Imbarcazione con costruzione interamente in legno, dotata di uno scafo a fondo piatto composto da tavole di legno; la assi laterali che costituiscono i fianchi dello scafo non si uniscono a poppa e a prua, ma sono unite da tavole trasversali. La poppa rialzata, infatti, rappresenta la continuazione delle tavole del fondo, mentre la prua è chiusa da una piccola tavola trasversale. La giunzione tra i fianchi dello scafo e il fondo forma uno spigolo; i fianchi sono formati da due lunghe assi, piegate a poppa verso l'alto. Lungo i bordi è applicato un piccolo parapetto, costituito da un'asse sottile. L'interno dello scafo è diviso in tre spazi da paratie, una delle quali delimita il palchetto di prua costituito da tavole di legno. Nella parte centrale dello scafo è situato trasversalmente una panca. Sulla tavola di poppa è sistemato il timone, mentre l'albero in bambù è fissato alla paratia a proravia. L'imbarcazione presenta una verniciatura di colore giallo sul parapetto e a prua, mentre i fianchi sono neri.

Il termine sampan indica in modo generico le imbarcazioni cinesi di dimensioni contenute. Questo tipo di imbarcazione è contraddistinto dal fondo piatto senza chiglia; la denominazione stessa sampan deriva dall'unione delle parole "san" (tre) e "pan" (assi), a richiamare il principio costruttivo di queste barche. Nei sampan, inoltre, l'ossatura delle ordinate, tipica della tradizione occidentale, è sostituita da solide paratie trasversali, di cui poppa e prua non sono che le unità terminali. L'esemplare conservato dal Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia "Leonardo da Vinci" venne donato al Comune di Milano dalla Base Navale di Venezia.

Greenhill B., Archaeology of the boat : A new introductory study, Londra, A. & C. Black, 1976