Lavorazione del ferro e dell'acciaio

n queste sale sono ricostruiti due ambienti di lavoro tipici dell'industria siderurgica, con storie molto diverse fra loro ma che hanno convissuto in Lombardia da metà dell'Ottocento fino a metà del Novecento: la fucina e lo stabilimento industriale.

La fucina è un ambiente di produzione antico, di dimensioni ridotte, collocato in montagna dove si trovano il minerale di ferro da cui trarre materia prima, la forza motrice dell'acqua e il carbone di legna utilizzato come combustibile. I prodotti di questa "siderurgia alpina" erano attrezzi di lavoro per l'agricoltura e per l'edilizia che venivano venduti su tutto il territorio nazionale.

Lo stabilimento industriale, che si sviluppa a partire dall'Ottocento, era situato principalmente in pianura e in prossimità dei maggiori centri industriali per facilitare sia il rifornimento di materia prima, come ghisa e rottame, e di carbone, sia per agevolare il mercato del prodotto finito. Questo tipo di "siderurgia di integrazione" produceva laminati piani e lunghi, come lastre, barre e vergella, in grado di alimentare sia la crescita dell'industria meccanica sia lo sviluppo di altre attività manifatturiere, soprattutto quella edilizia.

Questi due ambienti, dotati di moderne tecnologie e più specializzati nel tipo di produzione, esistono ancora oggi.