Gru girevole
1952 - 1953
inventario
IGB-39
autori
De Rizzardi, Alcide
(progettista)
; Siriati, Alessandro
(costruttore)
collocazione
M2/ Gallerie Leonardo
descrizione
Questo modello è un'interpretazione di uno studio per una gru girevole, a braccio singolo, montata su un piattaforma circolare. Quest'ultima può ruotare su se stessa grazie a ruote che scorrono su un binario circolare. Il braccio ha due travi trasversali di rinforzo, e sta sollevando un peso tramita una corda che si avvolge su pulegge e infine su un rullo comandato da due manovelle laterali. Al rullo è collegata anche una ruota dentata fornita di dente d'arresto.
Sui due lati di uno stesso foglio Leonardo disegna due gru per il sollevamento e lo spostamenti dei pesi, osservate probabilmente nei cantieri fiorentini o milanesi.
Entrambe le gru hanno la stesso struttura e poggiano su una piattaforma circolare in grado di ruotare grazie a ruote, o forse cuscinetti a sfera, per permettere rapidi travasi di materiale. Il peso è sollevato da un sistema di funi e pulegge, mentre alla manovella è collegata una ruota dentata fornita di dente d'arresto, che impedisce la caduta del peso facilitando così il lavoro dell'operatore. Nella gru a braccio singolo una cassa riempita di pietre funge da contrappeso
Il primo incontro di Leonardo con la tecnologia e le macchine avviene nel cantiere del Duomo di Firenze. Tra il 1469 e il 1471 Verrocchio e l'intera bottega sono infatti coinvolti nel completamento della lanterna della cupola di Santa Maria del Fiore con l'incarico di costruire e posizionare un'enorme sfera di rame a più di centro metri d'altezza. L'impresa è un vero banco di prova per numerosi allievi, compreso Leonardo, che ha modo di osservare e conoscere molte macchine per il sollevamento dei pesi, come le gru progettate da Filippo Brunelleschi.
Nelle gru di Brunelleschi Leonardo riconosce l'importanza della vite senza fine come principale moltiplicatore di potenza, insieme ai contrappesi che fin dal Medioevo costituivano una delle forze motrici più utilizzate per azionare le macchine. La scienza dei pesi, De Ponderibus, raccoglieva l'insieme di nozioni teoriche raccolte nel Medioevo e veniva utilizzata in larga misura nei cantieri delle cattedrali.
Le macchine da cantiere disegnate da Leonardo si riferiscono spesso allo scavo di canali, dalle gru in grado di eseguire rapidi travasi di materiali su più livelli, disegnate durante il primo soggiorno milanese, alle grandi macchine scavatrici relative al progetto di deviazione dell'Arno
Sui due lati di uno stesso foglio Leonardo disegna due gru per il sollevamento e lo spostamenti dei pesi, osservate probabilmente nei cantieri fiorentini o milanesi.
Entrambe le gru hanno la stesso struttura e poggiano su una piattaforma circolare in grado di ruotare grazie a ruote, o forse cuscinetti a sfera, per permettere rapidi travasi di materiale. Il peso è sollevato da un sistema di funi e pulegge, mentre alla manovella è collegata una ruota dentata fornita di dente d'arresto, che impedisce la caduta del peso facilitando così il lavoro dell'operatore. Nella gru a braccio singolo una cassa riempita di pietre funge da contrappeso
Il primo incontro di Leonardo con la tecnologia e le macchine avviene nel cantiere del Duomo di Firenze. Tra il 1469 e il 1471 Verrocchio e l'intera bottega sono infatti coinvolti nel completamento della lanterna della cupola di Santa Maria del Fiore con l'incarico di costruire e posizionare un'enorme sfera di rame a più di centro metri d'altezza. L'impresa è un vero banco di prova per numerosi allievi, compreso Leonardo, che ha modo di osservare e conoscere molte macchine per il sollevamento dei pesi, come le gru progettate da Filippo Brunelleschi.
Nelle gru di Brunelleschi Leonardo riconosce l'importanza della vite senza fine come principale moltiplicatore di potenza, insieme ai contrappesi che fin dal Medioevo costituivano una delle forze motrici più utilizzate per azionare le macchine. La scienza dei pesi, De Ponderibus, raccoglieva l'insieme di nozioni teoriche raccolte nel Medioevo e veniva utilizzata in larga misura nei cantieri delle cattedrali.
Le macchine da cantiere disegnate da Leonardo si riferiscono spesso allo scavo di canali, dalle gru in grado di eseguire rapidi travasi di materiali su più livelli, disegnate durante il primo soggiorno milanese, alle grandi macchine scavatrici relative al progetto di deviazione dell'Arno
definizione
modello interpretativo
misure
altezza: 60 cm ca.; larghezza: 73 cm ca.; profondità: 35 cm ca.; peso: 7 kg ca.; diametro: 35 cm ca.
materiali
legno; ferro; corda; plexiglass
acquisizione
Comitato Nazionale per le Celebrazioni Leonardesche (1953)
iscrizioni
Ing. A. Siriati/ Sestri Levante (firma)
settore
Leonardo
bibliografia
Leonardo da Vinci, I Manoscritti dell'Institut de France. Il Manoscritto B, a cura di Marinoni A., Firenze, Giunti Barbera, 1990
Sutera S., Leonardo : le fantastiche macchine di Leonardo da Vinci al Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia di Milano : disegni e modelli, Milano, Skira, 2001
Gallerie Leonardo, Le Gallerie di Leonardo da Vinci nel Museo Nazionale della Scienza e della Tecnica, Milano, Museo Nazionale della Scienza e della Tecnica, 1963
Sutera S., Leonardo : le fantastiche macchine di Leonardo da Vinci al Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia di Milano : disegni e modelli, Milano, Skira, 2001
Gallerie Leonardo, Le Gallerie di Leonardo da Vinci nel Museo Nazionale della Scienza e della Tecnica, Milano, Museo Nazionale della Scienza e della Tecnica, 1963
tipologia
modello
scheda ICCD
PST