Meteorite marziana della famiglia delle shergottiti
inventario
D-1734
collocazione
M2/ Spazio
descrizione
Sottilissima lamina di materiale roccioso ricavata da una meteorite marziana; è integrata in un vetrino per motivi di conservazione, maneggiabilità e studio.
Di forma vagamente ellittica, ma molto irregolare, ha colore vagamente verdastro e presenta ben visibili le strutture cristalline interne.
Con il termine meteorite marziano si intende una roccia originatasi su Marte che, in seguito a un evento cataclismico di grande portata che ha coinvolto il pianeta, è stata scagliata nello Spazio per cadere poi sulla Terra.
Attualmente se ne conoscono tre famiglie chiamate dai planetologi Shergottiti, Nakhliti e Chassigniti dal nome delle località dove sono stati recuperati i primi esemplari. Il meteorite cui questa scheda si riferisce appartiene alla prima famiglia; fu ritrovata alla fine del XX secolo in una regione dell'Africa Nord Occidentale e classificata come "Shergottite, North West Africa, 7387".
Le meteoriti marziane sono di formazione relativamente recente e sono per molti versi diverse dalle meteoriti classiche. La miscela isotopica dell'ossigeno è differente ma, soprattutto, al loro interno si possono osservare tracce di sostanze prodotte in presenza di acqua che sono del tutto assenti nelle altre meteoriti.
Sono invece molteplici le somiglianze chimiche con le rocce della superficie di Marte che ben conosciamo grazie alle analisi effettuate già dalle sonde americane Viking 1 e Viking 2 sul finire degli anni Settanta.
All'interno delle meteoriti marziane, inoltre, è stato possibile individuare e analizzare alcuni gas rimasti intrappolati al momento della loro formazione scoprendo che sono molto simili a quelli presenti nell'atmosfera marziana studiata dai Viking. E' proprio grazie a queste somiglianze che i planetologi hanno potuto indicare Marte come luogo di origine di queste rocce.
Oggi si conoscono circa 60.000 meteoriti, ma soltanto duecento sono stati identificati come provenienti dal Pianeta Rosso; la gran parte di essi sono Shergottiti.
Sono meteoriti di tipo acondritico e roccioso-basaltico. Sono quindi di origine magmatica con contenuto basaltico variabile; al loro interno sono presenti terre rare in quantità e qualità non costante una caratteristica, questa, che viene utilizzata come parametro di classificazione.
Resta irrisolto il problema della loro datazione che, al momento, non trova ancora consensi unanimi.
Anche le Nakhliti, la seconda sottoclasse in cui sono suddivise le meteoriti marziane, sono rocce magmatiche ma per esse la datazione pare più certa: dovrebbero essersi formate circa 1,3 miliardi di anni fa in una regione di Marte che potrebbe essere quella del complesso vulcanico di Tharsis, la regione Elysium Planitia o la regione Syrtis Major Planum.
Anche nelle Chassigniti le caratteristiche mineralogiche, la composizione chimica, le tracce di elementi minori, l'abbondanza relativa degli isotopi dell'ossigeno, permettono di indicare per esse una origine marziana.
La più famosa meteorite marziana è senza dubbio la ALH 84001, ritrovata in Antartide, che alcuni anni fa divenne famosa anche al di fuori dell'ambito strettamente scientifico dopo che l'analisi con microscopio elettronico a scansione rivelò strutture che furono considerate possibili resti fossilizzati di forme di vita simili a batteri. La loro natura extraterrestre fu, però, quasi subito esclusa a favore di una forma di contaminazione terrestre ma oggi la vicenda è ancora al centro di vivaci dibattiti e non è del tutto chiusa.
Le meteoriti della famiglia delle Nakhliti e delle Chassigniti risultano essere più giovani delle altre; come detto, la loro età è stimata in circa 1,3 miliardi di anni implicando che su Marte ci sia stata attività vulcanica fino a poche centinaia di milioni di anni fa.
L'epoca di formazione di molte Shergottiti è invece più recente, per la maggior parte tra i 150 e i 575 milioni di anni, anche se vi sono ampi margini di incertezza sui dati disponibili.
Di forma vagamente ellittica, ma molto irregolare, ha colore vagamente verdastro e presenta ben visibili le strutture cristalline interne.
Con il termine meteorite marziano si intende una roccia originatasi su Marte che, in seguito a un evento cataclismico di grande portata che ha coinvolto il pianeta, è stata scagliata nello Spazio per cadere poi sulla Terra.
Attualmente se ne conoscono tre famiglie chiamate dai planetologi Shergottiti, Nakhliti e Chassigniti dal nome delle località dove sono stati recuperati i primi esemplari. Il meteorite cui questa scheda si riferisce appartiene alla prima famiglia; fu ritrovata alla fine del XX secolo in una regione dell'Africa Nord Occidentale e classificata come "Shergottite, North West Africa, 7387".
Le meteoriti marziane sono di formazione relativamente recente e sono per molti versi diverse dalle meteoriti classiche. La miscela isotopica dell'ossigeno è differente ma, soprattutto, al loro interno si possono osservare tracce di sostanze prodotte in presenza di acqua che sono del tutto assenti nelle altre meteoriti.
Sono invece molteplici le somiglianze chimiche con le rocce della superficie di Marte che ben conosciamo grazie alle analisi effettuate già dalle sonde americane Viking 1 e Viking 2 sul finire degli anni Settanta.
All'interno delle meteoriti marziane, inoltre, è stato possibile individuare e analizzare alcuni gas rimasti intrappolati al momento della loro formazione scoprendo che sono molto simili a quelli presenti nell'atmosfera marziana studiata dai Viking. E' proprio grazie a queste somiglianze che i planetologi hanno potuto indicare Marte come luogo di origine di queste rocce.
Oggi si conoscono circa 60.000 meteoriti, ma soltanto duecento sono stati identificati come provenienti dal Pianeta Rosso; la gran parte di essi sono Shergottiti.
Sono meteoriti di tipo acondritico e roccioso-basaltico. Sono quindi di origine magmatica con contenuto basaltico variabile; al loro interno sono presenti terre rare in quantità e qualità non costante una caratteristica, questa, che viene utilizzata come parametro di classificazione.
Resta irrisolto il problema della loro datazione che, al momento, non trova ancora consensi unanimi.
Anche le Nakhliti, la seconda sottoclasse in cui sono suddivise le meteoriti marziane, sono rocce magmatiche ma per esse la datazione pare più certa: dovrebbero essersi formate circa 1,3 miliardi di anni fa in una regione di Marte che potrebbe essere quella del complesso vulcanico di Tharsis, la regione Elysium Planitia o la regione Syrtis Major Planum.
Anche nelle Chassigniti le caratteristiche mineralogiche, la composizione chimica, le tracce di elementi minori, l'abbondanza relativa degli isotopi dell'ossigeno, permettono di indicare per esse una origine marziana.
La più famosa meteorite marziana è senza dubbio la ALH 84001, ritrovata in Antartide, che alcuni anni fa divenne famosa anche al di fuori dell'ambito strettamente scientifico dopo che l'analisi con microscopio elettronico a scansione rivelò strutture che furono considerate possibili resti fossilizzati di forme di vita simili a batteri. La loro natura extraterrestre fu, però, quasi subito esclusa a favore di una forma di contaminazione terrestre ma oggi la vicenda è ancora al centro di vivaci dibattiti e non è del tutto chiusa.
Le meteoriti della famiglia delle Nakhliti e delle Chassigniti risultano essere più giovani delle altre; come detto, la loro età è stimata in circa 1,3 miliardi di anni implicando che su Marte ci sia stata attività vulcanica fino a poche centinaia di milioni di anni fa.
L'epoca di formazione di molte Shergottiti è invece più recente, per la maggior parte tra i 150 e i 575 milioni di anni, anche se vi sono ampi margini di incertezza sui dati disponibili.
definizione
meteorite marziana shergottite
misure
lunghezza: 4.7 cm; larghezza: 1 cm; altezza: 2.6 cm; peso: 0.0142 kg
acquisizione
Museo di Scienze planetarie della Provincia di Prato (MSP) (2014)
settore
Astronomia
tipologia
meteorite marziana
scheda ICCD
PST