Piccola bandiera degli Stati Uniti realizzata in seta e incollata su un diploma che ne garantisce l'autenticità.
Sulla bandiera è presente una frase celebrativa scritta a mano da Michael Collins, il pilota del modulo di comando Columbia della missione Apollo 11, sotto alla quale vi è il suo autografo. La frase recita: "Carried to the Moon on Apollo XI - July 1969 - Michael Collins CMP".
Sull'attestato, anch'esso firmato da Collins, è stampato: "This flag travelled to the Moon with Apollo 11, the first manned lunar landing, July 20, 1969".
Vi sono inoltre riportati: il nome della missione con le date di inizio e di fine, i nomi dei tre astronauti membri dell'equipaggio (Armstrong, Collins e Aldrin), la patch ufficiale, la firma autografa di Michael Collins e, infine, la celebre frase pronunciata da Armstrong nel momento del suo primo passo sulla Luna: "One small step for a man, one giant leap for mankind".

Piccola bandiera degli Stati Uniti portata sulla Luna dalla storica missione Apollo 11 la prima che permise a degli esseri umani di camminare su un corpo celeste diverso dalla Terra
La corsa allo Spazio nacque in piena guerra fredda quel lungo periodo della storia contemporanea che, iniziato subito dopo la Seconda Guerra Mondiale, si ritiene convenzionalmente conclusosi con il crollo del muro di Berlino (1989) e la dissoluzione dell'Unione Sovietica (1991).
In quegli anni l'acceso confronto fra le due massime potenze della Terra, Stati Uniti e Unione Sovietica, si manifestava a tutti i livelli: ideologico, geopolitico, militare, economico, sociale, tecnico-scientifico. Una guerra fra culture dai valori diametralmente opposti intente a estendere la propria area di influenza e che, alla luce dell'attualità, ancora oggi si può dire tutt'altro che terminata.
In questo clima, che non di rado fece vivere al Mondo momenti di sincero terrore e addirittura intravedere l'orlo dell'abisso nucleare, l'orgoglio nazionale americano fu di grande sprone nel riuscire a conseguire importanti risultati scientifici primo fra tutti la conquista della Luna.
Questo aspetto si può riscontrare negli oggetti di natura palesemente patriottica che furono utilizzati durante le varie missioni Apollo (come la bandiera oggetto di questa scheda, ad esempio) o comunque prodotti in quegli anni per il popolo americano: bandiere di ogni dimensione, francobolli celebrativi, buste postali con annulli storici e commemorativi, gadget di ogni genere, memorabilia.... Il progetto Apollo doveva essere di tutti gli americani, nessuno doveva sentirsi escluso, e qualsiasi strumento era considerato utile per accendere l'orgoglio a stelle e strisce fin nelle più remote aree del Paese.
Negli ultimi anni, l'apparire sulla scena mondiale di nuove superpotenze ha acceso altre forti rivalità dando linfa alle tensioni internazionali.
L'ambito spaziale, per le sue applicazioni anche militari, risente inevitabilmente della situazione geopolitica in atto e se oggi le varie agenzie spaziali del mondo occidentale, comprendendo fra esse anche quella giapponese, hanno comunione di intenti e di programmi lo stesso non si può dire per quella cinese, indiana e russa che preferiscono percorrere la loro strada verso lo Spazio in autonomia.
E' oramai storia l'armonia che ha portato trent'anni fa allo sviluppo della Stazione Spaziale Internazionale.