Il manufatto si presenta come un vaso a due anse in terracotta, e più precisamente nella tipologia dell'anfora etrusca, di grandi dimensioni e ad imitazione stile etrusco-neoattico. La superficie esterna è caratterizzata da figure rosse su fondo nero che si susseguono a rappresentare una narrazione: qui sono figure maschili parzialmente o interamente vestiti e con ampi panneggi in posizione seduta o eretta; si nota anche la presenza di figure femminili, elegantemente abbigliate. Anche il collo del vaso, fino alle sue anse, mantiene come il corpo il fondo scuro e presenta decorazioni floreali e lineari in rosso.

L'oggetto era creduto antico, ma probabilmente è una ricostruzione in stile con iconografia pertinente.
Nell'inventario generale dei beni posseduti da Francesco Mauro, di cui è la donazione, compare in nota "aggiustato", il che fa presumere che il vaso si fosse rotto quando ancora era nella sua collezione, ma le crepe rimangono visibili.