medaglia
1930
inventario
IGB-14174
identificazione
del soggetto
Bimillenario dalla nascita di Virgiliodel soggetto
autori
Romagnoli, Giuseppe
(incisore e modellatore)
; Regia Zecca di Roma
collocazione
deposito
descrizione
Al recto, Virgilio, seduto in trono sulla destra togato, nell'atto di venir coronato da una allegoria femminile in volo verso destra con la corona di lauro nella mano destra e un globo nella sinistra. Dietro il poeta una Minerva stante e armata di lancia ed elmo. Sulla sinistra una figura allegorica femminile ignuda nell'atto di allattare due gemelli, verosimilmene Romolo e Remolo, e un pastore accompagnato da un bue e da una pecora. Al verso, Anchise in età senile, velato, nell'atto di mostrare ad Enea, vestito di lorica e ritratto di spalle, le future nuove generazioni della sua stirpe tra cui spicca Augusto togato e accompagnato da littori con fascio.
Medaglia coniata dalla Regia Zecca di Roma nel 1930 per celebrare il bimillenario della nascita del poeta romano d'età augustea Publio Virgilio Marone (70 a.C. - 19 a.C.), autore delle Bucoliche, Georgiche e dell'Eneide. La medaglia si colloca storicamente nella propaganda di richiamo alla romanità tipica del regime fascista che tendeva ad esaltare particolarmente la fase alto imperiale dell'epoca romana come un momento di splendore per la storia d'Italia e precursore di un dominio culturale e politico sul mondo che il regime pretendeva di avere. La medaglia raffigura al recto immagini bucoliche e di vita agreste tratte dalle opere di Virgilio e una allegoria di Roma nell'atto di allattare i gemelli Romolo e Remolo. Al verso viene rappresentata una scena tratta dall'Eneide in cui lo spirito del defunto padre di Enea, Anchise, mostra al guerriero troiano la stirpe futura che da lui verrà e che porterà alla grandezza di Roma e ad Augusto. La raffigurazione di Augusto al verso della medaglia, in mezzo alla processione dei futuri uomini illustri di Roma mostrati ad Enea, permise a Romagnoli di inserire nella scena anche un littore con fascio littorio, simbolo che anticamente accompagnava i magistrati nell'antica Roma ma che viene in questo caso posto in forte evidenza per richiamare il regime fascista italiano.
Giuseppe Romagnoli (1872-1966) fu un incisore e medaglista attivo presso la Zecca di Roma nella modellazione e incisione di diverse medaglie e delle monete del Regno d'Italia nel periodo tra le due guerre e poi anche della Repubblica italiana nel primo dopoguerra (cfr. Clain-Stefanelli, 1965, pp. 50-55).
Medaglia coniata dalla Regia Zecca di Roma nel 1930 per celebrare il bimillenario della nascita del poeta romano d'età augustea Publio Virgilio Marone (70 a.C. - 19 a.C.), autore delle Bucoliche, Georgiche e dell'Eneide. La medaglia si colloca storicamente nella propaganda di richiamo alla romanità tipica del regime fascista che tendeva ad esaltare particolarmente la fase alto imperiale dell'epoca romana come un momento di splendore per la storia d'Italia e precursore di un dominio culturale e politico sul mondo che il regime pretendeva di avere. La medaglia raffigura al recto immagini bucoliche e di vita agreste tratte dalle opere di Virgilio e una allegoria di Roma nell'atto di allattare i gemelli Romolo e Remolo. Al verso viene rappresentata una scena tratta dall'Eneide in cui lo spirito del defunto padre di Enea, Anchise, mostra al guerriero troiano la stirpe futura che da lui verrà e che porterà alla grandezza di Roma e ad Augusto. La raffigurazione di Augusto al verso della medaglia, in mezzo alla processione dei futuri uomini illustri di Roma mostrati ad Enea, permise a Romagnoli di inserire nella scena anche un littore con fascio littorio, simbolo che anticamente accompagnava i magistrati nell'antica Roma ma che viene in questo caso posto in forte evidenza per richiamare il regime fascista italiano.
Giuseppe Romagnoli (1872-1966) fu un incisore e medaglista attivo presso la Zecca di Roma nella modellazione e incisione di diverse medaglie e delle monete del Regno d'Italia nel periodo tra le due guerre e poi anche della Repubblica italiana nel primo dopoguerra (cfr. Clain-Stefanelli, 1965, pp. 50-55).
definizione
medaglia
misure
larghezza: 0,52 cm; diametro: 5 cm; peso: 0,0635 kg
materiali
bronzo (coniazione)
iscrizioni
G. ROMAGNOLI (firma)
SALVA . MAGNA . PARENS . FRVGVM . SATVRNIA . TELLVS . MAGNA . VIRVM (celebrativa)
VOTA . BIS . MILLESIMA / FELICITER / MCMXXX - A . VIII . E . F (commemorativa)
R. ZECCA (firma)
TV REGERE IMPERO POPVLOS ROMANE MEMENTO (celebrativa)
SALVA . MAGNA . PARENS . FRVGVM . SATVRNIA . TELLVS . MAGNA . VIRVM (celebrativa)
VOTA . BIS . MILLESIMA / FELICITER / MCMXXX - A . VIII . E . F (commemorativa)
R. ZECCA (firma)
TV REGERE IMPERO POPVLOS ROMANE MEMENTO (celebrativa)
settore
Collezioni d'arte
tipologia
medaglia
scheda ICCD
OA