
ceppo d'ancora
IV a.C. - 476 d.C.
inventario
IGB-7039
autori
ambito romano
collocazione
deposito
descrizione
Ceppo in piombo con bracci leggermente inclinati. La cassetta ha forma rettangolare senza perno centrale. Sulle estremità dei bracci sono aperte delle cavità.
Alcune testimonianze storiche fanno risalire l'introduzione dell'ancora al VII secolo a.C. Fin dal loro apparire, le ancore presentano una fisionomia ben definita che non ha subito sostanziali modificazioni fino all'ideazione delle ancore a marre articolate nei primi decenni del 1800. L'evoluzione delle ancore ha interessato in particolar modo i materiali di costruzione, con l'introduzione di nuovi materiali ogni volta che la tecnica li rendeva disponibili. Dalla costruzione di ancore in legno con semplici ceppi in pietra, si passò attorno al IV secolo a.C. all'utilizzo di ceppi realizzati in piombo, metallo duttile, di facile lavorazione, riutilizzabile e resistente alla corrosione; la coesistenza dei materiali durò comunque fino al II secolo a.C. La lavorazione del ceppo avveniva direttamente attorno al fuso dell'ancora, mediante colata in uno stampo. Per alleggerire il peso del ceppo si faceva spesso ricorso ad anime in legno rivestite dalla colata di piombo fuso; in questi casi i ceppi presentano ora delle cavità interne lasciate dalla scomparsa dell'anima in legno. La cassetta centrale poteva avere diverse forme: rettangolare, quadrata, circolare od ovale; molto spesso era provvista di un perno centrale per migliorare il fissaggio del ceppo al fuso dell'ancora. Il resto dell'ancora era realizzato in legno, generalmente di quercia; come nelle ancore delle epoche successive, il ceppo era disposto su un piano normale alle marre per facilitare la presa sul fondo.
Alcune testimonianze storiche fanno risalire l'introduzione dell'ancora al VII secolo a.C. Fin dal loro apparire, le ancore presentano una fisionomia ben definita che non ha subito sostanziali modificazioni fino all'ideazione delle ancore a marre articolate nei primi decenni del 1800. L'evoluzione delle ancore ha interessato in particolar modo i materiali di costruzione, con l'introduzione di nuovi materiali ogni volta che la tecnica li rendeva disponibili. Dalla costruzione di ancore in legno con semplici ceppi in pietra, si passò attorno al IV secolo a.C. all'utilizzo di ceppi realizzati in piombo, metallo duttile, di facile lavorazione, riutilizzabile e resistente alla corrosione; la coesistenza dei materiali durò comunque fino al II secolo a.C. La lavorazione del ceppo avveniva direttamente attorno al fuso dell'ancora, mediante colata in uno stampo. Per alleggerire il peso del ceppo si faceva spesso ricorso ad anime in legno rivestite dalla colata di piombo fuso; in questi casi i ceppi presentano ora delle cavità interne lasciate dalla scomparsa dell'anima in legno. La cassetta centrale poteva avere diverse forme: rettangolare, quadrata, circolare od ovale; molto spesso era provvista di un perno centrale per migliorare il fissaggio del ceppo al fuso dell'ancora. Il resto dell'ancora era realizzato in legno, generalmente di quercia; come nelle ancore delle epoche successive, il ceppo era disposto su un piano normale alle marre per facilitare la presa sul fondo.
definizione
ceppo d'ancora
misure
altezza: 12,5 cm; larghezza: 136 cm; lunghezza: 26,5 cm
materiali
piombo
acquisizione
Gargallo, Pier Nicola (1966)
settore
Navale
bibliografia
Avilia F., La storia delle ancore, Formello, IRECO, 2007
tipologia
ceppo d'ancora
scheda ICCD
PST