Motore Zefiro 9 del lanciatore Vega
inventario
D-1733
collocazione
M2/ Spazio
descrizione
Motore a razzo Zefiro 9 (Z9) dalla classica forma cilindrica esternamente colorato di bianco.
Nella parte inferiore è presente l'ugello per lo scarico dei gas combusti che sono la fonte della spinta propulsiva.
Il motore è costruito con filamenti di fibra di carbonio secondo una tecnica "a tessitura" brevettata dalla azienda italiana Avio che lo produce a Colleferro (Roma). Nella parte inferiore è perfettamente visibile la trama delle fibre intrecciate, nere, fuse insieme grazie a speciali collanti.
L'oggetto è posizionato su quattro colonne che lo tengono sollevato da terra di circa tre metri in modo da facilitare la visione della parte inferiore.
Motore per razzo a propellente solido Zefiro 9 (ZEro and FIrst ROcket motor).
Il motore è esposto nel centro della Sezione Spazio ed è un modello di qualifica originale. Non si tratta, quindi, di una replica realizzata per fini espositivi ma di un vero motore prodotto dalla Avio come terzo stadio del lanciatore europeo Vega (Vettore Europeo di Generazione Avanzata) dell'Agenzia Spaziale Europea.
In alcuni casi, il termine "modello" può dare adito a fraintendimenti dato che, con esso, si può intendere sia una semplice ricostruzione (che può addirittura essere in scala e prodotta con materiali diversi da quelli originali) sia, in senso ingegneristico, un vero esemplare teoricamente operativo ma ridotto di alcune funzionalità; è in casi come questo che si parla di modello di qualifica.
Con questa denominazione si vuole quindi intendere che l'esemplare è stato prodotto per eseguire test specifici e puntuali su determinate funzionalità e non su altre. Nel caso dei motori per lanciatori, ad esempio, al fine di verificare gli apparati di comunicazione e telemetria viene prodotto un esemplare che è privo della camera di combustione (la cui presenza nulla aggiungerebbe al test).
Lo Z9 del Museo è, in tutto e per tutto, un motore originale essendo però privo di alcune parti; a titolo di esempio, per ovvie ragioni di sicurezza, non è presente al suo interno il propellente; e mai c'è stato non essendo stato concepito come modello di sparo (che, per altro, non potrebbe essere esposto al pubblico).
L'esemplare, invece, è stato utilizzato per effettuare test di resistenza meccanica ovvero per verificare che, sottoposto alle importanti vibrazioni che insorgono durante il lancio, la struttura fosse sufficientemente robusta da non distruggersi in volo.
Zefiro 9 è il terzo motore, detto anche terzo stadio, di Vega. Come i primi due stadi, che entrano in funzione prima di lui, non contiene alcun carico operativo utile, ovvero nessun satellite, trattandosi di un motore a razzo dedicato esclusivamente a fornire la spinta necessaria a raggiungere l'orbita.
La parte cilindrica ospita ovviamente il propellente solido che, una volta acceso, produce gas caldo ad altissima pressione. Indirizzato attraverso l'ugello di scarico, questo permette di ottenere la spinta voluta verso l'alto.
Vega è uno dei lanciatori che l'Agenzia Spaziale Europea, tramite Arianespace, mette a disposizione delle Istituzioni europee e del mercato per la messa in orbita di satelliti di piccole e medie dimensioni.
E' un progetto nato da una collaborazione fra l'Agenzia Spaziale Italiana (ASI) e l'Agenzia Spaziale Europea (ESA) e sviluppato, a partire dal 1998, dalla ELV una società partecipata dall'italiana Avio e dall'Agenzia Spaziale Italiana che si occupa anche della sua produzione.
Alto 30 metri e con un diametro massimo di tre metri è realizzato in gran parte in fibra di carbonio, caratteristica che gli conferisce robustezza e leggerezza allo stesso tempo.
È composto da tre segmenti sovrapposti che ospitano i tre motori a propellente solido denominati P80, Z23 e, appunto, Z9; un quarto elemento a propellente liquido, chiamato AVUM, costituisce l'elemento terminale, l'ogiva, e ospita al suo interno il carico utile. AVUM è dotato di motori che gli permettono di collocare i satelliti, fino a un massimo di 1500 chili, in orbita bassa cioè fino a 1000 chilometri di altezza.
Il primo lancio di Vega è avvenuto il 13 febbraio del 2012 dalla base di lancio europea di Kourou affacciata sulla costa oceanica della Guyana francese.
Nel prossimo futuro è prevista la realizzazione di nuovi e più performanti modelli del lanciatore come Vega-C, Vega-E, VEnUS che andranno ad affiancare il fratello maggiore Ariane 6 attualmente in fase di sviluppo.
Nella parte inferiore è presente l'ugello per lo scarico dei gas combusti che sono la fonte della spinta propulsiva.
Il motore è costruito con filamenti di fibra di carbonio secondo una tecnica "a tessitura" brevettata dalla azienda italiana Avio che lo produce a Colleferro (Roma). Nella parte inferiore è perfettamente visibile la trama delle fibre intrecciate, nere, fuse insieme grazie a speciali collanti.
L'oggetto è posizionato su quattro colonne che lo tengono sollevato da terra di circa tre metri in modo da facilitare la visione della parte inferiore.
Motore per razzo a propellente solido Zefiro 9 (ZEro and FIrst ROcket motor).
Il motore è esposto nel centro della Sezione Spazio ed è un modello di qualifica originale. Non si tratta, quindi, di una replica realizzata per fini espositivi ma di un vero motore prodotto dalla Avio come terzo stadio del lanciatore europeo Vega (Vettore Europeo di Generazione Avanzata) dell'Agenzia Spaziale Europea.
In alcuni casi, il termine "modello" può dare adito a fraintendimenti dato che, con esso, si può intendere sia una semplice ricostruzione (che può addirittura essere in scala e prodotta con materiali diversi da quelli originali) sia, in senso ingegneristico, un vero esemplare teoricamente operativo ma ridotto di alcune funzionalità; è in casi come questo che si parla di modello di qualifica.
Con questa denominazione si vuole quindi intendere che l'esemplare è stato prodotto per eseguire test specifici e puntuali su determinate funzionalità e non su altre. Nel caso dei motori per lanciatori, ad esempio, al fine di verificare gli apparati di comunicazione e telemetria viene prodotto un esemplare che è privo della camera di combustione (la cui presenza nulla aggiungerebbe al test).
Lo Z9 del Museo è, in tutto e per tutto, un motore originale essendo però privo di alcune parti; a titolo di esempio, per ovvie ragioni di sicurezza, non è presente al suo interno il propellente; e mai c'è stato non essendo stato concepito come modello di sparo (che, per altro, non potrebbe essere esposto al pubblico).
L'esemplare, invece, è stato utilizzato per effettuare test di resistenza meccanica ovvero per verificare che, sottoposto alle importanti vibrazioni che insorgono durante il lancio, la struttura fosse sufficientemente robusta da non distruggersi in volo.
Zefiro 9 è il terzo motore, detto anche terzo stadio, di Vega. Come i primi due stadi, che entrano in funzione prima di lui, non contiene alcun carico operativo utile, ovvero nessun satellite, trattandosi di un motore a razzo dedicato esclusivamente a fornire la spinta necessaria a raggiungere l'orbita.
La parte cilindrica ospita ovviamente il propellente solido che, una volta acceso, produce gas caldo ad altissima pressione. Indirizzato attraverso l'ugello di scarico, questo permette di ottenere la spinta voluta verso l'alto.
Vega è uno dei lanciatori che l'Agenzia Spaziale Europea, tramite Arianespace, mette a disposizione delle Istituzioni europee e del mercato per la messa in orbita di satelliti di piccole e medie dimensioni.
E' un progetto nato da una collaborazione fra l'Agenzia Spaziale Italiana (ASI) e l'Agenzia Spaziale Europea (ESA) e sviluppato, a partire dal 1998, dalla ELV una società partecipata dall'italiana Avio e dall'Agenzia Spaziale Italiana che si occupa anche della sua produzione.
Alto 30 metri e con un diametro massimo di tre metri è realizzato in gran parte in fibra di carbonio, caratteristica che gli conferisce robustezza e leggerezza allo stesso tempo.
È composto da tre segmenti sovrapposti che ospitano i tre motori a propellente solido denominati P80, Z23 e, appunto, Z9; un quarto elemento a propellente liquido, chiamato AVUM, costituisce l'elemento terminale, l'ogiva, e ospita al suo interno il carico utile. AVUM è dotato di motori che gli permettono di collocare i satelliti, fino a un massimo di 1500 chili, in orbita bassa cioè fino a 1000 chilometri di altezza.
Il primo lancio di Vega è avvenuto il 13 febbraio del 2012 dalla base di lancio europea di Kourou affacciata sulla costa oceanica della Guyana francese.
Nel prossimo futuro è prevista la realizzazione di nuovi e più performanti modelli del lanciatore come Vega-C, Vega-E, VEnUS che andranno ad affiancare il fratello maggiore Ariane 6 attualmente in fase di sviluppo.
definizione
motore per razzo a propellente solido
acquisizione
Avio (2014)
settore
Spazio
tipologia
motore per razzo
scheda ICCD
PST