sfera cava metallica per incomprimibilità dei liquidi
1932 post - 1933 ante
							inventario
						IGB-2011
					
								autori
							
								manifattura
									(esecuzione)
									
						
							collocazione
						deposito
							
							descrizione
						
							L'oggetto è formato da una pseudosfera metallica, internamente cava, composta da due semisfere dai poli schiacciati e concavi, saldate assieme
A livello della saldatura è presente una apertura circolare con collo e tappo a farfalla con chiusura a vite. Sono presenti ammaccature prodotte da martello.
								
replica di una delle sfere costudite all'Istituto e Museo di Storia della Scienza. Questa copia fu fatta realizzare dal CNR in occasione dell'Esposizione Universale di Chicago del 1933, "A Century of Progress", che intendeva celebrare il progresso scientifico e tecnologico.
Nel 1657 il Principe Leopoldo e il Granduca di Toscana Federico II de' Medici fondarono a Firenze quella che è stata la prima società scientifica in Europa per rilanciare l'eredità di Galileo Galilei dopo la condanna da parte della Chiesa nel 1633. Le sperimentazioni dell'Accademia del Cimento si concentrarono sulla barometria e sulla termometria, spaziando nella meteorologia in generale, nei campi delle osservazioni astronomiche e della fisiologia umana ed animale. L'attività dell'Accademia si concluse dieci anni dopo, nel 1667, e una parte delle ricerche compiute furono pubblicate nel volume "Saggi di naturali esperienze", a cura del segretario Lorenzo Magalotti, che nel 1668 venne presentato alla Royal Society di Londra.
Gli strumenti utilizzati dagli accademici, funzionali e dall'elevata qualità artistica, vennero riscoperti ed esposti nel 1841 nella Tribuna di Galileo (attigua all'attuale Museo della Specola) ed oggi sono costuditi al Museo Galileo, Istituto e Museo di Storia della Scienza di Firenze. Oltre al valore scientifico, questo complesso di strumenti dimostra l'interesse per la scienza sperimentale della Corte Medicea, e le loro forme raffinate rispecchiano l'integrazione e l'interscambio che era presente tra arte e scienza nella cultura di corte dell'età barocca.
Questo strumento veniva usato dagli accademici del Cimento per provare l'impossibilità di comprimere i liquidi. Il volume dei liquidi, infatti, anche se sottoposto a forte pressione, non può essere diminuito. Per dimostrare questo principio gli accademici riempivano di liquido e chiudevano ermeticamente le sfere metalliche. Esse erano poi percosse violentemente con un mazzuolo che ne causava la diminuzione di volume. Conseguentemente alla deformazione, la sfera cominciava a trasudare liquido. Risultava così dimostrato il principio della incomprimibilità dei liquidi.
					A livello della saldatura è presente una apertura circolare con collo e tappo a farfalla con chiusura a vite. Sono presenti ammaccature prodotte da martello.
replica di una delle sfere costudite all'Istituto e Museo di Storia della Scienza. Questa copia fu fatta realizzare dal CNR in occasione dell'Esposizione Universale di Chicago del 1933, "A Century of Progress", che intendeva celebrare il progresso scientifico e tecnologico.
Nel 1657 il Principe Leopoldo e il Granduca di Toscana Federico II de' Medici fondarono a Firenze quella che è stata la prima società scientifica in Europa per rilanciare l'eredità di Galileo Galilei dopo la condanna da parte della Chiesa nel 1633. Le sperimentazioni dell'Accademia del Cimento si concentrarono sulla barometria e sulla termometria, spaziando nella meteorologia in generale, nei campi delle osservazioni astronomiche e della fisiologia umana ed animale. L'attività dell'Accademia si concluse dieci anni dopo, nel 1667, e una parte delle ricerche compiute furono pubblicate nel volume "Saggi di naturali esperienze", a cura del segretario Lorenzo Magalotti, che nel 1668 venne presentato alla Royal Society di Londra.
Gli strumenti utilizzati dagli accademici, funzionali e dall'elevata qualità artistica, vennero riscoperti ed esposti nel 1841 nella Tribuna di Galileo (attigua all'attuale Museo della Specola) ed oggi sono costuditi al Museo Galileo, Istituto e Museo di Storia della Scienza di Firenze. Oltre al valore scientifico, questo complesso di strumenti dimostra l'interesse per la scienza sperimentale della Corte Medicea, e le loro forme raffinate rispecchiano l'integrazione e l'interscambio che era presente tra arte e scienza nella cultura di corte dell'età barocca.
Questo strumento veniva usato dagli accademici del Cimento per provare l'impossibilità di comprimere i liquidi. Il volume dei liquidi, infatti, anche se sottoposto a forte pressione, non può essere diminuito. Per dimostrare questo principio gli accademici riempivano di liquido e chiudevano ermeticamente le sfere metalliche. Esse erano poi percosse violentemente con un mazzuolo che ne causava la diminuzione di volume. Conseguentemente alla deformazione, la sfera cominciava a trasudare liquido. Risultava così dimostrato il principio della incomprimibilità dei liquidi.
							definizione
						sfera cava metallica per incomprimibilità dei liquidi
					
							misure
						
							altezza: 10 cm ca.; larghezza: 9,5 cm ca.; lunghezza: 12 cm ca.; lunghezza: 2 cm ca.; peso: 212 g ca.
					
							materiali
						
							rame; stagno | saldatura
					
							acquisizione
						
							C.N.R. - Consiglio Nazionale delle Ricerche (1953)
					
							settore
						Strumentazione tecnico scientifica
					
							tipologia
						sfera cava metallica
					
							scheda ICCD
						PST