Sezione di sistema ottico per microscopio di G.B. Amici
1932 - 1933
Sezione di un obiettivo di microscopio, probabilmente del tipo utilizzato sul microscopio catadiottrico, strumento per la prima volta presentato nel 1812 al Concorso delle Arti e dell'Industria a Milano.
Questo modello fu fatto realizzare dal CNR in occasione dell'Esposizione Universale di Chicago del 1933, "A Century of Progress", che intendeva celebrare il progresso scientifico e tecnologico.
Concepito come applicazione rovesciata di un telescopio newtoniano, la parte ottica del microscopio catadiottrico consiste di uno specchio concavo riflettore (primo fuoco), un piccolo specchio piano inclinato di 45° sull'asse dello strumento posizionato lungo l'asse dello specchio ellissoidico, a circa metà della sua distanza focale, e un secondo fuoco posizionato all'altra estremità del tubo. L'oggetto da osservare è posto su un portaoggetti regolabile in modo che si trovi nel fuoco dello specchio concavo. Gli oculari sono composti di due lenti piano-convesse. Lo specchio ellittico e lo specchio illuminatore sono lavorati con una lega rame-stagno, ricchissima di stagno.
Perfezionato negli anni immediatamente successivi, questo strumento riscosse unanime apprezzamento internazionale per la nitidezza dell'immagine e potenza d'ingrandimento rispetto a tutti gli altri microscopi allora esistenti.
Giovanni Battista Amici fu un matematico il quale si dedicò alla costruzione di strumenti ottici a partire dal 1825. Realizzò sistemi ottici di altissima qualità e di potenza superiore a quella allora normale. Costruì circa 300 microscopi, eccellenti telescopi, micrometri, camere lucide e altri apparecchi.