Ediphone

Thomas A. Edison Inc. 1927 L'apparecchio è costituito da un corpo in ghisa, verniciato di nero, montato su un carrellino interamente in metallo, anch'esso verniciato di nero e dotato di quattro ruote in gomma dura. Nella parte bassa del carrello è presente una mensola, al di sopra della quella è collocato un portacilindri, provvisto di nove spazi, disposti su tre file. Il dittafono vero e proprio è montato sulla sommità del carrellino ed è costituito da una base in ghisa, all'interno della quale sono sistemati il motore e i circuiti elettrici, e da un piano superiore, dove si trovano il mandrino e la testina di registrazione/riproduzione. Il piano superiore è sollevabile per accedere direttamente al motore e ai circuiti, per la riparazione o la sostituzione delle parti. L'asse del mandrino è infilato in un volano riparato da una copertura in metallo, al quale il motore trasmette la rotazione per mezzo di una cinghia di pelle. L'asse inoltre, per mezzo di ruote dentate, mette in rotazione anche la vite senza fine che, ruotando, trascina il supporto della testina lungo una guida parallela al mandrino. Una leva situata sulla testina comanda le operazioni di registrazione, ascolto o arresto del cilindro. Alla testina è collegato, attraverso un tubo flessibile in metallo, una cornetta in bachelite nera e bordeau, che funge sia da imbuto per registrare che da tromba per riascoltare l'incisione; l'impugnatura della cornetta è provvista di un pulsante che, per mezzo di una lunga molla posta nel tubo, permettere di controllare le operazioni di registrazione e riproduzione. Sul lato frontale dell'apparecchio è presente un gancio rivestito di gomma per appendere l'imbuto; col sollevamento dell'imbuto, il gancio viene alzato da una molla che comanda l'accensione del dittafono. Alla destra di questo gancio è fissato un frontalino, per l'inserimento del blocchetto di foglietti per appuntare i dati dell'incisione. Il supporto bipolare per l'alimentazione dell'apparecchio si trova sul lato posteriore. Il dittafono è accessoriato con una vaschetta estraibile da inserire sotto il mandrino per la raccolta degli scarti dell'incisione e con un portamatite installato sul retro della testina. IGB-7726

Ediphone

Thomas A. Edison Inc. 1927 L'apparecchio è costituito da un corpo in ghisa, verniciato di nero, montato su un carrellino interamente in metallo, anch'esso verniciato di nero e dotato di quattro ruote in gomma dura. Nella parte bassa del carrello è presente un ripiano, sul quale è collocato un portacilindri estraibile, provvisto di sei spazi. Il dittafono vero e proprio è montato sulla sommità del carrellino ed è costituito da una base in ghisa, all'interno della quale sono sistemati il motore e i circuiti elettrici, e da un piano superiore, dove si trovano il mandrino e la testina di riproduzione. Il piano superiore è sollevabile per accedere direttamente al motore e ai circuiti, per la riparazione o la sostituzione delle parti. L'asse del mandrino è infilato in un volano riparato da una copertura in metallo, al quale il motore trasmette la rotazione per mezzo di una cinghia di pelle. Sul lato destro del mandrino è presente una manopola, schiacciando la quale si spinge in fuori il cilindro. L'asse del mandrino inoltre, per mezzo di ruote dentate, mette in rotazione anche la vite senza fine che, ruotando, trascina il supporto della testina lungo una guida parallela al mandrino. Una leva situata sul braccio portatestina comanda l'abbassamento e il sollevamento della testina dal cilindro. Alla testina è collegato, attraverso un tubo flessibile in gomma marrone, una cuffia con padiglioni in celluliode; il selettore per la regolazione del volume di riproduzione è costituito da una manopola rotante posta sull'innesto del tubo delle cuffie sul diaframma di riproduzione. Sul lato frontale dell'apparecchio è presente un gancio per appendere le cuffie; col sollevamento delle cuffie, il gancio viene alzato da una molla che comanda l'accensione del dittafono. Al si sopra di questo gancio è fissato un vassoietto per l'inserimento del blocchetto di foglietti con le annotazioni dei dati dell'incisione. Sul lato posteriore dell'apparecchio si trovano la presa d'aria per il motore elettrico e due supporti, bipolare per il cavo di alimentazione e quadripolare per il collegamento dei comandi a distanza. Il dittafono è accessoriato con 6 cilindri di cera conservati nei contenitori in cartone, un cavo elettrico per l'alimentazione e una pedaliera elettrica per i comandi a distanza, dotata di due pulsanti per l'avvio della riproduzione e il riascolto del cilindro e di due gancini laterali per un opportuno posizionamento della pulsantiera in base alle esigenze della dattilografa. IGB-7727

Ediphone Shaver

Thomas A. Edison Inc. 1926 Apparecchio montato su carrellino, provvisto di quattro gambe poggianti su rotelle in gomma e di un coperchio avente una maniglia sul lato anteriore. Nella parte bassa del carrello è collocato un cassetto in lamiera per la conservazione dei cilindri in cera. Al di sopra del cassetto, si trova uno scompartimento chiuso da uno sportello, all'interno del quale sono situati il motore, i circuiti elettrici e un sacchetto in cotone per la raccolta degli scarti di cera. La piallatrice vera e propria è situata al piano superiore del carrello ed è costituita da un mandrino per i cilindri in cera e da un rasoio posto su un braccio in ghisa, sollevabile dall'impugnatura. L'asse del mandrino è infilato in un volano riparato da una copertura in metallo, al quale il motore trasmette la rotazione per mezzo di una cinghia di pelle. L'asse inoltre, per mezzo di ruote dentate, mette in rotazione anche la vite senza fine che, ruotando, trascina il braccio del rasoio lungo una guida parallela al mandrino. L'abbassamento del rasoio sul cilindro avviene meccanicamente attraverso la pressione su una molla, bloccata da una levetta sulla destra del rasoio; abbassando la levetta, la molla viene rilasciata e il rasoio si solleva. Il supporto destro del mandrino è apribile per l'inserimento del cilindro; una levetta, posta davanti al mandrino, aziona uno stantuffo che spinge il cilindro fuori dal mandrino. Al di sotto del mandrino è collocata una vaschetta che convoglia i residui di cera entro il sacchetto di cotone, collocato nello scompartimento sottostante e legato allo sbocco della vaschetta con dello spago. L'interruttore per l'accensione della piallatrice è costituito da due pulsanti in ebanite, di cui uno con inserto in madreperla, situati nell'angolo anteriore destro del piano superiore del carrello. Il cavo elettrico per l'alimentazione esce dal lato posteriore della macchina, ma può essere avvolto e conservato all'interno dello scompartimento. IGB-8872

Ediphone Shaver

Thomas A. Edison Inc. 1926 Apparecchio montato su carrellino, provvisto di quattro gambe poggianti su rotelle in gomma e di un coperchio avente una maniglia sul lato anteriore e una chiave per l'apertura. Nella parte bassa del carrello è collocato un cassetto in lamiera per la conservazione dei cilindri in cera. Al di sopra del cassetto, si trova uno scompartimento chiuso da uno sportello, all'interno del quale sono situati il motore, i circuiti elettrici e un sacchetto in cotone per la raccolta degli scarti di cera. La piallatrice vera e propria è situata al piano superiore del carrello ed è costituita da un mandrino per i cilindri in cera e da un rasoio posto su un braccio in ghisa, sollevabile dall'impugnatura. L'asse del mandrino è infilato in un volano riparato da una copertura in metallo, al quale il motore trasmette la rotazione per mezzo di una cinghia di pelle. L'asse inoltre, per mezzo di ruote dentate, mette in rotazione anche la vite senza fine che, ruotando, trascina il braccio del rasoio lungo una guida parallela al mandrino. L'abbassamento del rasoio sul cilindro avviene meccanicamente attraverso la pressione su una molla, bloccata da una levetta sulla destra del rasoio; abbassando la levetta, la molla viene rilasciata e il rasoio si solleva. Il supporto destro del mandrino è apribile per l'inserimento del cilindro; una levetta, posta davanti al mandrino, aziona uno stantuffo che spinge il cilindro fuori dal mandrino. Al di sotto del mandrino è collocata una vaschetta che convoglia i residui di cera entro il sacchetto di cotone, collocato nello scompartimento sottostante e legato allo sbocco della vaschetta con dello spago. L'interruttore per l'accensione della piallatrice è costituito da due pulsanti in ebanite, di cui uno con inserto in madreperla, situati nell'angolo anteriore destro del piano superiore del carrello. Il cavo elettrico per l'alimentazione esce dal lato posteriore della macchina, ma può essere avvolto e conservato all'interno dello scompartimento. IGB-8873