Cinematismo costituito da tre elementi principali in acciaio. La leva del tasto è collegata tramite un tirante registrabile incernierato ad una leva centrale che agisce, tramite una successiva asta o tirante a spinta, sulla leva del martelletto portacaratteri (i caratteri riportati sono: "H" e "h"). Il bottone del tasto è in celluloide trasparente su sfondo nero riportante in bianco il carattere "F". Il movimento di ritorno del tasto è guidato dalla molla a torsione agente sulla leva centrale. Il cinematismo è fissato ad un pannello in bachelite.
Sul retro del pannello è legato un tirante registrabile simile a quello che connette la leva del tasto e la leva centrale, ma più lungo.

La collezione consiste in 241 cinematismi di macchine per scrivere, fissati su un supporto in bachelite e originariamente sistemati in 11 pannelli di 199 x 104 cm con intelaiatura in alluminio. I pannelli erano identificati con una lettera da A ad L, con K finale. I cinematismi, a loro volta, sono numerati con un cartellino da 1 (pannello A) a 230 (pannello K), per riprendere da 1 a 9 (pannello K, con cartellino differente). Nel 2008, per esigenze conservative, i pannelli sono stati smantellati e i singoli cinematismi sono stati ricollocati in appositi contenitori.
La collezione è stata raccolta in un trentennio circa da Matteo Calizzano, progettista di macchine per scrivere, che ha lavorato presso la Antares e la Olivetti. La collezione è stata donata dalla figlia, Ada Calizzano, nel 1987.

MONOFIX (documentaria)
63 (documentaria)
MONOFIX - BAUCHWITZ - PSCHERER - LEIPZIG - GERMANIA 44 TASTI - IL FULCRO DEI RIMANDI E' PARALLELO-CURVO COL FULCRO DELLE LEVE PORTA-CARATTERI- I RIMANDI E I TIRANTI A SPINTA SONO RISPETTIVAMENTE UGUALI FRA LORO - VARIANO SOLO I TIRANTI REGISTRABILI (VEDI L'ESEMPIO POSTO QUI SOTTO) (documentaria)

The Typewriter, The Typewriter : An illustrated history, a cura di Linoff V. M., Mineola, Dover Publications, 2000