Velocipede draisina
1820
inventario
D-41
autori
manifattura tedesca
collocazione
deposito
descrizione
Velocipede costituito da una traversa orizzontale in legno, sostenente la ruota posteriore attraverso due bracci triangolari in legno; La ruota anteriore è sorretta da una forcella, solidale al manubrio, anch'esso in legno. Il complesso formato da manubrio, forcella e ruota anteriore è imperniato nella parte anteriore della traversa, costituendo il sistema di sterzo. La sella è montata su una barra separata, rialzata dalla traversa portante per mezzo di tre chiavi regolabili; la due chiavi anteriori sono fissate a due piccole barre laterali, poste accanto alla parte frontale della sella. La sella è costituita da un sedile imbottito rivestito di pelle, con la parte posteriore inclinata verso l'alto. Sulla traversa, davanti alla sella, è sistemato un supporto verticale per il riposo delle braccia del conducente durante la marcia. Le ruote del veicolo sono in legno con cerchiatura in metallo; misurano entrambe 62 cm di diametro e sono dotate di 8 razze.
L'origine delle attuali biciclette viene fatta risalire ad alcuni veicoli, apparsi alla fine del 1700, dotati di due ruote collegate ad una trave di legno ed azionati dalla spinta sul terreno dei piedi del conducente, posto a cavalcioni sulla trave; uno di questi veicoli, il celerifero, fu adoperato dal conte di Sivrac a Parigi nel 1791. Un passo in avanti verso la moderna bicicletta venne intrapreso dal barone tedesco Karl Friederich von Drais, che, nel 1818, ottenne un brevetto per un veicolo del tutto simile al celelifero, ma dotato di sterzo in modo da permettere al conducente di cambiare direzione. Questo veicolo venne soprannominato draisina, in onore dell'inventore, anche se si affermò il termine velocipede, rimasto in uso per oltre un cinquantennio. Nell'immediato, la draisina riuscì a suscitare un certo interesse grazie anche all'organizzazione di dimostrazioni pubbliche della sua utilità, ma col tempo venne progressivamente accantonata mancando una rete stradale adeguata allo sviluppo del suo utilizzo.
L'origine delle attuali biciclette viene fatta risalire ad alcuni veicoli, apparsi alla fine del 1700, dotati di due ruote collegate ad una trave di legno ed azionati dalla spinta sul terreno dei piedi del conducente, posto a cavalcioni sulla trave; uno di questi veicoli, il celerifero, fu adoperato dal conte di Sivrac a Parigi nel 1791. Un passo in avanti verso la moderna bicicletta venne intrapreso dal barone tedesco Karl Friederich von Drais, che, nel 1818, ottenne un brevetto per un veicolo del tutto simile al celelifero, ma dotato di sterzo in modo da permettere al conducente di cambiare direzione. Questo veicolo venne soprannominato draisina, in onore dell'inventore, anche se si affermò il termine velocipede, rimasto in uso per oltre un cinquantennio. Nell'immediato, la draisina riuscì a suscitare un certo interesse grazie anche all'organizzazione di dimostrazioni pubbliche della sua utilità, ma col tempo venne progressivamente accantonata mancando una rete stradale adeguata allo sviluppo del suo utilizzo.
definizione
velocipede
misure
altezza: 185 cm; larghezza: 113 cm; lunghezza: 185 cm
materiali
legno; metallo; pelle
acquisizione
Civico Museo Navale Didattico-Comune di Milano (1966)
mostre
Straordinari Cicli : Dall'invenzione di Drais alle biciclette dei campioni
L'arte della bicicletta : Biciclette nell'arte da Balla a Rauschenberg
Varese, Villa Baragiola, 6 settembre - 12 ottobre 2008
L'arte della bicicletta : Biciclette nell'arte da Balla a Rauschenberg
Varese, Villa Menafolgio Litta Panza, 12 maggio - 16 settembre 2001
settore
Trasporti terrestri
bibliografia
Andric D./ Bozzini G./ Ormezzano G.P., Storia della bicicletta : Dalle origini alla mountain bike, Milano, TCI, 1991
Smith Hempstone O./ Berkebile D.H., Wheels and wheeling : The Smithsonian cycle collection, Washington, Smithsonian Instituition Press, 1974
Straordinari cicli, Straordinari Cicli : Dall'invenzione di Drais alle biciclette dei campioni, a cura di Contini S./ Iezzi M., Varese, Macchione, 2008
Smith Hempstone O./ Berkebile D.H., Wheels and wheeling : The Smithsonian cycle collection, Washington, Smithsonian Instituition Press, 1974
Straordinari cicli, Straordinari Cicli : Dall'invenzione di Drais alle biciclette dei campioni, a cura di Contini S./ Iezzi M., Varese, Macchione, 2008
tipologia
velocipede
scheda ICCD
PST