Riproduzione di mandola rinascimentale a cinque cori del 1500. La tavola armonica è in due pezzi a specchio di abete. Il foro armonico è circolare con filetto doppio in palissandro e rosetta in pergamena in tre strati. Sulla tavola armonica sono presenti due decorazioni floreali: una nella parte della tavola armonica che si innesta nel manico e una sotto il ponticello. Il ponticello, in pero e con capotasto in osso, è leggermente inclinato verso le corde gravi. Il filetto sulla tavola è in bosso. Il guscio è composto da nove doghe in acero e, probabilmente, noce. Il manico e la paletta sono in abete con giunta a "V". La tastiera, posta allo stesso livello della tavola armonica, è in palissandro con nove tasti metallici in ottone e attacco manico-guscio tra l'ottavo e il nono tasto. Il manico è fissato allo zocchetto superiore con alcuni chiodi ed è munito di un rinforzo in abete nel punto di congiunzione con la paletta. Sul retro della paletta, impiallacciata in noce, è presente una stampa a secco a forma di scudo che riporta l'iscrizione "CO/FRAN/ERAS/MD", riferita probabilmente all'autore dello strumento. Nella paletta sono rimasti nove piroli, probabilmente in bosso ma diversi tra loro, uno dei quali con bottone in avorio. Nella parte inferiore dello strumento, sulla fascia sotto il ponte, sono presenti quattro bottoni tendi-corde in avorio uno solo dei quali è integro.

La paletta a cinque cori in stile barocco non è coerente con lo stile generale dello strumento.
Denominato "Mandola del 1600 (piccolo liuto)" nel Registro Inventario Generale.
Denominazione modificata in "mandola" nel 2017.

CO/FRAN/ERAS/MD