ceppo per scope
1955 - 1965
inventario
IGB-10715
collocazione
deposito
descrizione
Ceppo in legno con superficie irregolare.
Nel 1877 l'Amministrazione di Milano provvedeva direttamente alla pulizia diurna delle strade attraverso 58 spazzini municipali, denominati ruee, che provenivano soprattutto dalla Brianza e dalla provincia di Bergamo. I ruee erano dotati gerla da tenere sulle spalle, carriola a due ruote con cassa coperta, rastrelli di ferro, scope, secchio e badile e dovevano essere di sana e robusta costituzione e godere di buona condotta sia durante il lavoro che fuori servizio. La spazzatura veniva ammucchiata in un angolo dei cortili delle case (la rueera) e i ruee la raccoglievano, la separavano, ne vendevano le parti di valore (ad esempio i metalli e gli avanzi di cibo) e il resto veniva smaltito in maniera casuale dai ruee stessi.
Nel 1907 la Giunta Ponti vara la riforma della nettezza urbana per la città di Milano che prevede una gestione in economia e coordina circa 600 spazzini. Le divise degli spazzini riportano sigla e numero di matricola e viene loro affidato un ruolo istituzionale. Sempre in questi anni nascono anche le prime scopatrici meccaniche a trazione animale e i carri botte per l'innaffiamento delle strade (essendo in terra battuta, venivano innaffiate per evitare il sollevamento di terra e polvere).
Dal 1910 viene identificato un luogo di stoccaggio dove dovevano essere scaricati i rifiuti raccolti, alle Rottole vicino a Cascina Gobba. Intorno a questa zona si creò il "villaggio degli spazzini" che raccoglievano e cernevano i rifiuti raccolti e ne riciclavano o vendevano alcune tipologie.
Questa iniziativa dei ruee era però difficilmente controllabile e dopo alcuni tentativi di controllo del servizio si arrivò nel 1929 alla concessione del servizio di raccolta dell'immondizia domestica alla S.P.A.I. (Servizi Pubblici Anonima Italiana) e quello della sua cernita alla DUOMO S.p.A.
Nel 1930 entra in funzione l'impianto di via Olgettina per la selezione manuale e meccanica dei rifiuti. Negli anni '30 i carri di raccolta divengono a cassone metallico a tenuta, con ruote in gomma e trainati tra trattrici motorizzate, le gerle divengono in metallo, lavabili e disinfettabili.
Il servizio si sviluppò ed ammodernò in particolare con l'introduzione di mezzi di raccolta motorizzati e la crescita in campo tecnico degli addetti al servizio.
Questa situazione rimase pressoché immutata fino al 1952 quando la Civica Amministrazione decise di gestire in maniera diretta il servizio di raccolta dei rifiuti attraverso la G.S.I. (Gestione Servizio Immondizie), successivamente denominata S.I.D. (Servizio Immondizie Domestiche). Nel 1958 anche la selezione dei rifiuti venne affidata a questa azienda iscritta al bilancio comunale ma con regolamento autonomo.
Nel 1877 l'Amministrazione di Milano provvedeva direttamente alla pulizia diurna delle strade attraverso 58 spazzini municipali, denominati ruee, che provenivano soprattutto dalla Brianza e dalla provincia di Bergamo. I ruee erano dotati gerla da tenere sulle spalle, carriola a due ruote con cassa coperta, rastrelli di ferro, scope, secchio e badile e dovevano essere di sana e robusta costituzione e godere di buona condotta sia durante il lavoro che fuori servizio. La spazzatura veniva ammucchiata in un angolo dei cortili delle case (la rueera) e i ruee la raccoglievano, la separavano, ne vendevano le parti di valore (ad esempio i metalli e gli avanzi di cibo) e il resto veniva smaltito in maniera casuale dai ruee stessi.
Nel 1907 la Giunta Ponti vara la riforma della nettezza urbana per la città di Milano che prevede una gestione in economia e coordina circa 600 spazzini. Le divise degli spazzini riportano sigla e numero di matricola e viene loro affidato un ruolo istituzionale. Sempre in questi anni nascono anche le prime scopatrici meccaniche a trazione animale e i carri botte per l'innaffiamento delle strade (essendo in terra battuta, venivano innaffiate per evitare il sollevamento di terra e polvere).
Dal 1910 viene identificato un luogo di stoccaggio dove dovevano essere scaricati i rifiuti raccolti, alle Rottole vicino a Cascina Gobba. Intorno a questa zona si creò il "villaggio degli spazzini" che raccoglievano e cernevano i rifiuti raccolti e ne riciclavano o vendevano alcune tipologie.
Questa iniziativa dei ruee era però difficilmente controllabile e dopo alcuni tentativi di controllo del servizio si arrivò nel 1929 alla concessione del servizio di raccolta dell'immondizia domestica alla S.P.A.I. (Servizi Pubblici Anonima Italiana) e quello della sua cernita alla DUOMO S.p.A.
Nel 1930 entra in funzione l'impianto di via Olgettina per la selezione manuale e meccanica dei rifiuti. Negli anni '30 i carri di raccolta divengono a cassone metallico a tenuta, con ruote in gomma e trainati tra trattrici motorizzate, le gerle divengono in metallo, lavabili e disinfettabili.
Il servizio si sviluppò ed ammodernò in particolare con l'introduzione di mezzi di raccolta motorizzati e la crescita in campo tecnico degli addetti al servizio.
Questa situazione rimase pressoché immutata fino al 1952 quando la Civica Amministrazione decise di gestire in maniera diretta il servizio di raccolta dei rifiuti attraverso la G.S.I. (Gestione Servizio Immondizie), successivamente denominata S.I.D. (Servizio Immondizie Domestiche). Nel 1958 anche la selezione dei rifiuti venne affidata a questa azienda iscritta al bilancio comunale ma con regolamento autonomo.
definizione
ceppo per scope
materiali
legno
acquisizione
Associazione Culturale La Gerla (2007)
settore
Ciclo di vita dei prodotti
bibliografia
Servizio città, Al servizio della città : Storia illustrata dell'igiene urbana a Milano : Amsa centoanni : 1907-2007, Milano, Amsa, 2007
tipologia
ceppo per scope
scheda ICCD
PST