L'apparecchio fotografico da viaggio a cassette scorrevoli, in legno, consiste in una camera oscura ordinaria resa rigida e collegata a un teodolite. Nella parte inferiore l'apparecchio ha un basamento in ottone di forma circolare con la vite per il fissaggio del cavalletto. Il lato posteriore, con bordo esterno in legno, è costituito da una parete in vetro che scorre in alto per l'inserimento delle lastre. Sul lato anteriore l'obiettivo Gruppen Aplanat 4,9 mm dell'azienda tedesca Steinheil. Sul lato destro, agganciata a una staffa metallica, una targa in ottone posta dall'Istituto Geografico Militare

Pio Paganin costrì nel 1878 il primo modello di apparato fotopografico modificando un apparecchio fotografico Seveso che venne impiegato per il saggio di rilievo fototopografico delle cave di Colonnata durante il progetto di rilevamento generale del territorio dello Stato e della formazione della nuova Carta Topografica d'Italia affidato all'Istituto Topografico Militare (in seguito Istituto Geografico Militare). In seguito Paganini perfezionò il fototeodolite costruendo diversi modelli.
L'apparato fototopografico venne donato dall'IGM al CNR in occasione dell'Esposizione Universale di Chicago del 1933, "A Century of Progress", che intendeva celebrare il progresso scientifico e tecnologico.

Primo apparato fototopografico Paganini =mod.1878= impiegato per il saggio di rilievo fototopo= grafico delle cave di Colonnata eseguito nello stesso anno. Donato dalla:I_G_M presso il quale il Pa= ganini fece i primi studi ed esperimenti (documentaria)

Paganini, Pio, 1901