Divisa invernale da netturbino


1970 ca. - 1985 ca.

inventario
IGB-10718
autori
AMNU (committente)
collocazione
M0/ Ciclo di vita dei prodotti
descrizione
Divisa da lavoro costituita da maglietta polo azzurra, maglione blu in lana, giacca e pantaloni in fustagno, cappello con visiera.

A partire dalla riforma della nettezza urbana per la città di Milano varata dalla Giunta Ponti nel 1907 le divise degli spazzini riportano sigla e numero di matricola e viene loro affidato un ruolo istituzionale. Dal 1910 viene identificato un luogo di stoccaggio dove dovevano essere scaricati i rifiuti raccolti, alle Rottole vicino a Cascina Gobba. Intorno a questa zona si creò il "villaggio degli spazzini" che raccoglievano e cernevano i rifiuti raccolti e ne riciclavano o vendevano alcune tipologie.
Questa iniziativa dei ruee era però difficilmente controllabile e dopo alcuni tentativi di controllo del servizio si arrivò nel 1929 alla concessione del servizio di raccolta dell'immondizia domestica alla S.P.A.I. (Servizi Pubblici Anonima Italiana) e quello della sua cernita alla DUOMO S.p.A.
Nel 1930 entra in funzione l'impianto di via Olgettina per la selezione manuale e meccanica dei rifiuti. Negli anni '30 i carri di raccolta divengono a cassone metallico a tenuta, con ruote in gomma e trainati tra trattrici motorizzate, le gerle divengono in metallo, lavabili e disinfettabili.
Il servizio si sviluppò ed ammodernò in particolare con l'introduzione di mezzi di raccolta motorizzati e la crescita in campo tecnico degli addetti al servizio.
Questa situazione rimase pressoché immutata fino al 1952 quando la Civica Amministrazione decise di gestire in maniera diretta il servizio di raccolta dei rifiuti attraverso la G.S.I. (Gestione Servizio Immondizie), successivamente denominata S.I.D. (Servizio Immondizie Domestiche). Nel 1958 anche la selezione dei rifiuti venne affidata a questa azienda iscritta al bilancio comunale ma con regolamento autonomo.
Nel 1952 la Civica Amministrazione di Milano decise di gestire in maniera diretta il servizio di raccolta dei rifiuti attraverso la G.S.I. (Gestione Servizio Immondizie), successivamente denominata S.I.D. (Servizio Immondizie Domestiche). Nel 1958 anche la selezione dei rifiuti venne affidata a questa azienda iscritta al bilancio comunale ma con regolamento autonomo.
Negli anni '50 le condizioni di lavoro degli spazzini erano ancora disagevoli: gerla in metallo in spalla, raccoglievano i rifiuti, stivati in locali angusti nelle cantine degli stabili, con una paletta e poi passando per scalette anguste e buie, scaricavano tutto in carretti principalmente a trazione animale. I carretti venivano poi svuotati in un trenino che portava i rifiuti in via Olgettina. Parte dei rifiuti venivano interrati in discariche colmate.
Con la crescita economica italiana degli anni '60 crebbe anche la produzione di rifiuti.
Negli anni '60 venne introdotto l'uso dei bidoni tronco conici in lamiera zincata, di proprietà degli stabili, periodicamente lavati e disinfettati dal S.I.D. I bidoni riempiti dagli inquilini, venivano trasportati in strada, mediante carrelli, dagli addetti e successivamente svuotati nei mezzi di raccolta agganciandoli a due bracci meccanici che li sollevavano.
Il rumore provocato da queste operazioni fece spostare l'orario di raccolta dalle ore notturne alle prime ore del mattino.
Alla fine degli anni '60 i bidoni zincati vennero sostituti dai sacchi a perdere in polietilene in uso ancora oggi. I sacchetti iniziarono ad essere portati in strada dagli inquilini stessi. Gli anni '60 sono anni di miglioramento delle condizioni di lavoro degli operatori ecologici (nuovo nome degli spazzini). Nascono i controlli medici dello stato di salute degli operatori, viene fornita la possibilità di noleggiare un bicicletta per tornare a casa in Brianza, nasce un dormitorio per chi non poteva tornare a casa ogni giorno ed una mensa per i pasti.
Il servizio di nettezza urbana venne municipalizzato nel 1970 con l'istituzione della A.M.N.U. (Azienda Municipale Nettezza Urbana).
definizione
divisa da lavoro, invernale
misure
altezza: 185 cm; larghezza: 60 cm; lunghezza: 20 cm
materiali
fustagno; lana; materiale plastico; stoffa
acquisizione
Associazione Culturale La Gerla (2007)
settore
Ciclo di vita dei prodotti
bibliografia
Servizio città, Al servizio della città : Storia illustrata dell'igiene urbana a Milano : Amsa centoanni : 1907-2007, Milano, Amsa, 2007
tipologia
divisa
scheda ICCD
PST