Fotocinematografia

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proiettore cinematografico a lanterna, per pellicole 35mm

Emil Busch AG 1910 - 1930 Questo apparecchio cinematografico è costituito da una parte di proiezione e un apparato illuminante entrambi posizionati su un cavalletto in metallo con piano in legno La lampada di illuminazione è costituita da una lanterna in lamiera con camino con illuminazione a lampada elettrica. All'interno della lanterna si trova un portalampada dal quale fuoriescono i cavi per il collegamento ad un trasformatore posto sotto al piano in legno. La lanterna è chiusa posteriormente da una tenda in tessuto nero. Nella parte anteriore della lanterna è inserita una lente condensatrice. Davanti alla lente è inserito in orizzontale un tubo a forma di tronco di cono chiuso da un telaio nel quale può scorrere una lamina con due fori quadrati per l'inquadratura del fotogramma. Le due parete laterali della lampada sono apribili e forate per permettere l'areazione della lanterna. Sulle pareti laterali sono presenti due finestrelle circolari con vetro rosso. Davanti al tubo della lanterna è inserito il dispositivo meccanico di proiezione costituito da un telaio in ferro al quale sono fissate le due bobine porta pellicola da 35mm, in metallo. Quella superiore per la pellicola da proiettare, quella inferiore, posta sotto al piano del cavalletto, per avvolgere la pellicola già proiettata. Il dispositivo di avanzamento della pellicola è costituito da una manovella collegata mediante ingranaggi e sistemi di trasmissione del moto (catena) a cilindri con dentini sporgenti posti sui lati che la trascinano. La pellicola scorre in una maschera posta davanti alla lampada nel punto di passaggio del fascio luminoso. Davanti alla maschera è fissato un porta obiettivo cilindrico (con obiettivo Emil Busch f=9cm) in metallo con messa a fuoco a cremagliera mediante dispositivo di vite senza fine. Al sistema di distribuzione del moto è collegata anche un'asta sulla quale dovrebbe essere posizionato l'otturatore attualmente mancante. Anche la bobina inferiore è collegata al sistema di trasmissione mediante cinghia in metallo. IGB-15472

Cinemeccanica Victoria IV E

Cinemeccanica S.p.a. 1959 circa Questo proiettore cinematografico interamente in metallo verniciato è costituito da una parte di proiezione e un apparato illuminante entrambi posizionati su un cavalletto con inclinazione regolabile. L'apparato illuminante è racchiuso in un parallelepipedo a sviluppo verticale ed è costituito da una lampada inserita tra uno specchio concavo e una lente condensatrice. Mediante un portalampada questa è collegata ad un amperometro (letture da 0 a 40A) e alla rete di alimentazione elettrica. Manca il coperchio di chiusura. Nella parte anteriore del proiettore si trova un motorino elettrico per il funzionamento del proiettore stesso che, attraverso un trasformatore, è anch'esso collegato alla rete elettrica. Sul piano di appoggio, lateralmente, si trovano l'interruttore di accensione e il comando di un reostato collegato con la lampada. Davanti alla lente condensatrice si trova il dispositivo di proiezione. Questo è collegato al motorino mediante vari cilindri rotanti, di cui alcuni dentati, che permettono il corretto avanzamento e posizionamento della pellicola 35mm. Il dispositivo di proiezione è costituito da un obiettivo con messa a fuoco regolabile, due scatole parafuoco in cui si inseriscono le bobine debitrice e ricevitrice (rispettivamente sopra e sotto), i dispositivi di trasmissione del moto e un piccolo volano. Anche la bobina ricevitrice è collegata, attraverso il sistema di trasmissione, al motorino. Tra lente condensatrice e obiettivo una fessura permette l'inserimento di un telaietto rettangolare che costituisce la guida per lo scorrimento della pellicola. Questo telaietto presenta una riquadro rettangolare in corrispondenza del punto in cui si posiziona il fotogramma che viene proiettato. E' inoltre possibile inserire una manovella per l'uso manuale. IGB-15473

Macchina da proiezione Microtecnica Micron XVII Arco Alfa ad alta intensità

Microtecnica 1955 circa Proiettore cinematografico di grosse dimensioni. I meccanismi di funzionamento sono tutti interni all'apparecchio e non visibili dall'esterno. Il proiettore è inserito su una base in metallo e la sua posizione può essere inclinata avanti e indietro. Il proiettore è diviso in due parti: il dispositivo illuminante posteriore e l'apparto di proiezione anteriore. Il primo è cosituito da una lampada a carboni ramati con camino, di cui rimangono lo specchio concavo e i dispositivi di supporto.La lampada è visibile aprendo la parete laterale, vincolata nella parte alta. Sotto allo sportello si hanno due amperometri (letture da 0 a 5 A e da 0 a 60A), un'interruttore, un reostato per la variazione dell'eccitazione della lampada, tre alloggi per fusibili, un interruttore a manovella. Anche il retro è apribile e contiene il motore, i comandi di regolazione della lampada e in particolar modo delle manopole per la variazione delle distanze tra le parti costituenti. Mediante una leva esterna è possibile comandare due diaframmi inmetallo posti all'inizio e alla fine del dispositivo luminoso. La parte anteriore del proiettroe, collegata con quella posteriore, è costituita da una lente condensatrice, un porta obiettivo (l'ottica è mancante), una guida per la pellicola con finestrella in corrispondenza del fotogramma da proiettare. Accanto si ha un contenitore in metallo all'interno del quale si ha il motore monofase collegato ai dispositivi di trascinamento della pellicola mediante cinghie. Sul lato di questo contenitore dalla parte dell'obiettivo si hanno i rochhetti dentati e non per l'avenzamento della pellicola e i dispositivi tendi pellicola. Due bracci ripiegabili fungono da porta bobine, nella parte anteriore. IGB-15474

Epidiascopio Aldis Epivisor

Aldis 1957 circa Dispositivo di forma all'incirca trapezoidale, costituito da una testa poggiante su una base, entrambe in metallo. Nella testa sono contenuti l'apparato illuminante e due obiettivi. All'interno della testa si trovano infatti un portalampada con lampada a filamento con specchio concavo sul retro e lente condensatrice davanti. Accanto alla lente si hanno due vetri smerigliati. Oltre si hanno altri due specchi concavi disposti sui lati per aumentare la luminosità. Davanti, allo stesso livello, è inserito l'obiettivo utilizzato per la visione di diapositive Aldis Star Anastigmat f=100mm f/2.8. Questo obiettivo ha forma piramidale e, all'incirca a metà, è interrotto da un telaio nel quale si inseriscono fino a due diapositive formato 24x36mm da proiettare. Il telaio è vincolato alla parte di obiettivo anteriore e con esso può ruotare ed assumere posizione verticale o orizzontale. Sotto alla testa dell'epidiascopio si ha un disco in metallo collegato mediante un'asta alla base che può essere avvicinato ed allontanato dalla base della testa agendo su un'apposita leva. In corrispondenza del punto di contatto tra disco e testa è inserito un vetro trasparente quadrato di formato14x14cm. Sul disco si appoggiano le immagini opache da proiettare. All'interno della testa, nella parte alta sopra al vetro trasparente si ha uno specchio inclinato a 45° che proietta l'immagine in un secondo obiettivo Aldis f/4 f=35cm costituito da un sistema di lenti convergenti. Nella zona tra lente convergente, vetro quadrato e specchio a 45° è presente una lamina nera in metallo che può essere ruotata agendo su un'apposita rotella esterna e che consente l'utilizzo dell'epidiascopio come proiettore di diapositive (lamina in posizione orizzontale) o come proiettore di immagini opache (lamina in posizione verticale). La testa è chiusa da un coperchio nel quale è fissata una ventola per il raffreddamento con trasformatore. Lampada e ventola sono collegati ad un cavo elettrico da utilizzare per l'alimentazione di rete. Sulla parete esterna si ha l'interruttore di accensione. L'obiettivo per la visione di diapositive 24x36mm può essere sostituito con un altro obiettivo della stessa forma, un Aldis Uno f=250mm, con un telaio in legno per positivi trasparenti di formato 12x12cm. L'epidiascopio è coperto da un cappuccio in tela cerata. IGB-15493

Epidiascopio Aldis Epivisor

Aldis 1950 - 1957 Questo epidiascopio si presenta smontato e diviso in due parti riposte in altrettante custodie rigide in legno ricoperto in pelle. In una si trova la testa, nell'altra la base e un obiettivo. Nella testa sono contenuti l'apparato illuminante e un obiettivo. All'interno si trovano un portalampada (la lampada a filamento è mancante) con specchio concavo sul retro e lente condensatrice davanti. Accanto alla lente si hanno due vetri smerigliati. Oltre si hanno altri due specchi concavi disposti sui lati per aumentare la luminosità. Davanti, allo stesso livello si ha un'apertura alla quale si fissa, mediante viti, l'obiettivo per la visione di diapositive che è custodito nell'altra valigia. L'obiettivo Aldis Uno f=250mm è inserito in un porta obiettivo di forma piramidale con flangia e con lente convergente dalla parte del punto di inserzione sulla testa. Tra lente convergente e il resto del portaobiettivo è pesente una fenditura nella quale si inserisce il telaio porta diapositive. Sulla parete inferiore della testa si ha un vetro trasparente formato 14x14cm e, all'interno in corrispondenza di esso ma nella parte alta, si ha uno specchio inclinato a 45° che proietta l'immagine in un obiettivo Aldis f/4 f=35cm posto nella parte alta. Nella zona tra lente convergente, vetro quadrato e specchio a 45° è presente una lamina nera in metallo che può essere ruotata agendo su un'apposita rotella esterna e che consente l'utilizzo dell'epidiascopio come proiettore di diapositive (lamina in posizione orizzontale) o come proiettore di immagini opache (lamina in posizione verticale). La base, in metallo, è formata da un piedistallo con piedini ad altezza regolabile e comprende un disco che può essere avvicinato ed allontanato dalla base della testa agendo su un'apposita leva. Il disco si avvicina alla testa in corrispondenza del vetro trasparente. Sul disco si appoggiano le immagini opache da proiettare. La testa è chiusa da un coperchio nel quale è fissata una ventola per il raffreddamento con trasformatore. Lampada e ventola sono collegati ad un cavo elettrico da utilizzare per l'alimentazione di rete. Sulla parete esterna si ha l'interruttore di accensione. IGB-15494