Tuta spaziale sovietica con seggiolino della Sojuz
1973 - 1975
Seggiolino per navicella Sojuz e tuta spaziale sovietica.
La culla, che costituisce la parte strutturale del seggiolino, è realizzata con un'apposita lega che garantisce leggerezza ma anche un alto assorbimento degli shock meccanici mentre la parte imbottita è prodotta con un materiale morbido e spugnoso di colore blu opportunamente sagomato per garantire una seduta comoda e impedire qualsiasi contatto fra la tuta dell'astronauta e le parti in metallo. Un eventuale strappo che dovesse crearsi, infatti, costituirebbe un problema di gravissima portata.
Sull'imbottitura è cucita anche un'etichetta con riportate le iniziali del cosmonauta sovietico Zalyotin (3CB che, in cirillico, sta per ZSV cioè Zalyotin Sergej Viktorovich) e la lettera C (ovvero S, iniziale della parola russa sredniy che significa medio) che indica la posizione centrale occupata dal comandante in cabina.
Sono presenti alcune cinture di sicurezza mentre nel centro, agganciata nella parte bassa del seggiolino, è collocata una lunga leva che funge da cloche; questa consente all'astronauta di governare l'assetto della navicella mentre nella manopola sono posizionati i tasti per attivare le comunicazioni.
La tuta spaziale Sokol K è completa del relativo casco ed è certamente stata utilizzata prima del crollo del muro di Berlino dato che, sulla manica sinistra, è presente la bandiera dell'Unione Sovietica.
D-1424