Sintonizzatore Brionvega SI 701


1969 - 1970

inventario
IGB-14982
autori
Brionvega S.a.S. (progettista/ produttore)
collocazione
deposito
descrizione
Sintonizzatore a stato solido in mobile in legno con parete frontale in metallo.
Sulla parete frontale si hanno un commutatore di gamma a tastiera (MA, MF, MF/ST, CAF), un indicatore di sintonia a bobina mobile, le scala di sintonia con indicazioni MF 88-104MHz, OM 520-1600kHz, OL 150-320kHz, la manopola per la sintonia.
Sotto alla scala di hanno una spia di indicazione della ricezione stereo, un interruttore di accensione, una presa per magnetofono, tre tasti per FD, OL, OM.
Sul retro si hanno i connettori per le antenne AM, sia presa che antenna incorporata fissa, FM a 75 e 300 Ohm, la presa per magnetofono, quella per filodiffusione, due boccole in uscita per amplificatore esterno e due per magnetofono, oltre a connettori per messa a terra, variatore di tensione e prese in uscita e in ingresso per l'alimentazione.
All'interno si ha il circuito a 17 transistor con 14 diodi e un raddrizzatore a ponte.

Nel 1947, un gruppo di ricerca dei Bell Laboratories (Stati Uniti) costituito da W. Shockley, J. Bardeen e W. Brattain, inventò il transistor: un componente attivo allo stato solido che poteva sostituire i tubi elettronici ingombranti e dispendiosi. A metà anni '50 nascono le nuove radio a transistor: più piccole e leggere, ben presto con prestazioni più elevate.
Dalla fine della Seconda Guerra Mondiale alla fine degli anni '50 la maggior parte degli arredi domestici era realizzato, almeno in Italia, in legno, in tubolare metallico, in imbottiti tradizionali, secondo processi già collaudati dalla produzione artigianale, destinati quindi a piccoli mercati locali o alle piccole serie. Diventava quindi necessaria una riorganizzazione della produzione, sia internamente alle aziende, sia attraverso le rete dei terzisti, per garantire una vera serialità e omogeneità dei prodotti, e per rispondere alla crescente esigenza di una produzione veloce.
In questi anni il design si pose come interlocutore strategico delle piccole e medie industrie tecnologiche e, grazie ai nuovi materiale plastici, potè reinterpretare il rapporto tra l'utente e gli oggetti quotidiani.
Da un punto di vista tecnologico, alla fine degli anni '60 i radioricevitori avevano hanno ormai raggiunto caratteristiche tecniche stabili.
All'interno degli apparecchi si trovano circuiti integrati con migliaia di transistor che, grazie alla microelettronica, occupano pochi centimetri quadrati di silicio.
Molti modelli si distinguono per stereofonia (ricezione e riproduzione su due o più canali) e alta fedeltà (HIgh-FIdelity). Il design varia da modello a modello secondo criteri puramente estetici.
definizione
sintonizzatore FM a stato solido, stereofonico
misure
altezza: 12 cm ca.; larghezza: 46 cm ca.; lunghezza: 35 cm ca.
materiali
legno; metallo; vetro
iscrizioni
SI 701 SINTONIZZATORE STEREO "SOLID STATE" (commerciale/ documentaria)
SI 701 MADE IN ITALY (commerciale/ documentaria)
settore
Telecomunicazioni
bibliografia
Catalogo Radio, Catalogo Radio-Televisione, Elettroacustica, Componenti elettronici 1969-1970 / Associazione nazionale industrie elettrotecniche (ANIE), Milano, ANIE, 1969

Soresini F., Breve Storia della Radio, Milano, Il Rostro, 1976
tipologia
sintonizzatore FM
scheda ICCD
PST