Maglio Galperti


1550 - 1958

inventario
IGB-2775
autori
Famiglia Galperti (costruttore/ destinatario)
collocazione
M0/ Sala Maglio
descrizione
Maglio idraulico. Il maglio è costituito da un grosso martello dotato di testa (maì) in ferro e manico (mànech) in legno, quest'ultimo suddiviso in capo (co) e coda (cua). Sulla testa del maglio è applicato uno dei due elementi battenti (bóche) in ferro; l'altro è applicato alla struttura in ferro parzialmente sotterrata (masèta) che funge da incudine. Sulla coda del manico è applicata la penna (pèna), un cuneo in legno avente lo scopo di agganciare le traversine applicate sull'albero di trasmissione.
Il manico del maglio è incernierato ad una incastellatura di pietra e legno, tramite un sostegno in ferro. Tale sostegno ha la forma di un anello (boga) dal quale partono due "corna" (corègn) che si vanno a inserire su due pali (pài) in ferro che corrono paralleli al manico. L'incastellatura è composta da due grosse pietre (sòche) e una serie di assi in legno poste parallelamente al manico, che hanno lo scopo di sostenere i pali, e da quattro grosse travi di legno (tràf) poste perpendicolarmente al manico, due sopra e due interrate sotto lo stesso, che hanno lo scopo di tenere insieme l'incastellatura.
Il maglio è azionato meccanicamente grazie ad un albero di trasmissione (èrbor) in legno che lo collega a una ruota idraulica. Sull'albero sono disposti una serie di cerchi in ferro; alcuni hanno lo scopo di impedire i movimenti del legno dell'albero (ghere o anèi), altri (tamburì) stringono all'albero le traversine (treèrse) che, battendo la coda del maglio, ne sollevano la testa.
Corredano l'oggetto:
- una ruota idraulica
- un sistema in grado di governare l'acqua (necessaria per il funzionamento e il mantenimento del maglio, nonche delle lavorazioni di fucinatura). La quantità di acqua che muove la ruota idraulica e, di conseguenza, il maglio può essere essere controllata attraverso un deviatore (acquaröl) comandato da una pertica-leva (stanga) con blocco a fori, posta alla prossimità destra della testa del maglio. Un sistema di canalette (canalète) permette inoltre di mantenere il maglio bagnato e di far arrivare acqua alla vasca di raffreddamento (pilòt) posta vicino a una delle due pietre dell'incastellatura.
- alcuni attrezzi (12) da lavoro come pinze e tenaglie, usati per lavorare al maglio o realizzati con lo stesso.

Innanzitutto due fatti dai quali si può partire per inquadrare storicamente l'oggetto: il primo vede la Valsassina come luogo principe della siderurgia lombarda sin dal 1000 a.C.; il secondo data al 1566 la presenza di un Paolo Galperti "lavoratore ferraro" a Prato San Pietro, Cortenova (LC).
A partire da questi fatti è possibile ipotizzare che il maglio esistesse già nel 1566. Di conseguenza, si ipotizza anche che la data - 1740 - incisa su una delle due pietre dell'incastellatura (sòche) non indichi la data della nascita del maglio, ma il momento in cui una (o entrambe) le pietre vennero cambiate l'ultima volta prima che il maglio giungesse al museo nel 1958.
Se dal 1740 al 1958 non è più stato necessario cambiare le pietre, allora si può ipotizzare che queste "durino" almeno 200 anni. Il che permette di ipotizzare che il ricambio precedente a quello del 1740 sia avvenuto intorno al 1550, fatto compatibile con l'ipotesi che il maglio sia nato nel 1566 ca.
definizione
maglio idraulico
misure
altezza: 360 cm; larghezza: 500 cm; profondità: 500 cm
materiali
ghisa (fusione/ fucinatura); pietra; legno
acquisizione
Galperti - Cortenova (1958)
iscrizioni
1740 (documentaria)
settore
Metalli
bibliografia
Conato L.G., I Ferascin Galperti detti i Carlini : e la saga del ferro in Valsassina, Introbbio - Valsassina, 1994
tipologia
maglio
scheda ICCD
PST