nel 1841 nella Tribuna di Galileo (attigua all'attuale Museo della Specola) ed oggi sono costuditi al Museo Galileo, Istituto e Museo di Storia della Scienza di Firenze. Oltre al valore scientifico, questo complesso di strumenti dimostra l'interesse per la scienza sperimentale della Corte Medicea, e le loro forme raffinate rispecchiano l'integrazione e l'interscambio che era presente tra arte e scienza nella cultura di corte dell'età barocca.
Questa copia fu fatta realizzare dal CNR in occasione dell'Esposizione Universale di Chicago del 1933, "A Century of Progress", che intendeva celebrare il progresso scientifico e tecnologico.
Venne esposto nella Sezione degli "Apparecchi Storico-Didattici" della "Sezione di Fisica" del Museo della Scienza e della Tecnica di Milano, realizzata nel 1956 ca., per illustrare alcune tappe fondamentali nello studio della Fisica intesa come conoscenza dei fenomeni e delle leggi della Natura. In particolare era esposto nella vetrina dedicata all'Accademia del Cimento di Firenze.
					Il termometro è conservato in un astuccio in legno ricoperto in tessuto ed imbottito internamente.
Si tratta della riproduzione di un termometro di fattura fiorentina del XVII secolo dell'Istituto e Museo di Storia della Scienza di Firenze. L'originale fa parte di materiali provenienti dall'Accademia del Cimento.
Nel 1657 il Principe Leopoldo e il Granduca di Toscana Federico II de' Medici fondarono a Firenze quella che è stata la prima società scientifica in Europa per rilanciare l'eredità di Galileo Galilei dopo la condanna da parte della Chiesa nel 1633. Le sperimentazioni dell'Accademia del Cimento si concentrarono sulla barometria e sulla termometria, spaziando nella meteorologia in generale, nei campi delle osservazioni astronomiche e della fisiologia umana ed animale.L'attività dell'Accademia si concluse dieci anni dopo, nel 1667, e una parte delle ricerche compiute furono pubblicate nel volume "Saggi di naturali esperienze", a cura del segretario Lorenzo Magalotti, che nel 1668 venne presentato alla Royal Society di Londra.
Gli strumenti utilizzati dagli accademici, funzionali e dall'elevata qualità artistica, vennero riscoperti ed esposti nel 1841 nella Tribuna di Galileo (attigua all'attuale Museo della Specola) ed oggi sono costuditi al Museo Galileo, Istituto e Museo di Storia della Scienza di Firenze. Oltre al valore scientifico, questo complesso di strumenti dimostra l'interesse per la scienza sperimentale della Corte Medicea, e le loro forme raffinate rispecchiano l'integrazione e l'interscambio che era presente tra arte e scienza nella cultura di corte dell'età barocca.
Questa copia fu fatta realizzare dal CNR in occasione dell'Esposizione Universale di Chicago del 1933, "A Century of Progress", che intendeva celebrare il progresso scientifico e tecnologico.
Venne esposto nella Sezione degli "Apparecchi Storico-Didattici" della "Sezione di Fisica" del Museo della Scienza e della Tecnica di Milano, realizzata nel 1956 ca., per illustrare alcune tappe fondamentali nello studio della Fisica intesa come conoscenza dei fenomeni e delle leggi della Natura. In particolare era esposto nella vetrina dedicata all'Accademia del Cimento di Firenze.
							definizione
						riproduzione di termometro sessantigrado, ad acquarzente
					
							misure
						
							altezza: 27 cm ca. (termometro); diametro: 5,5 cm ca. (termometro); altezza: 6,5 cm (astuccio); larghezza: 6,8 cm (astuccio); lunghezza: 35,8 cm (astuccio)
					
							materiali
						
							vetro; legno; tessuto; acquavite
					
							acquisizione
						
							C.N.R. - Consiglio Nazionale delle Ricerche (1954)
					
							iscrizioni
						
							MUSEO SCIENZA
																			5057
																			MILANO (inventariale)
					
							settore
						Strumentazione tecnico scientifica
					
							bibliografia
						
							Borchi E./ Macii R., Termometri & termoscopi, Firenze, Osservatorio Ximeniano, 1997
									
Saggi naturali, Saggi di naturali esperienze, Firenze, Accademia del Cimento, 1667
					Saggi naturali, Saggi di naturali esperienze, Firenze, Accademia del Cimento, 1667
							tipologia
						riproduzione di termometro
					
							scheda ICCD
						PST