Lightning Imager del satellite Meteosat 3G; modello


2014

inventario
IGB-16430
autori
Selex ES (costruttore/ produttore/ progettista)
collocazione
M2/ Spazio
descrizione
Modello in scala 1:3 dello strumento Lightning Imager del satellite Meteosat Third Generation.
Con una forma approssimativamente cubica che non mostra particolari caratteristiche, la nota più significativa è data dalla presenza di quattro tubi che fuoriescono da una delle facce; si tratta di quattro telescopi, quattro macchine fotografiche estremamente sensibili, cui è demandato i fondamentale compito di ottenere immagini dell'atmosfera terrestre per studiare il fenomeno dei fulmini.
Lo strumento reale pesa 130 chilogrammi e lavora ininterrottamente sia di giorno sia di notte; il suo campo di vista copre l'84% del disco terrestre e i suoi sensori sono talmente veloci che può individuare tutti i fulmini fino a 0,6 millisecondi di durata.

I satelliti aiutano a monitorare notte e giorno il nostro pianeta e quindi a tenere sotto controllo il suo stato di salute. Permettono di elaborare previsioni del tempo accurate, di controllare i fenomeni naturali, di difendere l'ambiente, di garantire la sicurezza.
In particolare, nell'elaborazione di previsioni meteorologiche precise e affidabili, l'apporto delle osservazioni da satellite è determinante permettendo di conoscere lo stato dell'atmosfera in quelle regioni della Terra dove non sono disponibili stazioni meteorologiche.
La funzione del Lightning Imager (rivelatore di fulmini) è quella di permettere l'osservazione delle scariche elettriche che avvengono tra una nuvola e l'altra o tra una nuvola e il suolo in occasione di eventi temporaleschi. Come è ben noto i fulmini sono un fenomeno naturale molto comune e spettacolare ma che pone seri problemi di sicurezza (per le persone, per l'ambiente, per i trasporti) e che, di conseguenza, deve essere studiato e conosciuto il più dettagliatamente possibile. In tutto il mondo, ci sono oltre tre milioni di fulmini ogni giorno che uccidono circa 2000 persone all'anno, che innescano incendi, che causano gravi problemi al traffico aereo.
Il Lightning Imager è il primo strumento di questo genere sviluppato in Europa ed è l'unico in grado di intercettare un singolo fulmine; l'Agenzia Spaziale Europea (ESA) lo ha commissionato a Leonardo tramite la Thales Alenia Space per essere installato su quattro dei sei satelliti del programma Meteosat di Terza Generazione (MTG) il cui primo lancio è previsto per la fine del 2022 da Kourou, la base di lancio europea in Guyana Francese.
Finanziati da ESA e Eumetsat, con l'apporto dell'Agenzia Spaziale Italiana, gli MTG permetteranno l'elaborazione di previsioni meteorologiche a breve termine più precise e consentiranno di migliorare gli studi sull'evoluzione del clima. Come tutti i satelliti meteorologici geostazionari anche questi saranno posizionati su un'orbita a 36.000 chilometri di altezza.
Il Lightning Imager, che è in grado di rilevare la scarica elettrica dei fulmini in qualsiasi condizione di luce, sia di giorno che di notte, e in qualsiasi scenario terrestre, può ottenere fino a 500 immagini al secondo, una quantità enorme di dati che viene gestita in tempo reale dal computer di bordo in grado di processare 6 GB di dati al secondo. Attraverso elaborazioni basate sull'intelligenza artificiale sarà possibile scartare automaticamente tutti i dati non associabili ai fulmini riducendo di circa 1000 volte la quantità di dati inviati a terra. Le misurazioni verranno effettuate a una lunghezza d'onda di 777,4 nm con una larghezza di banda molto stretta e con una risoluzione spaziale di 4,5 km nel punto sub-satellitare.
Grazie alla sua orbita lo strumento potrà catturare i dati meteorologici dell'emisfero terrestre centrato su Europa, Nord Africa, Medio Oriente e parte del Sud America.
definizione
rivelatore di fulmini per satellite
acquisizione
Selex-ES (2014)
settore
Astronomia
tipologia
rivelatore di fulmini
scheda ICCD
PST