telaio di televisore CRT, bianco e nero, 21 pollici, a valvole


1950 ca. - 1960 ca.

inventario
IGB-10078
autori
G.B.C. Electronics (produttore)
collocazione
deposito
descrizione
Struttura di televisore senza mobile. E' presente un telaio in metallo al quale è fissato sia il circuito a valvole che il cinescopio rettangolare 21 pollici. Su una base in metallo si trovano, frontalmente, le manopole per la regolazione delle immagini (sintonia, contrasto, luminosità, volume, toni, ecc) collegate al circuito interno interamente visibile.
E' visibile parte della struttura interna del cinescopio. In particolare si possono osservare, dal fondo, la prima parte del proiettore elettronico costituito da catodo e anodo focalizzatore. Poi è visibile il giogo di deflessione del fascio con le bobine orizzontali e verticali (esterno al cinescopio e collocate dopo il secondo anodo), infine lo schermo.
Il circuito comprende anche un altoparlante circolare.

L'inventore americano Philo T. Farnsworth sviluppò, nel 1927, il primo sistema pratico di televisione completamente elettronica nella storia. Il russo Vladimir Zworykin, nei laboratori americani della RCA, riuscirà poi a realizzare la televisione elettronica come prodotto commerciale nel 1939.
La nascita della televisione elettronica è stata possibile grazie all'invenzione dei tubi a raggi catodici, nel 1904. Dai primi tubi di Braun a gas a catodo freddo, passando per numerose fasi di perfezionamento, si arriva al primo tubo a raggi catodici da utilizzare come cinescopio (inizialmente per oscilloscopi) a cura del tedesco Von Ardenne che trovò il modo di concentrare il flusso elettronico e modulare i raggi. Il primo cinescopio espressamente per televisori si deve a Zworykin e prevedeva la presenza di un elettrodo modulatore del fascio elettronico per ottenere chiari e scuri dell'immagine.
Fino agli anni '50 i televisori erano caratterizzati da circuiti completamente a valvole montati su di un telaio. Il tubo catodico, all'inizio degli anni cinquanta, passa dalla forma tonda a quella quadrata e la sua apertura di deflessione da 70° a 90°, angolo che rendeva comunque gli apparecchi molto ingombranti e profondi. Il materiale utilizzato per il mobile era quasi sempre il legno e il tubo catodico era protetto da un vetro frontale a causa della fragilità del tubo catodico tenuto sottovuoto. In Italia uno dei primi televisori che si diffuse tra il pubblico fu quello prodotto dalla Ditta Geloso seguito dalla società GBC (acronimo di Gian Bruto Castelfranchi).
Già agli inizi degli anni '60 il panorama cambia: il pubblico diventa più numeroso, la visione non è più collettiva ma familiare, non ancora privata.
I tubi catodici assumono angoli di deflessione ancora più ampi (fino a 110°) riducendone così le dimensioni. Nel tubo catodico viene integrata la protezione (bonded) e nei televisori sparisce quindi il vetro frontale. Il legno comincia ad essere verniciato in poliestere.
Gradualmente, nel corso degli anni '60, i transistor sostituiranno le valvole, le materie plastiche sostituiranno il legno e l'aspetto dei televisori cambierà velocemente.
definizione
telaio di televisore CRT, bianco e nero, 21 pollici, a valvole
misure
altezza: 51 cm ca.; larghezza: 54 cm ca.; lunghezza: 61 cm ca.
materiali
legno; vetro; metallo
acquisizione
Bandini Buti, Alberto (2004)
mostre
Vedere Lontano. La televisione dalla trasmissione meccanica al digitale
Milano, Triennale di Milano, 2010/05/03
settore
Telecomunicazioni
bibliografia
Soresini F., Di tubo in tubo : Storia dei tubi elettronici nel centenario del diodo : 1904-2004, a cura di A.I.R.E., Albino (Bergamo), Sandit, 2004

Verdegiglio D., La TV di Mussolini : Sperimentazioni televisive nel Ventennio fascista, Roma, Cooper&Castelvecchi, 2003

Grob B., La televisione, Torino, Einaudi - Edizioni Scientifiche, 1955
tipologia
telaio di televisore
scheda ICCD
PST