elmo da palombaro


1900 - 1949

inventario
D-1017
autori
produzione italiana
collocazione
A0/ Sala 1
descrizione
Elmo da palombaro realizzato in lamiera di rame. L'elmo presenta una finestra anteriore di forma circolare in vetro e due finestre laterali, protette da una griglia; la finestra sinistra ha una forma ellittica, mentre quella di destra, di superficie minore, è di forma circolare. Le due finestre laterali sono fisse, mentre quella anteriore è fissata mediante due viti. L'elmo è equipaggiato con l'attacco per il cavo telefonico sul fianco destro, con la manichetta per la fornitura dell'aria al palombaro sul retro e con la valvola di scarico alla sinistra della finestra frontale. L'elmo inoltre è provvisto di collare, anch'esso in lamiera di rame, dotato di viti a galletto per l'attacco alla muta.

L'invenzione dell'elmo da palombaro risale al 1828 sviluppato dai fratelli inglesi Charles e John Dean a partire dalle campane che si utilizzavano nei secoli precedenti per le immersioni, mentre nel 1837 si affermò lo scafandro realizzato da Augustus Siebe. Nel corso degli anni, l'equipaggiamento dei palombari non ebbe sostanziali modificazioni, ma progressivi miglioramenti dovuti al progresso della tecnologia. L'elmo rappresenta l'unica parte rigida dello scafandro, completato da un vestito di tela gommata e da scarponi zavorrati con piombo; al di sotto della muta gommata, il palombaro doveva indossare indumenti di lana per la protezione dalle basse temperature. Questi elmi erano dotati di un rubinetto per lo scarico dell'aria ell'esterno e di una manichetta per l'aria, collegata medianti tubi ad una pompa a mano, azionata da due uomini.
definizione
elmo da palombaro
misure
altezza: 50 cm; larghezza: 46 cm; lunghezza: 36 cm; peso: 20 kg
materiali
rame; vetro
acquisizione
Comune di Milano (2000); Re Mursia, Giancarla (1985)
settore
Navale
bibliografia
Costa G., Storia dell'immersione subacquea, Formello, IRECO, 2002
tipologia
elmo da palombaro
scheda ICCD
PST