Serie di piatti in resina ureica (UF)


1930 - 1935

inventario
IGB-12220
collocazione
deposito
descrizione
Serie di dodici (12) piatti di vari colori in urea formaldeide. Quattro (4) sono azzurri, due (2) marmorizzati ambra, due (2) marmorizzati panna, due (2) rossi e due (2) marmorizzati marrone.
E' possibile che i piatti marmorizzati siano in tiurea formaldeide e gli altri in urea formaildeide.

L'urea formaldeide e la tiurea formaldeide, le cosiddette resine ureiche (UF), arrivano per la prima volta sul mercato in Inghilterra nel 1924. A differenza della resina fenolica (detta anche fenol formaldeide, PF, e nota ai più come bachelite), urea e tiurea formaldeide possono essere colorate, sia nelle loro versioni opache che in quelle translucide.
La tiurea formaldeide, che differisce dalla urea formaldeide solo per la presenza di un atomo di zolfo è nota anche con il nome commerciale, poi diventato comune, Bandalasta. Altri nomi erano Beatl, Beetleware, Birmite e Linga Longa. Esisteva anche una Beetle urea.
Con questi materiali si può: realizzare oggetti attraverso stampaggio (i primissimi sono set da picnic verdi, telefoni rossi e color crema, set da toilette colorati e accessori elettrici come interruttori, spine e prese bianchi), produrre schiume isolanti attraverso iniezione (per frigoriferi e forni) e impregnare tessuti (chintz antipiega).
Urea e tiurea formaldeide escono dal mercato a partire dal 1939, sostituiti dalla melammina formaldeide (MF), o semplicemente melammina, che a differenza dell'UF non assorbe acqua.
definizione
piatto
materiali
resina ureica
acquisizione
Montedison (2000)
settore
Materiali polimerici
bibliografia
Gruppo Montedison, Gli anni di plastica, a cura di Pasquale Alfierj, Francesca Cernia, Milano, Electa, 1983
tipologia
piatto
scheda ICCD
PST