Televisore meccanico a disco di Nipkow


1933 circa

inventario
D-963
autori
Fratelli Fracarro (progettista/ costruttore)
collocazione
deposito
descrizione
E' composto da un piano in legno, con quattro piedi, su cui sono fissati il motore elettrico, lo zoccolo per la lampada al Neon, il visore con lenti, una bobina. Il motore elettrico è provvisto di un albero su cui è calettato un disco di Nipkow in alluminio a spirale di fori. Davanti al motore è presente un meccanismo regolabile per il sincronismo delle immagini ricevute. Sulla base sono inserite le manopole in bachelite per le regolazioni di sintonia e potenza.

Dopo la nascita della telegrafia, della radio e del cinema, il passo verso la televisione era quasi una ricerca obbligata.
La maggior parte dei primi dispositivi utilizzavano il principio di analisi meccanica con disco a spirale di fori, inventato dallo scienziato tedesco Paul Nipkow nel 1884 per la ripresa e la trasmissione a distanza di immagini in movimento.
Il primo a realizzare un sistema di ripresa, trasmissione e ricezione realmente in grado di riprodurre a distanza immagini in movimento, fu lo scozzese John Logie Baird nel 1925. Il funzionamento di questo televisore si basa su tecniche elettromeccaniche e sulla scansione a spirale di fori ideata dall'inventore tedesco Paul Nipkow nel 1884.
Baird sperimentò le prime trasmissioni televisive d'Europa insieme alla BBC a partire dal 1929, utilizzando un servizio di broadcasting del tutto simile a quello radiofonico. Questo servizio di televisione era ricevibile anche in Italia nelle ore notturne.
Parallelamente, negli Stati Uniti, Charles Francis Jenkins conduceva studi analoghi e dava vita al sistema televisivo americano su frequenze radio AM (550-1500 kHz).
Il televisore meccanico qui catalogato è un raro esempio di un prototipo di questa prima tipologia di televisore realizzato in Italia dai fratelli Giovanni e Bruno Fracarro nel 1933. I due fratelli all'inizio degli anni Trenta proposero un Kit di montaggio con cui costruirsi i proprio televisore meccanico utilizzando motori di ventilatori e valvole di radio. I due intraprendenti radioamatori mettevano a disposizione del pubblico, in vendita, la lampada al neon e il disco di Nipkow in alluminio e una chiarissima pubblicazione (La televisione per tutti) da seguire passo a passo durante l'assemblaggio.
Una delle limitazioni di tale sistema televisivo, basato sulla scansione meccanica dell'immagine, era la definizione: la massima raggiunta fu una definizione di 240 righe con 25 quadri al secondo, nel 1934, da Baird. Inoltre le immagini erano piccole e poco luminose. Ma la vera difficoltà era mantenere il sincronismo tra i dischi di Nipkow (in trasmissione e in ricezione). Per questo non ebbe successo e venne superato da altri sistemi (televisione elettronica).
definizione
prototipo di televisore meccanico, a disco di Nipkow
misure
altezza: 52 cm; larghezza: 70 cm; lunghezza: 32 cm; peso: 5 kg
materiali
acciaio; alluminio; rame; vetro; legno
acquisizione
Fracarro Radioindustrie (2008)
settore
Telecomunicazioni
bibliografia
Grob B., La televisione, Torino, Einaudi - Edizioni Scientifiche, 1955

Ribelli F., Scudellari A., La storia della televisione al Museo della Radio e della Televisione, in Elettronica e Telecomunicazioni, Torino, RAI, 2001, III, XII

Fracarro, La televisione per tutti, Castelfranco Veneto, Fracarro, 1931

Televisione Baird, La Televisione di Baird, Torino, RAI, 2010, III, XII
tipologia
prototipo
scheda ICCD
PST