otturatore fotografico stereo, a lamelle
1900 ca. - 1926 ca.
inventario
IGB-13095
autori
Ernemann
(costruttore)
collocazione
deposito
descrizione
Dispositivo costituito da un telaio in metallo alle cui estremità sono inseriti due portaobiettivi uguali.
Gli obiettivo sono mancanti.
All'interno delle due parti circolari sono inseriti due diaframmi a iride e due otturatori a settore.
Le ampiezze dei diaframmi sono regolabili mediante una levetta posta sotto alla parte sinistra (rispetto alla posizione d'uso), con aperture variabili da f6,8 a f18. Questa levetta è collegata mediante un'astina in metallo posta sul retro anche all'altro diaframma e li comanda simultaneamente.
Sul porta obiettivo di destra si ha la regolazione della velocità di scatto degli otturatori a settori da 1/100 di secondo a 1 secondo, più le posizioni O, Z ("Z" corrisponde ad otturatore che resta aperto finché non si scatta nuovamente per chiuderlo, "O" ad otturatore che resta aperto finché il dispositivo di scatto rimane premuto).
Su entrambi i porta obiettivi sono inserite le leve di carica dell'otturatore e su quello di sinistra il pulsante di scatto.
Nella fotografia delle orgini erano richiesti tempi molto lunghi di esposizione per impressionare la lastra fotografica.
Con la realizzazione di materiali fotosensibili più veloci, nacque la necessità di utilizzare metodi di controllo del tempo di esposizione e vennero così inventati gli otturatori.
I primi dispositivi erano a ghigliottina (costituiti da una piccola lamina in metallo che scorreva lateralmente) o rotanti (costituiti da un disco in metallo rotante con una fessura per lasciar passare la luce).
Esistono poi tre tipi di otturatori.
Gli otturatori a tendina, costituiti da una tenda opaca che si avvolge su bobine caricate a molla, inventati nel 1861 da William England.
Gli otturatori a settori costituiti da tre lamelle disposte circolarmente e che si aprono e richiudono gradualmente.
Gli otturatori compound costituiti da diverse lamelle che si aprono partendo dal centro come un'iride. Il primo modello fu progettato da Friedrich Deckel nel 1902 e prevede un cilindro con pistone per la regolazione della velocità. Questa tipologia venne poi ulteriormente migliorata, nel 1912, inserendo un meccanismo tipo orologio per il controllo della velocità e prese il nome di Compur. Nel 1935 erano disponibili otturatori di questo tipo con velocità di scatto fino a 1/500 di secondo (Compur Rapid) e, da dopo la Seconda Guerra Mondiale, otturatori sincronizzati con il flash (Synchro Compur).
Gli otturatori a lamelle, compound e successivi, sono di solito dotati di diaframma a iride interno.
Gli obiettivo sono mancanti.
All'interno delle due parti circolari sono inseriti due diaframmi a iride e due otturatori a settore.
Le ampiezze dei diaframmi sono regolabili mediante una levetta posta sotto alla parte sinistra (rispetto alla posizione d'uso), con aperture variabili da f6,8 a f18. Questa levetta è collegata mediante un'astina in metallo posta sul retro anche all'altro diaframma e li comanda simultaneamente.
Sul porta obiettivo di destra si ha la regolazione della velocità di scatto degli otturatori a settori da 1/100 di secondo a 1 secondo, più le posizioni O, Z ("Z" corrisponde ad otturatore che resta aperto finché non si scatta nuovamente per chiuderlo, "O" ad otturatore che resta aperto finché il dispositivo di scatto rimane premuto).
Su entrambi i porta obiettivi sono inserite le leve di carica dell'otturatore e su quello di sinistra il pulsante di scatto.
Nella fotografia delle orgini erano richiesti tempi molto lunghi di esposizione per impressionare la lastra fotografica.
Con la realizzazione di materiali fotosensibili più veloci, nacque la necessità di utilizzare metodi di controllo del tempo di esposizione e vennero così inventati gli otturatori.
I primi dispositivi erano a ghigliottina (costituiti da una piccola lamina in metallo che scorreva lateralmente) o rotanti (costituiti da un disco in metallo rotante con una fessura per lasciar passare la luce).
Esistono poi tre tipi di otturatori.
Gli otturatori a tendina, costituiti da una tenda opaca che si avvolge su bobine caricate a molla, inventati nel 1861 da William England.
Gli otturatori a settori costituiti da tre lamelle disposte circolarmente e che si aprono e richiudono gradualmente.
Gli otturatori compound costituiti da diverse lamelle che si aprono partendo dal centro come un'iride. Il primo modello fu progettato da Friedrich Deckel nel 1902 e prevede un cilindro con pistone per la regolazione della velocità. Questa tipologia venne poi ulteriormente migliorata, nel 1912, inserendo un meccanismo tipo orologio per il controllo della velocità e prese il nome di Compur. Nel 1935 erano disponibili otturatori di questo tipo con velocità di scatto fino a 1/500 di secondo (Compur Rapid) e, da dopo la Seconda Guerra Mondiale, otturatori sincronizzati con il flash (Synchro Compur).
Gli otturatori a lamelle, compound e successivi, sono di solito dotati di diaframma a iride interno.
definizione
otturatore fotografico stereo, a lamelle
misure
altezza: 3,5 cm ca.; larghezza: 10 cm ca.; lunghezza: 2 cm ca.
materiali
metallo
settore
Fotocinematografia
bibliografia
Williamson D., Comprehensive Guide for Camera Collectors, Atglen, USA, Schiffer Publishing Ltd., 2004
tipologia
otturatore fotografico
scheda ICCD
PST