calco di cavigliere di violino
metà XX secolo
							inventario
						IGB-5563-13
					
							autori
						
							 Giacomo e Leandro Bisiach
								
									(esecutore del calco)
									
					
							collocazione
						deposito
							
							descrizione
						
							Calco, lato degli acuti, cavigliere violino "GB. Guarneri (?) - Mediolani"
								
I Guarneri furono una famiglia di liutai cremonesi attivi dagli anni Quaranta del Seicento agli anni Sessanta del Settecento. Il capostipite Andrea Guarneri (1623-1698) fu assunto intorno al 1641 nella bottega di Nicolò Amati come apprendista e vi rimase fino al 1645, anche se continuò a collaborarvi fino al 1654. Dei suoi sette figli (quattro femmine e tre maschi) avuti tra il 1653 e il 1666, due - Pietro (1655-1720) e Giuseppe (1666-1739 ca) - intrapresero il mestiere di liutaio. Pietro lasciò Cremona per andare a lavorare a Mantova mentre Giuseppe rimase accanto al padre partecipando attivamente alla produzione di bottega. Nel 1695 Giuseppe ebbe due figli: Pietro (1695-1762) anche egli liutaio che poi si trasferì a Venezia e Bartolomeo Giuseppe (1698-1744). Giuseppe padre (che si firmava "Giuseppe figlio di Andrea) e Bartolomeo Giuseppe figlio (detto Guarneri del Gesù per la sigla della sua etichetta IHS) continuarono a lavorare insieme anche se dal 1722 al 1731 di quest'ultimo non si hanno notizie certe riguardo i suoi spostamenti.
La pratica di realizzare calchi in gesso di parti significative (teste, caviglieri, punte, fori armonici) di strumenti musicali soprattutto a corde sfregate fu molto praticata tra fine Ottocento e la metà del Novecento. Oltre ad avere una funzione specifica di studio e repertorio delle modalità costruttive ed estetiche dei liutai del passato conobbe un significativo interesse anche nel mondo più propriamente collezionistico.
					I Guarneri furono una famiglia di liutai cremonesi attivi dagli anni Quaranta del Seicento agli anni Sessanta del Settecento. Il capostipite Andrea Guarneri (1623-1698) fu assunto intorno al 1641 nella bottega di Nicolò Amati come apprendista e vi rimase fino al 1645, anche se continuò a collaborarvi fino al 1654. Dei suoi sette figli (quattro femmine e tre maschi) avuti tra il 1653 e il 1666, due - Pietro (1655-1720) e Giuseppe (1666-1739 ca) - intrapresero il mestiere di liutaio. Pietro lasciò Cremona per andare a lavorare a Mantova mentre Giuseppe rimase accanto al padre partecipando attivamente alla produzione di bottega. Nel 1695 Giuseppe ebbe due figli: Pietro (1695-1762) anche egli liutaio che poi si trasferì a Venezia e Bartolomeo Giuseppe (1698-1744). Giuseppe padre (che si firmava "Giuseppe figlio di Andrea) e Bartolomeo Giuseppe figlio (detto Guarneri del Gesù per la sigla della sua etichetta IHS) continuarono a lavorare insieme anche se dal 1722 al 1731 di quest'ultimo non si hanno notizie certe riguardo i suoi spostamenti.
La pratica di realizzare calchi in gesso di parti significative (teste, caviglieri, punte, fori armonici) di strumenti musicali soprattutto a corde sfregate fu molto praticata tra fine Ottocento e la metà del Novecento. Oltre ad avere una funzione specifica di studio e repertorio delle modalità costruttive ed estetiche dei liutai del passato conobbe un significativo interesse anche nel mondo più propriamente collezionistico.
							definizione
						calco di cavigliere di violino
					
							misure
						
							lunghezza: 12,5 cm; larghezza: 5,4 cm; spessore: 2,8 cm
					
							materiali
						
							gesso (calco)
					
							acquisizione
						
							Associazione Amici del Museo Nazionale della Scienza e della Tecnica Leonardo da Vinci (1961)
					
							iscrizioni
						
							GB. Guarneri (?) - Mediolani
					
							settore
						Strumenti Musicali
					
							tipologia
						calco
					
							scheda ICCD
						OA