Leitz Elmar 1:3,5 F= 50mm


1933 ca. - 1939 ca.

inventario
IGB-6095
autori
Ernst Leitz GmbH (costruttore) ; Berek, Max (progettista)
collocazione
deposito
descrizione
Questo obiettivo è costituito da un cilindro in metallo che termina, ad un'estremità, con una flangia filettata per l'inserimento a vite sull'apparecchio fotografico. Questa estremità è coperta con un tappo in metallo.
All'interno sono inserite tre combinazioni di lenti composte da quattro lenti che danno origine a due lenti convergenti alle estremità e ad una lente divergente in mezzo, in posizione non simmetrica.
Subito dietro la lente frontale, è inserito un diaframma a iride. La posizione delle lamelle in metallo che costituiscono il diaframma poteva essere regolata ruotando l'apposita ghiera posta in corrispondenza del diaframma stesso (sono possibili le aperture da f/3,5 a f/18 per distanze da 1,25m a infinito). Attualmente il diaframma è bloccato.
Sul tubo porta obiettivo è inserita una speciale scala che porta le cifre dei diaframmi da 1,9 a 18 degradante dall'indice principale verso le due parti. Questa scala permette di leggere direttamente le profondità focali nelle diverse aperture degli obiettivi.
Lateralmente, vicino alla flangia è presente un dispositivo per l'accoppiamento automatico del telemetro integrato nell'apparecchio fotografico con l'obiettivo stesso.

La Leica fu il primo apparecchio fotografico, nel 1924, del formato 24x36mm su pellicola cinematografica.
Per le sue eccezionali qualità rivoluzionò il mondo della fotografia.
Questo obiettivo era fornito in dotazione con gli apparecchi Leica (tipo modello III), come obiettivo standard di serie.
Nacque su modello del Tripletto di Cooke del 1893, costituito da tre lenti, due convergenti agli estremi e una centrale divergente.
Già durante i primi anni dalla nascita della fotografia, molti produttori di obiettivi provarono gli effetti dell'inserimento di un elemento divergente tra una coppia di lenti convergenti.
Il primo esempio fu il Triplet prodotto da A. Ross nel 1841 per Fox Talbot.
L'obiettivo Elmar, riprese questa disposizione delle lenti ma conobbe anche molte varianti, le principali furono: la diminuzione del raggio di curvatura della lente frontale nel 1931, la versione cromata del 1933 e nichelata del 1936, l'accessorio per messa fuoco a infrarossi nel 1935, l'applicazione di trattamenti superficiali nel 1946, l'uso di nuovi tipi di vetro e la scala delle misure delle profondità di campo in cifre rosse nel 1951.
Dal modello Elmar f:3,5/50 cm è disceso il modello con apertura f:2,8 e inserimento a baionetta "M".
definizione
obiettivo fotografico triplo, acromatico, asimmetrico, a quattro lenti
misure
diametro: 4,7 cm ca.; altezza: 4,2 cm; lunghezza: 5,5 cm ca.; peso: 115 g ca.
materiali
metallo; vetro
acquisizione
Ferrario (1962)
iscrizioni
Elmar 1:3,5 F=50mm (documentaria)
MUSEO SCIENZA 6095 MILANO (documentaria)
settore
Fotocinematografia
bibliografia
Kingslake, R., A History of photographic Lens, San Diego, California, U.S.A., Academic Press, 1989

Ernst Leitz, Leica per tecnici e scienziati, Wetzlar, Ernst Leitz, 1939

Jean D., Elmar 50mm f/3,5, Parigi, Bartoli Gautier, 2001
tipologia
obiettivo fotografico
scheda ICCD
PST