Balalaika, cordofono a pizzico della tradizione russa
metà XX secolo
inventario
IGB-20169
autori
manifattura russa
collocazione
deposito
descrizione
La cassa è tradizionalmente a prisma, formata da 7 doghe assicurate tra loro, all'interno, da strisce di carta. La base dello strumento è composta da un unico pezzo di legno sul quale però è solo inciso (in maniera, comunque, non coerente) l'andamento delle doghe. Ha tre corde di metallo assicurate sulla paletta da meccaniche affini a quelle per mandolino e sul fondo della cassa da tre piolini in materiale sintetico. Sulla tastiera sono presenti 16 tasti di metallo; sulla tavola armonica in abete è presente il foro armonico, piccolo e molto semplice, realizzato, e colorato in arancio, con legno affine a quello usato anche per gli angoli inferiori della cassa e per la losanga della parte alta della tavola. Probabilmente è sempre abete ma con venatura disposta in maniera diversa. Il ponticello è come di consueto mobile. È presente, attualmente, un secondo ponticello in ebano e avorio che non è pertinente allo strumento; si lascia per ora in loco. Sulla base è presente anche una piccola etichetta con scritta in cirillico e il prezzo (6.70 forse rubli?).Lo strumento è di fabbricazione seriale
La balalaika è, probabilmente, lo strumento più conosciuto del mondo russo grazie anche alla caratteristica forma della cassa a prisma. Usata non solo nella musica popolare ma anche in quella classica, la balalaika, può essere costruita in varie taglie e grandezze per coprire tutta l'estensione di un'orchestra a pizzico. Deriva dalla domra uno strumento del quale si persero le tracce, per ragioni politiche, per un lungo periodo e che fu riscoperto solo alla metà dell'Ottocento grazie ad giovane aristocratico di nome Vasilij Vasilievich Andreev che lo vide usato nelle esecuzioni contadine di alcune regioni estremamente periferiche della Russia; Andreev decise di riportarlo in auge chiedendo ad un liutaio di San Pietroburgo di costruirne uno.
La balalaika è, probabilmente, lo strumento più conosciuto del mondo russo grazie anche alla caratteristica forma della cassa a prisma. Usata non solo nella musica popolare ma anche in quella classica, la balalaika, può essere costruita in varie taglie e grandezze per coprire tutta l'estensione di un'orchestra a pizzico. Deriva dalla domra uno strumento del quale si persero le tracce, per ragioni politiche, per un lungo periodo e che fu riscoperto solo alla metà dell'Ottocento grazie ad giovane aristocratico di nome Vasilij Vasilievich Andreev che lo vide usato nelle esecuzioni contadine di alcune regioni estremamente periferiche della Russia; Andreev decise di riportarlo in auge chiedendo ad un liutaio di San Pietroburgo di costruirne uno.
definizione
balalaika russa
misure
lunghezza: 685 mm; larghezza: 430 mm (base cassa armonica)
materiali
legno
acquisizione
Pulzatto, Vilma (2023/05/08)
settore
Strumenti Musicali
classificazione
Cordofoni composti, con corde parallele alla cassa armonica, a pizzico (321.322)
bibliografia
Kiszko M., The Balalaika - A Reappraisal, in «The Galpin Society Journal», 48, 1995, pp. 130-155
tipologia
balalaika
scheda ICCD
SM