antenna a quadro girevole
1927 ca.
inventario
IGB-2225
autori
produzione italiana
collocazione
M2/ Marconi e la Radio
descrizione
L'antenna è composta da un telaio in legno a sviluppo verticale sostenuto da un piedistallo in legno a base quadrata. Il telaio può ruotare attorno al proprio asse verticale.
Nella parte alta sono presenti dei blocchetti in ebanite che ospitano i diversi strati dell'avvolgimento di filo conduttore. Attorno al telaio è presente una fitta ragnatela di filo di rame avvolto nella seta. Sul piedistallo in legno è presente una manopola in bachelite che permette di selezionare le lunghezze d'onda ricevibili attuando una preselezione (da 200 a 1800 metri).
Il brevetto di Guglielmo Marconi del 1896 del sistema di Telegrafia senza fili (Wireless Telegraph) per la trasmissione di impulsi adatti per il codice Morse, aprì la strada alle comunicazioni via etere a grande distanza. La trasmissione di suoni fu poi resa possibile con l'invenzione della valvola termoionica (diodo a vuoto) a cura dell'inglese Sir John Ambrose Fleming nel 1904.
Nel 1919 nacque la prima stazione radio, con Frank Conrad che fondò a Pittsburg la KDKA. Nello stesso anno in Olanda nasceva la prima emittente europea che trasmetteva concerti di musica classica (e spot pubblicitari), ricevuti anche in Germania e Inghilterra.
Negli anni '20 e '30 la radio si trasforma in un mezzo di comunicazione di massa e nasce la radiodiffusione: un nuovo modo di comunicare che porta la voce di pochi nei ricevitori di tutti separando il mondo della trasmissione da quello della ricezione.
Gli apparecchi cominciano a diffondersi nelle case: realizzati senza economia e con particolare attenzione all'eleganza delle finiture.
Dai radioricevitori a cristallo di galena, privi di alimentazione e che permettevano solo l'ascolto in cuffia, si passa ai modelli a valvole che migliorano la ricezione e rendono possibile l'ascolto attraverso altoparlanti esterni collegati al radioricevitore.
I primi radioricevitori apparsi sul mercato negli anni Venti erano infatti composti da diversi elementi separati: il gruppo alimentazione, il ricevitore, l'altoparlante e l'antenna.
Lo sviluppo tecnologico porterà poi a radioricevitori con circuiti e valvole migliori e quindi ricezioni migliori, altoparlanti interni magnetodinamici o elettrodinamici, ricezioni non solo in modulazione di ampiezza ma anche di frequenza (1939), antenne incorporate.
Nella parte alta sono presenti dei blocchetti in ebanite che ospitano i diversi strati dell'avvolgimento di filo conduttore. Attorno al telaio è presente una fitta ragnatela di filo di rame avvolto nella seta. Sul piedistallo in legno è presente una manopola in bachelite che permette di selezionare le lunghezze d'onda ricevibili attuando una preselezione (da 200 a 1800 metri).
Il brevetto di Guglielmo Marconi del 1896 del sistema di Telegrafia senza fili (Wireless Telegraph) per la trasmissione di impulsi adatti per il codice Morse, aprì la strada alle comunicazioni via etere a grande distanza. La trasmissione di suoni fu poi resa possibile con l'invenzione della valvola termoionica (diodo a vuoto) a cura dell'inglese Sir John Ambrose Fleming nel 1904.
Nel 1919 nacque la prima stazione radio, con Frank Conrad che fondò a Pittsburg la KDKA. Nello stesso anno in Olanda nasceva la prima emittente europea che trasmetteva concerti di musica classica (e spot pubblicitari), ricevuti anche in Germania e Inghilterra.
Negli anni '20 e '30 la radio si trasforma in un mezzo di comunicazione di massa e nasce la radiodiffusione: un nuovo modo di comunicare che porta la voce di pochi nei ricevitori di tutti separando il mondo della trasmissione da quello della ricezione.
Gli apparecchi cominciano a diffondersi nelle case: realizzati senza economia e con particolare attenzione all'eleganza delle finiture.
Dai radioricevitori a cristallo di galena, privi di alimentazione e che permettevano solo l'ascolto in cuffia, si passa ai modelli a valvole che migliorano la ricezione e rendono possibile l'ascolto attraverso altoparlanti esterni collegati al radioricevitore.
I primi radioricevitori apparsi sul mercato negli anni Venti erano infatti composti da diversi elementi separati: il gruppo alimentazione, il ricevitore, l'altoparlante e l'antenna.
Lo sviluppo tecnologico porterà poi a radioricevitori con circuiti e valvole migliori e quindi ricezioni migliori, altoparlanti interni magnetodinamici o elettrodinamici, ricezioni non solo in modulazione di ampiezza ma anche di frequenza (1939), antenne incorporate.
definizione
antenna ricevente a telaio
misure
altezza: 112 cm ca.; larghezza: 25 cm ca.; profondità: 25 cm ca.
materiali
legno; rame; ebanite; bachelite; seta
acquisizione
Soresini, Franco (1956)
iscrizioni
MUSEO SCIENZA
2225
MILANO (inventariale)
settore
Telecomunicazioni
bibliografia
Montù E., Come funziona e come si costruisce una stazione radio trasmittente e ricevente, Milano, Ulrico Hoepli Editore, 1929
tipologia
antenna ricevente
scheda ICCD
PST