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DeVry Standard

DeVry 1926 ca. Pesante cinepresa in metallo di forma parallelepipeda e bordi arrotondati con ottiche intercambiabili con inserimento a baionetta. L'apparecchio è costituito da due parti incernierate e tenute insieme da due chiusure in metallo. Una parte contiene l'apparecchio vero e proprio, l'altra funge da coperchio. L'apparecchio è costituito da un motore con carica a molla, al quale sono collegati i due fusi porta bobine per pellicole da 35mm con i relativi dispositivi di avanzamento della pellicola tra cui un cilindro con dentini sui lati e diversi cilindretti rotanti e un telaio nel quale scorre la pellicola dietro all'obiettivo. Nel telaio è presente una fessura rettangolare, in corrispondenza della quale è inserito uno specchietto inclinato di 45°. E' possibile guardare direttamente in questo specchietto svitando un tappo posizionato sul coperchio della cinepresa. Sullo stesso lato sono presenti due staffe nelle quali si inserisce un mirino a tre focali da utilizzare con tre diversi obiettivi (f=2inch, 6inch, 35inch). Sull'altro lato sono presenti due incastri nei quali si inserisce alternativamente una manovella per caricare la molla di avanzamento. Un tasto blocca/sblocca il richiamo della molla e quindi fa partire o ferma la cinepresa. All'esterno di questa parte dell'apparecchio, nella parte superiore è anche inserito un mirino a riflessione e un contametro. Anteriormente, davanti allo specchietto inclinato a 45°, è presente il foro con la flangia per l'inserimento dell'obiettivo. Sono disponibili due obiettivi con diaframma a iride interno, regolabile direttamente ruotando un'apposita ghiera sull'obiettivo stesso. Anche la messa fuoco è regolabile mediante una ghiera su due degli obiettivi. Per l'obiettivo Wollensack 6 inch f/4,5 cine telephoto le aperture vanno da f/4,5 a f/32 e la messa a fuoco da 3 a 50 m (infinito); per l'obiettivo Wollensack 2 inch f/2 cine velostigmat le aperture vanno da f/2 a f/16 e la messa a fuoco da 0,7 a 6 m (infinito). Gli obiettivi sono dotati di paraluce in metallo. IGB-5898

proiettore cinematografico a manovella, per pellicole 35mm

Ertel Werke AG 1915 ca. - 1930 ca. Proiettore cinematografico da tavolo in metallo, a sviluppo verticale, collocato su uno zoccolo in legno. Su un montante in metallo verniciato di nero, sono fissati, da un lato, i dispositivi di trascinamento della pellicola, la sede per la manovella e il porta obiettivo, l'otturatore, dall'altro, una puleggia doppia inserita sull'asse della manovella e collegata a quattro ruote dentate. Al montante è fissato un braccio con inserita una grossa bobina in ferro e alla base in legno ne è fissato un altro sporgente in avanti e che termina con una puleggia (per l'altra bobina attualmente mancante). Le due pulegge sono collegate mediante una cinghia in gomma. I dispositivi di trascinamento sono costituiti da cilindri sia lisci che rocchetti con dentini sporgenti sui bordi e guide che servivano anche per tenerla nella giusta tensione. Tra i cilindri si inserisce un porta obiettivo in metallo con obiettivo Ertel Werke f=70cm 1:3,1 (valori poco leggibili) con messa fuoco mediante vite senza fine. Davanti all'obiettivo si ha un otturatore rotante a pale collegato con i meccanismi di trasmissione del moto. La posizione dell'asse dell'otturatore può essere inclinata agendo su un perno inserito posteriormente. Nella parte posteriore del porta obiettivo si ha una fessura in cui scorre la pellicola da 35mm da proiettare. All'interno si ha una guida verticale con un riquadro rettangolare in corrispondenza del punto in cui si posiziona il fotogramma che viene proiettato. Dietro ad esso, su un telaio incernierato sul lato sinistro e apribile, è inserita una lente condensatrice. Dietro ad essa si posizionava un dispositivo illuminante (ora mancante). IGB-5901

banco ottico

B.H. Dallmeyer / Meagher Manufacturer 1890 ca. - 1910 ca. Apparecchio fotografico montato su cavalletto da studio, entrambi prevalentemente realizzati in legno. L'apparecchio è costituito da un porta lastre basculante e un portaobiettivo con regolazione orizzontale, collegati attraverso un soffietto in pelle a sezione quadrata. Il soffietto è protetto lateralmente da due supporti in legno detti ali. La distanza lastra-obiettivo poteva essere variata mediante un meccanismo di vite senza fine governato con una manovella posta sul piano d'appoggio dell'apparecchio che faceva scorrere il porta lastra permettendo così la messa a fuoco (messa a fuoco a doppia cremagliera). E' mancante la lastra in vetro smerigliato che dovrebbe essere inserita sul porta lastra. L'obiettivo, a due lenti, è montato su una piccola cassetta in legno all'interno della quale è inserito un otturatore meccanico a comando pneumatico che viene controllato tramite una pompetta in gomma collegata all'otturatore stesso attraverso una guaina. La guaina è rotta nel punto di raccordo con la pompetta. Il cavalletto è a terrazza, a due piani e due colonne che portano la dentiera del meccanismo di regolazione dell'altezza dell'apparecchio, governato mediante una manovella. L'inclinazione dell'apparecchio può essere variata mediante un'altra manovella posta sul piano orizzontale superiore del cavalletto. Una delle gambe del cavalletto termina con una piccola ruota che facilita lo spostamento della struttura. IGB-5904

apparecchio fotografico per pose multiple, a soffietto

Lamperti & Garbagnati 1900 ca. - 1910 ca. Questo apparecchio fotografico è costituito prevalentemente in legno con soffietto rettangolare in tessuto. L'apparecchio veniva trasportato chiuso per minor ingombro e per proteggere il soffietto. Sbloccati i dispositivi in ottone che tengono chiusa la parte inferiore della parete frontale dell'apparecchio, questa si abbassa e mostra le due cremagliere sulle quali può scorrere il soffietto. Lo sportello ha dunque funzione di sostegno del soffietto che può essere allungato ruotando le apposite manopole poste lateralmente, in corrispondenza delle cremagliere. All'interno il soffietto è diviso in due parti di dimensioni diverse, cui corrispondono due porta obiettivi in legno inseriti sulla parete frontale e due vetri smerigliati inseriti sulla parete posteriore (uno per formati 13x18cm e l'altro 18x18cm). I due porta obiettivi possono scorrere verticalmente. L'ottica non è presente. Ruotando le rotelle sulle cremagliere era possibile variare la distanza obiettivo- lastra, permettendo la messa a fuoco. I vetri smerigliati utilizzati per le inquadrature e la messa fuoco, possono essere sfilati superiormente, dopo aver sbloccato ed aperto uno spigolo dell'apparecchio, per essere sostituiti con i porta lastre. Sotto all'apparecchio è inserito un buco filettato per il posizionamento su un cavalletto. Tutto l'apparecchio può essere inserito su una base in legno (presente) per essere posizionato su un cavalletto. IGB-5910

Tondor

manifattura 1940 ca. Questo apparecchio fotografico è costituito prevalentemente in legno con soffietto a cono in tela ricoperta in pelle bordeaux. L'apparecchio veniva trasportato, mediante una maniglia in cuoio posta superiormente, ripiegato per minor ingombro e per proteggere il soffietto. Una volta sbloccato il fermo metallico che lo tiene ripiegato ed aperto lo sportello in legno, è possibile posizionare il porta obiettivo in verticale e il soffietto può scorrere sulle cremagliere in metallo poste all'interno dello sportello stesso. L'interno dello sportello è costituito da due parti scorrevoli una sull'altra. Il portaobiettivo è mantenuto in posizione da un telaio in legno ed è basculante. E' mancante il supporto in legno portaobiettivo con relativo obiettivo. Posteriormente veniva inserito il porta lastre e attraverso due rotelle poste lateralmente sullo sportello era possibile variarne la distanza rispetto all'obiettivo permettendo la messa a fuoco. Anche il porta lastre è basculante. Nel porta lastre è attualmente inserito un vetro smerigliato che veniva utilizzato per l'inquadratura e la messa fuoco. Il vetro è protetto da uno sportello estraibile in legno con profili in ottone. Il vetro (e quindi le lastre) ha dimensioni 30x30cm. Sul vetro sono tracciati altri formati possibili, sia quadrati che rettangolari (24x30cm, 24x24cm, 20x27cm, 20x24cm). Il soffietto è a sezione quadrata e si restringe andando dal porta lastre verso il porta obiettivo. Sotto allo sportello apribile è inserito un foro filettato per il posizionamento su un cavalletto. IGB-5911