Globo terrestre di Moroncelli
Moroncelli, Giovanni Francesco
1679
Il globo, al suo interno, è probabilmente costruito secondo le classiche procedure in uso all'epoca con una struttura centrale di sostegno lignea, realizzata a partire da una trave centrale di sezione quadrata alla quale, a diverse altezze, venivano inchiodate delle assi in legno fra loro ortogonali e di misura degradante dall'equatore ai poli. Agli estremi della trave sono fissati i perni di rotazione in ottone che sostengono il cerchio meridiano esterno, anch'esso in ottone. Per ottenere la forma sferica, tale struttura veniva solitamente ricoperta di tela di canapa e pasta di carta di cotone che veniva modellata fino a ottenere la giusta forma. Su tale superficie venivano quindi incollati, con adesivo organico, i fusi di carta. Nel caso dell'opera di Moroncelli tali fusi non erano realizzati per mezzo della stampa - come per il Coronelli - ma manualmente e quindi, come anche in questo caso, risultavano irregolari, spesso anche grossolanamente. Per compensare queste imprecisioni l'autore ricorreva all'aggiunta di "pezze" aventi la funzione di integrare alcune zone della superficie sferica.
Il globo è caratterizzato dalla presenza di un sostegno orizzontale in legno sul quale sono riportati, a scritta su carta poi incollata, i gradi dell'orizzonte, lo zodiaco, i nomi dei mesi e quelli dei venti principali. Tale piano è sorretto da quattro gambe lignee, non diritte ma leggermente curvate, unite alla base da due assi orizzontali incrociati tra loro. Nel punto centrale è posizionato un sostegno, sempre in legno, con un incavo nel quale si inserisce e scorre il cerchio meridiano, con graduazione incisa, che circonda e sorregge il globo. Il globo, quindi, non solo è libero di ruotare attorno all'asse polare ma può anche essere inclinato a piacere per meglio osservare le regioni australi.
Sul globo sono disegnate a mano, probabilmente a penna come era solito fare il Moroncelli, le principali caratteristiche fisiche della superficie terrestre: continenti, isole, fiumi, laghi, mari, oceani e catene montuose. Sono identificate le nazioni e riportati i nomi di alcune città.
E' tracciata la linea dell'equatore e quella dell'eclittica, entrambe divise in gradi. E' qui palese il lavoro manuale dell'autore dove l'ampiezza delle suddivisioni risulta vagamente irregolare. Sono disegnati i due circoli polari, nord e sud, e le linee dei due tropici, quello del Cancro e quello del Capricorno. E' riportato il meridiano fondamentale di riferimento, che all'epoca non passava da Greenwich ma al largo delle isole Canarie, e ogni dieci gradi sono tracciate le linee dei meridiani e dei paralleli.
Sull'emisfero nord si trova il cartiglio con la dedica a Innocentio XI regnante e il suo ritratto. All'interno sono presenti anche la data e la firma dell'autore. Nell'emisfero sud è presente il ritratto di Moroncelli.
Rispetto ai più famosi globi del Coronelli questo è, nel suo complesso, meno ricco di informazioni ma presenta, comunque, numerosi dati e illustrazioni sicuramente di grande pregio.
D-11