replica di lente ustoria di Benedetto Bregans
1932 - 1933
inventario
IGB-1983
autori
manifattura italiana
collocazione
deposito
descrizione
Due lenti, una detta "collettrice", e un'altra di raggio inferiore detta "condensatrice", sono montate alle due estremità di un braccio incernierato alla sommità di una colonna di sostegno munita di cremagliera. La cremagliera regola l'inclinazione del braccio e quindi l'elevazione dell'asse passante dalle due lenti. Il tutto è montato su un tavolo tondo a base quadrata. All'estremità inferiore del braccio, poco oltre la lente condensatrice, è posto un piattello metallico orientabile, usato come portacampione.
Replica della grande lente, montata in una cornice di legno dorato, con distanza focale di 1580 mm, donata da Benedetto Bregans a Cosimo III de' Medici nel 1697.
Questa copia fu fatta realizzare dal CNR in occasione dell'Esposizione Universale di Chicago del 1933, "A Century of Progress", che intendeva celebrare il progresso scientifico e tecnologico.
Accoppiata ad una seconda lente di diametro inferiore, che funzionava da lente condensatrice, ed ad un piattino porta campione, questo tipo di lente venne utilizzata per diverse esperienze, tra cui quelle sulla combustione effettuate da Averani e Targioni nel 1710 e per la ricerca sulla natura chimica del diamante di Davy nel 1814. La lente venne utilizzata come condensatore di luce stellare per l'osservazione delle strie sugli spettri stellari da Donati nel 1860.
La base dell'originale conservata all'Istituto e Museo di Storia della Scienza venne creata nel 1767 dagli artigiani Francesco Spighi e Gaspero Mazzeranghi.
Replica della grande lente, montata in una cornice di legno dorato, con distanza focale di 1580 mm, donata da Benedetto Bregans a Cosimo III de' Medici nel 1697.
Questa copia fu fatta realizzare dal CNR in occasione dell'Esposizione Universale di Chicago del 1933, "A Century of Progress", che intendeva celebrare il progresso scientifico e tecnologico.
Accoppiata ad una seconda lente di diametro inferiore, che funzionava da lente condensatrice, ed ad un piattino porta campione, questo tipo di lente venne utilizzata per diverse esperienze, tra cui quelle sulla combustione effettuate da Averani e Targioni nel 1710 e per la ricerca sulla natura chimica del diamante di Davy nel 1814. La lente venne utilizzata come condensatore di luce stellare per l'osservazione delle strie sugli spettri stellari da Donati nel 1860.
La base dell'originale conservata all'Istituto e Museo di Storia della Scienza venne creata nel 1767 dagli artigiani Francesco Spighi e Gaspero Mazzeranghi.
definizione
replica di lente ustoria di Benedetto Bregans
misure
altezza: 215 cm (montata); larghezza: 90 cm (montata); lunghezza: 100 cm (montata); altezza: 162 cm (base); larghezza: 100 cm (base); lunghezza: 120 cm (base); altezza: 43 cm (lente); larghezza: 28,5 cm (lente); profondità: 25 cm (lente); diametro: 21 cm (lente); altezza: 70 cm (lente); larghezza: 56 cm (lente); profondità: 5,5 cm (lente); diametro: 40 cm (lente); altezza: 22 cm ca. (portacampione); larghezza: 10 cm ca. (portacampione); lunghezza: 84 cm ca. (portacampione)
materiali
legno; ottone; ferro; vetro
acquisizione
C.N.R. - Consiglio Nazionale delle Ricerche (1954)
iscrizioni
LENTE USTORIA DI BENEDETTO BREGANS
DA DRESDA (1690)
PER MOSTRARE LA TOTALE COMBUSTIONE DEL DIAMANTE (E DI ALTRE
PIETRE PREZIOSE) PROVOCATA DA CALORE SOLARE.
RIPRODUZIONE DELL'ORIGINALE CONSERVATO A FIRENZE NEL MUSEO DI STORIA DELLE SCIENZE
DONO CONSIGLIO NAZ. RICERCHE (documentaria)
settore
Strumentazione tecnico scientifica
tipologia
replica di lente ustoria
scheda ICCD
PST