Lettore AIWA CDC - R176M
1985 - 1995
inventario
IGB-15004
autori
Aiwa
(progettista/ costruttore)
collocazione
deposito
descrizione
Apparecchio a transistor con scocca in metallo, inserito in un telaio che si fissa nel cruscotto dell'autoveicolo. Il frontalino è estraibile e può essere conservato in un'apposita custodia in plastica.
La parete frontale è l'unica che rimane visibile una volta inserito il riproduttore nel cruscotto.
Sulla sinistra si hanno alcuni tasti per le gestione di un menu di comandi visibili sul display digitale posto accanto, dei tasti per la regolazione del volume e dei toni, per l'accensione e il silenziamento, una boccola per il collegamento di un registratore o un microfono.
Sotto al display si hanno sei tasti per altrettanti canali radio memorizzati nel caso di uso come radioricevitore, di comandi per il lettore cd nel caso di questo utilizzo. A destra si ha un'altra tastiera, disposta circolarmente per la commutazione di gamma e di funzione, per la ricerca delle stazioni radio, per altri comandi visibili sul display. Nell'angolo il tasto di espulsione del frontalino.
La prima autoradio della storia venne progettata dai fratelli Paul e Joseph Galvin, il modello Motorola 5T71, dove la scelta del nome simboleggia il concetto di "Sound in Motion". Questa autoradio veniva montata, con un lavoro di un paio di giorni che prevedeva grosse modifiche all'impianto elettrico delle vetture, su alcuni modelli Ford e Chrysler e costava quasi un quarto del costo complessivo dell'automobile (150 dollari per l'autoradio, 650 dollari per l'autovettura).
La prima autoradio europea fu la Balunpunkt AS5, nel 1932. Questa autoradio era di grosse dimensioni e veniva istallato nel bagagliaio e comandato con un comando posto sul piantone dello sterzo.
Questa autoradio costava 465 marchi tedeschi, un terzo del costo di un'automobile di media cilindrata.
La Blaupunkt produrrà successivamente la prima autoradio a onde corte (1952), la prima autoradio stereo (1967) e il primo ricevitore di notizie sul traffico (1974).
La nascita del transistor alla fine degli anni '40 presso i laboratori della Bell Telephone, diede una grossa spinta al mercato delle autoradio perché permetteva di adottare dimensioni molto minori e, soprattutto, aveva ridottissime richieste di energia: non era più necessario occuparsi del riscaldamento del catodo come per le radio a valvole.
In questi anni di passaggio al transistor le autoradio della Autovox e della Voxson erano i modelli più ricercati dagli automobilisti.
La prima autoradio completamente a transitor è stata la Montecarlo della Becker, prodotta negli anni '60.
Nelle autoradio vengono inseriti anche riproduttori a nastro magnetico in cassette che, in alcuni casi,
potevano anche registrare direttamente dalla radio. Le prime autoradio con lettore di audiocassette vengono realizzate dalla Philips nel 1963. Negli anni '60-'70 era anche diffuso un altro standard di registrazione audio su nastro magnetico in cassette: lo Stereo 8. Questo standard nasce nel 1966 proprio per la riproduzione musicale in auto su progetto dell'americano Bill Lear.
Agli inizi degli anni '70, dai transistor si passò ai microprocessori, inventati dall'italiano Federico Faggin e dagli americani Ted Hoff e Stanley Mazor, che permisero di aumentare le prestazioni e le funzioni disponibili (ad esempio la ricerca e memorizzazione delle stazioni radio).
L'evoluzione è poi rapida: autoreverse, funzioni Dolby, ricerca dei brani per le audiocassette, frontalino estraibile (il primo realizzato nel 1980 dalla Bensi, azienda italiana).
La prima metà degli anni '80 vede la nascita dei primi lettori CD. Ben presto i marchi giapponesi Sony, Kenwood e Pioneer si imposero sul mercato con i loro prezzi contenuti e le alte prestazioni. I fonoriproduttori per auto della Pioneer furono tra i migliori esistenti in quegli anni. Pioneer è stata anche la prima azienda a portare le innovazioni tecnologiche come laser disc, lettore DVD e display al plasma negli apparecchi per auto.
Oggi, le autoradio sono apparecchi sempre più sofisticati che possono contenere anche lettori MP3 con attacco USB, lettore DVD, GPS, TV. Sono diventati in realtà dei piccoli computer con hard disk e con display al plasma.
La parete frontale è l'unica che rimane visibile una volta inserito il riproduttore nel cruscotto.
Sulla sinistra si hanno alcuni tasti per le gestione di un menu di comandi visibili sul display digitale posto accanto, dei tasti per la regolazione del volume e dei toni, per l'accensione e il silenziamento, una boccola per il collegamento di un registratore o un microfono.
Sotto al display si hanno sei tasti per altrettanti canali radio memorizzati nel caso di uso come radioricevitore, di comandi per il lettore cd nel caso di questo utilizzo. A destra si ha un'altra tastiera, disposta circolarmente per la commutazione di gamma e di funzione, per la ricerca delle stazioni radio, per altri comandi visibili sul display. Nell'angolo il tasto di espulsione del frontalino.
La prima autoradio della storia venne progettata dai fratelli Paul e Joseph Galvin, il modello Motorola 5T71, dove la scelta del nome simboleggia il concetto di "Sound in Motion". Questa autoradio veniva montata, con un lavoro di un paio di giorni che prevedeva grosse modifiche all'impianto elettrico delle vetture, su alcuni modelli Ford e Chrysler e costava quasi un quarto del costo complessivo dell'automobile (150 dollari per l'autoradio, 650 dollari per l'autovettura).
La prima autoradio europea fu la Balunpunkt AS5, nel 1932. Questa autoradio era di grosse dimensioni e veniva istallato nel bagagliaio e comandato con un comando posto sul piantone dello sterzo.
Questa autoradio costava 465 marchi tedeschi, un terzo del costo di un'automobile di media cilindrata.
La Blaupunkt produrrà successivamente la prima autoradio a onde corte (1952), la prima autoradio stereo (1967) e il primo ricevitore di notizie sul traffico (1974).
La nascita del transistor alla fine degli anni '40 presso i laboratori della Bell Telephone, diede una grossa spinta al mercato delle autoradio perché permetteva di adottare dimensioni molto minori e, soprattutto, aveva ridottissime richieste di energia: non era più necessario occuparsi del riscaldamento del catodo come per le radio a valvole.
In questi anni di passaggio al transistor le autoradio della Autovox e della Voxson erano i modelli più ricercati dagli automobilisti.
La prima autoradio completamente a transitor è stata la Montecarlo della Becker, prodotta negli anni '60.
Nelle autoradio vengono inseriti anche riproduttori a nastro magnetico in cassette che, in alcuni casi,
potevano anche registrare direttamente dalla radio. Le prime autoradio con lettore di audiocassette vengono realizzate dalla Philips nel 1963. Negli anni '60-'70 era anche diffuso un altro standard di registrazione audio su nastro magnetico in cassette: lo Stereo 8. Questo standard nasce nel 1966 proprio per la riproduzione musicale in auto su progetto dell'americano Bill Lear.
Agli inizi degli anni '70, dai transistor si passò ai microprocessori, inventati dall'italiano Federico Faggin e dagli americani Ted Hoff e Stanley Mazor, che permisero di aumentare le prestazioni e le funzioni disponibili (ad esempio la ricerca e memorizzazione delle stazioni radio).
L'evoluzione è poi rapida: autoreverse, funzioni Dolby, ricerca dei brani per le audiocassette, frontalino estraibile (il primo realizzato nel 1980 dalla Bensi, azienda italiana).
La prima metà degli anni '80 vede la nascita dei primi lettori CD. Ben presto i marchi giapponesi Sony, Kenwood e Pioneer si imposero sul mercato con i loro prezzi contenuti e le alte prestazioni. I fonoriproduttori per auto della Pioneer furono tra i migliori esistenti in quegli anni. Pioneer è stata anche la prima azienda a portare le innovazioni tecnologiche come laser disc, lettore DVD e display al plasma negli apparecchi per auto.
Oggi, le autoradio sono apparecchi sempre più sofisticati che possono contenere anche lettori MP3 con attacco USB, lettore DVD, GPS, TV. Sono diventati in realtà dei piccoli computer con hard disk e con display al plasma.
definizione
lettore CD per auto
misure
altezza: 7 cm; larghezza: 18,5 cm; lunghezza: 17 cm
materiali
metallo; materiale plastico
iscrizioni
STEREO CAR CD RECEIVER CDC-R176M 40Wx4
COMPACT DISC DIGITAL AUDIO TEXT
RDS EON (commerciale/ documentaria)
MODEL NO. CDC - R176MY2 STEREO CAR RECEIVER DC 12V NEGATIVE GROUND FREQUENCY RANGE FM 87,5MHz - 108MHz MW 531kHz-1602kHz LW 144kHz - 288kHz SPEAKER IMPEDANCE 4-8 Ohm (commerciale/ documentaria)
MODEL NO. CDC - R176MY2 STEREO CAR RECEIVER DC 12V NEGATIVE GROUND FREQUENCY RANGE FM 87,5MHz - 108MHz MW 531kHz-1602kHz LW 144kHz - 288kHz SPEAKER IMPEDANCE 4-8 Ohm (commerciale/ documentaria)
settore
Telecomunicazioni
bibliografia
Catalogo radio, Catalogo radio, televisione, elettroacustica 1961-1962 / Associazione nazionale industrie elettrotecniche (ANIE), Milano, ANIE, 1961
Ravalico D. E., La Moderna Supereterodina, Milano, Hoepli, 1943
Ravalico D. E., La Moderna Supereterodina, Milano, Hoepli, 1943
tipologia
lettore CD
scheda ICCD
PST