Strumenti musicali

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Gusle, cordofono ad arco tradizionale dell'Europa dell'Est

manifattura Europa dell'est metà XX secolo Lo strumento è costruito in un unico blocco di legno, scavato nella parte più larga che forma la cassa armonica che è chiusa da una pelle fissata con chiodini a mo' di tavola armonica. Un pirolo sagittale è inserito posteriormente nella parte alta del manico che termina con un cavigliere scolpito a forma di testa animale di tipo equino. La corda armonica è una ed è realizzata in nylon; passa attraverso un foro nella parte alta del ponticello che ha una forma triangolare. La parte posteriore della cassa scolpita, come tradizione, a rilievo e con motivi floreali in questo caso in maniera incisiva e un po' grossolana. La tastiera è anch'essa arricchita da una decorazione scolpita di tipo floreale. Insieme allo strumento si conserva il suo archetto, di foggia tradizionale, che ha una lunghezza di 475 mm. IGB-20176

Ehru, cordofono ad arco della tradizione culturale cinese

manifattura cinese metà XX secolo Il corpo risuonatore dello strumento è costituito da un corpo di legno esagonale, aperto nella parte inferiore e caratterizzato dalla presenza di una decorazione, sempre in legno, a forma o di stella o di fiore. Come tradizione a fungere da tavola armonica è presente una pelle di serpente (solitamente di pitone). Il manico è lungo e sottile e termina in forma di foglia leggermente piegata all'indietro; sono presenti 4 piroli (di forma consueta) al posto dei due tradizionali per questo è più corretto aggiungere alla denominazione Erhu la specifica SIHU. Le corde sono due e, prima di essere legate al pirolo finale di appartenenza, passano all'interno del precedente (cosa che dal punto di vista strumentale non ha senso); dalla parte opposta queste sono fissate alla parte terminale della cassa dalla quale fuoriesce come di consueto il manico. Il ponticello mobile è formato da un piccolo blocco di legno con foro tondeggiante al centro. E' presente, prima della parte del manico dove sono i piroli, un giro di spago intorno al manico che va a bloccare anche le corde armoniche (anche se questo in questo caso non essendo un'asola passante non ha senso). E' presente anche l'archetto in canna (lunghezza totale 755 mm); i crini neri (probabilmente sintetici) sono divisi in due mazzetti e sono fissati nell'estremità superiore con nodi passanti in due fori e nella parte inferiore, con un sistema ad asola, ad una vite di ferro. IGB-20177

Campanella, idiofono a percussione

manifattura metà XX secolo Campanella costituita dal corpo principale e dalla impugnatura (passante) alla quale è fissato il batacchio, in metallo. La base ha una forma ovoidale. IGB-20178

Campanacci, idiofoni a percussione

manifattura metà XX secolo Si tratta di una coppia di campanacci in metallo di dimensioni diverse. Il più grande ha come batacchio un osso, il più piccolo un'asticella di metallo. Impugnatura e corpo dei campanacci sono realizzati nella stessa lamina di metallo. Una banda larga in tessuto li tiene uniti. IGB-20179

Campane a vento

manifattura metà XX secolo Sonaglio a sospensione attivato dal vento costituito da una serie di 17 canne di bambù appese ognuna tramite una corda a una barra orizzontale dello stesso materiale. IGB-20180

Gong, strumento a percussione tipico della tradizione orientale

manifattura metà XX secolo E' un disco di metallo di bronzo tenuto sospeso che viene percosso con un mazzuolo. Al centro è presente un motivo a fiore stilizzato martellato. È accompagnato dal suo supporto per essere appeso e da un martelletto in legno con testa arrotondata (simile a quelli dei timpani) fatto forse in fibra vegetale o feltro. La corda di sostegno è fissata al disco grazie a due fori passanti sul bordo. Il supporto, piatto, è in metallo (forse bronzo?) triangolare e martellato; da questo si sviluppa un gancio che termina a doppio braccio. La base a triangolo va fissata probabilmente al muro visto l'alloggiamento del chiodo nel punto più alto. IGB-20181

Tric trac, idiofono popolare a raschiamento

manifattura sarda metà XX secolo Lo strumento è formato da un telaio di canna e da parti rimanenti (asse con l'impugnatura e la ruota dentata) di legno. Il telaio è realizzato con un segmento di canna chiuso da entrambe le estremità da un nodo distale. La linguetta è intagliata nella parete del telaio ed è messa in movimento dalla ruota dentata che gira grazie all'asse di legno la cui impugnatura è di legno tornito. IGB-20182

Sonaglio a vento, strumento idiofono

manifattura metà XX secolo Si tratta di un sonaglio a vento di piccole dimensioni costituito da 12 lamelle di legno sospese, tramite un anello di corda, a una placca sempre dello stesso legno. Su ogni lamella sono presenti delle incisioni, forse cifre o parole in qualche lingua che al momento non è possibile definire, che potrebbero rapportarsi ai giorni del mese. Sulla placca sono presenti due grandi incisione stilizzate circolari e motivi geometrici. IGB-20183

Dampha, strumento a percussione con sonagli tipico di diverse culture

manifattura prima metà del XX secolo Tamburello esagonale a membrana unica su cornice di legno con coppie di dischetti (cimbali) in metallo alloggiati in cinque lati mentre nel sesto c'è un foro per le dita che serve per tenerlo. La lunghezza di due lati dello strumento è disomogenea. Sono presenti chiodi che tengono tra loro i lati e chiodi sul bordo della cornice per ancorare la pelle. IGB-20184

Semsemiya, strumento a pizzico della tradizione nord africana

manifattura egiziana metà XX secolo La tazza, probabilmente in latta, è coperta da una pelle animale ancora dotata di pelo. Le braccia laterali sono costituite da due rami di legno che, nella parte inferiore sono alloggiati nella tazza mentre nella parte superiore sono incastrate nella traversa intagliata a coltello in maniera rozza e in parte squadrata. I piroli sono ugualmente intagliati a coltello; le corde sono in metallo e poggiano, sulla pelle, su un ponticello costituito da un blocchetto di legno. Allo strumento è legato con una cordicella una sorta di plettro. IGB-20185

Ocarina in metallo

Charles Mathieu fine XIX - prima metà XX secolo E' un'ocarina dalla tradizionale forma globulare ma realizzata in metallo. Il sistema di fori per i tasti è di 8 fori (4+4) per le dita disposti su due fila e 2 per il pollice. Ciascuno dei fori è poi contrassegnato sia da numeri che dai nomi, seguendo la scala, delle note. IGB-20186

Harmonica Koch mod. Alpina

Andreas Koch Harmonika-Fabrik primo quarto XX secolo Armonica a bocca, modello Alpina CG, - dotata di 30 fori di soffiaggio disposti su due file. Il corpo risuonatore dello strumento è in legno IGB-20187
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