Industria chimica di base
La chimica di base produce le molecole fondamentali per l'industria chimica attraverso i processi di sintesi, elettrolitico e di cracking.
I suoi prodotti sono materie prime per molte altre industrie e in minima parte sono già pronti al consumo (ammoniaca, acqua ossigenata, acetone,
). I suoi impianti sono integrati a monte con l'industria estrattiva e petrolifera e il più delle volte a valle con le industrie chimiche trasformatrici. I prodotti dell'industria chimica di base più utilizzati non sono tantissimi, ma ogni giorno se ne producono circa 3 milioni di tonnellate al mondo. Si tratta in prevalenza di prodotti chimici liquidi o solidi, puri o in soluzione, venduti sfusi o imballati. Ogni prodotto si caratterizza per una formula chimica e una composizione standard.
La sezione racconta l'industria chimica di base nel mondo di oggi, evidenziandone gli aspetti tecnico-scientifici e il rapporto con le abitudini individuali e sociali a partire da oggetti e storie significative. Sono qui esposti, infatti, la strumentazione e il modello in legno della molecola di polipropilene isotattico, per il quale Giulio Natta fu insignito del Premio Nobel nel 1963, e una delle prime celle elettrolitiche industriali, realizzata da Oronzio De Nora nei primi decenni del XX secolo.